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Italia alle urne, Milano al ballottaggio. È questo lo scenario designato per il prossimo 4 marzo. Voti (e punti) che vanno, che vengono: da una parte le forze politiche che sgomitano per Palazzo Chigi senza esclusione di colpi; dall’altra il derby tra Milan e Inter, viatico per l’Europa dei grandi: mai così affascinante, in poche occasioni così decisivo. San Siro il teatro di un exit poll dominato dall’incertezza e con un paesaggio mozzafiato all’orizzonte: la Champions League del nuovo format, quella dell’accesso diretto alla fase a gironi della vecchia Coppa dei Campioni.
L’incertezza politica che si respira in questo periodo, si riflette anche nella corsa europea, nonostante i diversi periodi di forma che caratterizzano le due squadre. Il “nuovo” Milan di Mister Gattuso arriva a questo incontro leggermente favorito, soprattutto grazie alla striscia di risultati intrapresa dalla squadra, proprio dal derby natalizio sono 12 i risultati utili consecutivi con 9 vittorie e 3 pareggi. Quello che è risaltato subito all’occhio è stata la crescita sotto il profilo della convinzione dei propri mezzi che ha permesso di riaprire il sogno Champions stando a 7 punti dalla quarta posizione occupata dai neroazzurri. Ecco il “programma elettorale” che ha proposto Gattuso, autore della rinascita rossonera.
1. FORMAZIONE STANDARD
La forza di questa squadra, rinvigorita dalla cura Gattuso, sta anche nell’aver trovato una formazione tipo riproposta domenica per domenica e con delle gerarchie ben definite. Questo va in netta controtendenza con il periodo Montella, quando in ogni partita, tra infortuni e scelte tecniche, schierava un undici diverso in ogni occasione. Non solo nei giocatori, l’indecisione dell’aeroplanino, si riversava anche nella scelta del modulo dove si è passati dal 4-3-3, collaudato la scorsa stagione, al 3-5-2, con l’esperimento di Suso trequartista. Con Gattuso, dopo un periodo di assestamento iniziale, si è ritornati al 4-3-3 che con l’arrivo dei primi risultati ha dato forza al gruppo ed ha valorizzato quei giocatori messi in ombra dalla gestione Montella.
2. CRESCITA RENDIMENTO GIOCATORI
La striscia di risultati è arrivata insieme alla crescita fisica della squadra. Le prime apparizioni di Gattuso non avevano impressionato i tifosi, tanto da criticare la scelta societaria, basti pensare al debutto poco fortunoso di Benevento in cui “le streghe” hanno trovato il loro primo storico punto in Serie A. Da quel 3 dicembre 2017 la situazione è lentamente migliorata, nonostante le sconfitte con Rijeca, Hellas e Atalanta, sono arrivate le prime vittorie di “Ringhio” con Bologna e Verona in Coppa Italia.
Poi il punto di svolta della stagione rossonera con il derby di Coppa Italia che ha dato alla squadra la piena consapevolezza dei propri mezzi.
Importante per mister Gattuso e per il Milan la crescita della condizione fisica di giocatori fondamentali per il sistema di gioco rossonero e che con la gestione Montella hanno deluso e non poco. Primo su tutti Bonucci che, nonostante non sia ancora tornato ai fasti bianconeri, ha ripreso a giocare ad alti livelli permettendo così al giovane reparto difensivo di crescere e migliorare sotto la sua guida.
Fondamentale il recupero di Kessie, autore all’inizio del campionato di una serie di prestazioni insufficienti, oggi un punto fondamentale del centrocampo a 3 del Milan. Insieme a lui troviamo Biglia, tornato ai livelli pre-Montella e capace di riprendersi un posto da titolare, e Bonaventura, poco utilizzato nella prima parte di stagione e capocannoniere del periodo Gattuso. La vera svolta è in attacco con l’inserimento di Calhanoglu, che ha dato vivacità all’attacco monotono del Milan offrendo una soluzione alternativa al solo Suso.
3. VALORIZZAZIONE GIOVANI
L’uomo simbolo, o meglio il ragazzo simbolo di questo Milan, perché è di un ragazzo che stiamo parlando, è Cutrone. Il golden boy della Milano rossonera ha impressionato molto mister Gattuso, tanto da convincerlo di affidargli le chiavi dell’attacco.
Scelta giusta perché sono 7 i gol che il baby-bomber ha regalato al suo mister in tutte le competizioni.
4 gol in campionato, che hanno aiutato la squadra a rimontare punti importanti; 2 in Coppa Italia contro l’Hellas e quello della svolta contro l’Inter; 1 in Europa League che ha aperto le danze contro il Ludogorets.
Chi sembra aver convinto il mister di meritare un posto da titolare per sostituire l’infortunato Conti è Calabria, che contro la Roma ha dimostrato tutto il suo valore, segnando anche un gran gol. Dopo l’errore di Udine, con annessa espulsione, ha intrapreso una crescita tecnica e tattica sotto la guida di Bonucci e Romagnoli, che l’hanno portato ad esser un punto cardine di una difesa che non subisce gol da 5 partite consecutive, giocando anche a sinistra in caso di necessità. Se la porta è rimasta inviolata il merito è soprattutto di Donnarumma il quale, dopo il caos estivo e le dichiarazioni prima del derby, è tornato a ricevere l’appoggio dei tifosi dimostrando a tutti i critici il talento di cui dispone.
4. IL FUTURO OLTRE IL DERBY
La partita di domenica è un crocevia fondamentale per il destino di entrambe le squadre. Sicuramente la stagione non terminerà dopo questo incontro ma comunque può essere un punto di svolta decisivo. Il derby di domenica sarà la settima partita in 15 giorni per i rossoneri che saranno impegnati, dopo il match contro i cugini nerazzurri, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League con l’Arsenal.
Marzo, ogni anno, è il mese in cui si iniziano a delineare i destini delle squadre e anche quest’anno sarà così. La rincorsa all’accesso alla coppa dalle grandi orecchie passa per Milano ma non termina lì: per i rossoneri saranno cruciali anche le partite all’Allianz Stadium contro la Juve e al San Paolo contro il Napoli, in cui devono dimostrare a tutt’Italia di essere tornati grandi. Decisiva è anche la sfida del ‘Fratelli azzurri d’Italia’ contro un’Atalanta in cerca di riconferme europee. Da vedere se il cammino in Europa League influenzerà il campionato rossonero, decisivo lo scontro contro i Gunners. In caso di passaggio del turno, bisognerà capire se la maggiore consapevolezza europea sarà una marcia in più per questa squadra o sarà un ostacolo al proseguimento della stagione.
Le foto sono state prese dall’account Facebook AC Milan.