Calciomercato di riparazione: tre grandi affari

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Il calciomercato di riparazione quest’anno non sta dando grandi sussulti ai tifosi. KMS Windows Non perché molte squadre non abbiano bisogno di “riparare” le proprio rose, ma perché le società italiane hanno grandi difficoltà, al momento, ad essere competitive sul mercato. Nella nostra rubrica storica vogliamo raccontare tre acquisti fatti a gennaio che hanno fatto la differenza in positivo per le loro nuove squadre.

Alvaro Recoba al Venezia

L’Inter 1998/99 ha una forza d’attacco spaventosa. Oltre a Recoba sono in rosa: Ronaldo, Roberto Baggio, Ventola, Zamorano e Kanu. Tuttavia la squadra non decolla e, dopo un buon inizio, viene esonerato Simoni ed iniziano i problemi per i neroazzurri. Al termine della stagione ben quattro allenatori si alterneranno in panchina. Oltre al già citato Simoni, ci saranno Lucescu, Castellini ed Hodgson. L’Inter concluderà il campionato ottavo.

A gennaio si riapre il calciomercato e la società ritiene che sei attaccanti siano troppi, così cede Kanu e manda in prestito uno dei pupilli del presidente Moratti, Alvaro Recoba. La meta stabilita è il Venezia del presidente Zamparini, neo promossa in Seria A, con in panchina Walter Novellino. E’ una squadra che sembra spacciata, che trova la prima vittoria a Novembre 1998 e che al termine del girone d’andata è penultima a 15 punti.

In diciannove partite Recoba realizza 10 reti, il Venezia raccoglie 27 punti e termina addirittura all’undicesimo posto. Arrivano anche scalpi importanti: in laguna la squadra di Novellino batte la Roma 3-1 (con goal di Recoba), la Fiorentina 4-1 (tripletta di Recoba), l’Inter 3-1 (non segna contro la sua ex squadra). Un acquisto fenomenale, seppur solo in prestito. L’anno successivo senza l’uruguaiano arriverà la retrocessione.

Fonte foto: gazzetta.it

Giuseppe Rossi al Parma

Nel 2007 pochi conoscono Giuseppe Rossi. I più esperti sanno che c’è un ragazzo italo americano che il Parma porta nel 2000 dagli USA nelle sue giovanili. I talent scout si innamorano subito di lui. Arriva prima di tutti il Manchester United. L’ok al trasferimento lo da addirittura Sir Alex Ferguson. Così senza neanche mai aver giocato in Serie A, il giovane Rossi si trova a debuttare con lo United e dopo qualche apparizione in Coppa di Lega, esordisce in Premier League con goal al Sunderland. La stagione 2006/2007 Ferguson decide che è il momento di lanciarlo e così lo manda in prestito al Newcastle. Arrivano però solo undici presenza e 0 reti.

Nel frattempo il Parma, sua ex squadra, è in gran difficoltà: termina il girone d’andata con 12 punti, al penultimo posto in classifica. La salvezza sembra un miraggio, il presidente Ghirardi solleva dall’incarico Pioli ed affida la squadra a Ranieri. Forse pensando addirittura a costruire una squadra pronta per risalire rapidamente dalla Serie B. I ducali però approfittano delle difficoltà di Rossi, per chiederlo in prestito durante il calciomercato invernale al Manchester United. E, come aveva previsto Ferguson, diventa l’anno della consacrazione per l’italoamericano. Rossi segna 8 reti nel solo girone di ritorno ed il Parma si salva chiudendo il campionato al dodicesimo posto.

Fonte foto: sportreview.it

Ogni rete di Rossi porta punti al Parma. Sono goal da 3 punti nel 1-0 contro il Torino, nella doppietta che mette k.o. la Fiorentina, nella vittoria di misura sul Livorno, nel pirotecnico 3-4 di Palermo e nella prova di carattere del Parma contro il Messina (4-1 e doppietta per lui). Portano invece a dei pareggi, le reti entrambe su rigore contro l’Udinese (3-3 al 86′) e Reggina (2-2 al 97′). Sarà questa mezza stagione il trampolino per la carriera sfortunata di Giuseppe Rossi che l’anno dopo diventerà protagonista in Liga con la maglia del Villarreal.

Mario Balotelli al Milan

La storia di Balotelli con la sua squadra del cuore ha avuto fortune alterne. Ma l’impatto più grande l’attaccante, oggi al Sion, in maglia rossonera lo ha avuto nella seconda metà della stagione 2012/2013. Il Milan investe 20 milioni per riportarlo in Italia. I rossoneri hanno avuto l’inizio peggiore della propria storia dalla stagione 1941/1942: 7 punti in 8 partite, per alcune giornate stazionano addirittura al terzultimo posto. A fine girone d’andata però i rossoneri avevano riniziato una marcia degna di un piazzamento europeo, con una serie di 5 partite senza sconfitte (4 vittorie ed un pareggio) e tra queste anche la vittoria contro la Juventus prima in classifica.

Fonte foto: chinadaily.com

Arrivato dopo l’esperienza al Manchester City durante il calciomercato invernale, Balotelli si guadagna il posto da titolare formando un tridente tutto italiano con El Shaarawy e Pazzini. Saranno 12 le reti di Super Mario che trascinano il Milan in Champions League. I suoi primi 2 goal sono una doppietta da tre punti contro l’Udinese. Segna poi tre giornate di seguito: sono le reti all’Udinese, il rigore che fissa sull’1-1 il match di Cagliari ed il goal della vittoria contro il Parma. A marzo Balotelli torna in goal contro il Genoa e contro il Palermo (doppietta). Dopo qualche turno di stop realizzativo arrivano le reti pesanti, cinque goal nelle ultime cinque gare di campionato contro Catania, Torino, Pescara (doppietta) e Siena che qualificano alla coppa europea più importante i rossoneri.

Fonte copertina: pokerstarsnews.it

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Pubblicato da Sergio Pannocchia

Laureato in "Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo" alla Sapienza, è giornalista pubblicista dal 2018. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche nel corso degli anni e fatto esperienza come ufficio stampa nell'Uisp Nazionale. Da sempre è innamorato dello sport, in particolare della NBA con cui ha un rapporto speciale dal 14 giugno 1998.