Champions League, gli ultimi 90′ sono amari per l’Italia

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L’ultima giornata dei gironi di Champions League si è chiusa, purtroppo, nella maniera più amara possibile per l’Italia. L’Inter e il Napoli hanno visto infrangere i loro sogni ad un passo dalla linea del traguardo, quando già pregustavano un posto in paradiso. Juventus e Roma, invece, già qualificate, sono state sconfitte da due squadre non certo irresistibili. Il sogno di un en-plein tricolore sfuma nel momento più delicato, a vantaggio proprio di quell’Inghilterra che ci ha nuovamente sopravanzati nel ranking per nazioni. In attesa del sorteggio di lunedì 17 dicembre, andiamo a rivivere insieme gli ultimi amari 90’ della fase a gironi di questa Champions League.

Sesta giornata di Champions League

Sconfitta indolore per i bianconeri

Il passo falso della Vecchia Signora a Berna fortunatamente non rovina il percorso fatto dalla banda di Massimiliano Allegri. La contemporanea sconfitta del Manchester United a Valencia regala alla Juventus il primo posto nel girone. Un traguardo di fondamentale importanza alla luce degli accoppiamenti che verranno

sorteggiati a Nyon. I bianconeri si presentano al cospetto dello Young Boys con una difesa completamente rinnovata. Davanti, invece, accanto agli insostituibili C. Ronaldo e Mandzukic, giocano Bernardeschi e Douglas Costa. Un chiaro intento di voler prendere la partita con le dovute precauzioni, con la testa al campionato e con un orecchio a Valencia. Ora, questo 2-1 indolore deve essere archiviato in fretta, per prepararsi al meglio alla fase ad eliminazione diretta. Da febbraio, infatti, non saranno più ammessi errori o cali di tensione, per una squadra che quest’estate ha voluto comunicare al mondo intero di puntare con decisione alla Coppa.

Delusione nerazzurra a San Siro

Dopo la doppia sfida con il Barcellona, solo i più coraggiosi avrebbero asserito di non vedere l’Inter agli ottavi di finale. Ed invece è accaduto l’impensabile.

Prima la sconfitta contro il Tottenham, poi il pareggio contro un PSV già eliminato, hanno sbattuto l’Inter fuori dall’Europa che conta. Un suicidio in piena regola quello dei nerazzurri, che pur non esprimendo un calcio di qualità, erano riusciti ad assicurarsi tutte le carte per superare la fase a gironi. L’errore di Asamoah su gol olandese, prima che il solito Icardi rimettesse tutto in parità, ha condannato la Beneamata alla retrocessione in Europa League. Le insistenti voci sull’impegno del Barcellona nella sfida contro gli Spurs ha distratto la squadra di Spalletti. A cui sarebbe bastato vincere un match sicuramente alla portata per staccare il pass qualificazione. E che ora invece, avrà il dovere morale di onorare l’Europa League nel miglior modo possibile.

Napoli, deja vu europeo

Correva l’anno 2013, quando il Napoli di Benitez usciva a testa altissima dal girone della morte con B. Dortmund e Arsenal. Ora, a 5 anni di distanza, i partenopei, sono tornati a fare i conti con la sfortuna. La sconfitta maturata ad Anfield Road, e la concomitante vittoria del PSG contro la Stella Rossa, condannano la

squadra di Ancelotti ad una bruciante eliminazione, ancora una volta per differenza reti. Sono stati i dettagli a fare la differenza, in un girone giocato magistralmente dal Napoli, al netto delle proprie possibilità. Il gol di Salah e la serata storta dei big azzurri, da Insigne a Mertens, passando per Hamsik e Callejon, retrocedono i campani in Europa League. “Ora dobbiamo trasformare l’amarezza in qualcosa di positivo”. Da queste parole di Koulibaly, uno dei migliori a Liverpool, il Napoli dovrà assolutamente ripartire per il prosieguo di una stagione che può regalare ancora emozioni.

Giallorossi in caduta libera

Sicuramente la Roma non aveva più nulla da chiedere a questi giorni di Champions League, ma la partita di Plzen rappresentava comunque un banco di prova importante per Di Francesco & co. Dopo la partita di Cagliari e un avvio di stagione

tutt’altro che positivo, questo match sarebbe dovuto servire per aggiustare una situazione che si fa sempre più delicata. Ed invece il 2-1 con cui la Roma esce dal campo, con una prestazione abbastanza scialba, non fa altro che confermare le impressioni viste fin qui. Da una difesa in costante difficoltà, ad uno Schick sempre più pesce fuor d’acqua, il futuro di Di Francesco è appeso a un filo. Dal sorteggio di Nyon usciranno solo grossi calibri per i capitolini. Che ora hanno tempo fino a febbraio per recuperare pedine importanti e riordinare le idee, per provare a seguire le orme europee della passata stagione.

Si è conclusa così la prima parte di questo lungo viaggio che ci porterà al Wanda Metropolitano di Madrid, il 1° giugno. Ora un week-end di tregua prima di lunedi, quando le palline di Nyon sveleranno il futuro delle nostre portacolori.

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Pubblicato da Lorenzo Piersanti

Nonostante un diploma al liceo scientifico ho capito che la matematica non sarebbe mai stata il mio mestiere. Ho quindi conseguito una Laurea triennale in Scienze della Comunicazione prima, e una Laurea specialistica in Media, Comunicazione e Giornalismo poi. Redattore presso la testata giornalistica Wild Italy, prima di sposare il bellissimo progetto del L'Occhio Sportivo. Nel mezzo ho anche effettuato un tirocinio presso Calciomercato.com. Tutto questo perchè sono un amante dello sport a tutto tondo, in particolare del calcio. Mi piace raccontare il pallone in tutte le sue sfaccettature, senza compromessi.