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Dopo sette appuntamenti, per il campionato di Formula1 è arrivato il momento di stilare le pagelle. Tutti noi abbiamo voglia di fare valutazioni, giudicare e criticare quest’inizio di stagione, ricco di colpi di scena. Pagelle sia alle scuderie che ai piloti. Alcuni di quest’ultimi in grande spolvero con vetture decisamente mediocri; viceversa monoposto con le quotazioni in netto rialzo ma non sfruttate al meglio da chi le guida. Per non far torti a nessuno, andremo in ordine della classifica attuale del campionato costruttori, analizzando prima la vettura e poi i piloti.
Pagelle Formula1
Mercedes voto 7
Nell’era del turbo-ibrido è ancora la vettura che domina le classifiche. Almeno una monoposto ha sempre visto il podio nei Gran Premi disputati fino ad oggi. Se non occupava il gradino più alto con Hamilton (Azerbajan e Spagna) ha quasi sempre occupato il secondo posto del podio con Bottas, eccezion fatta a Monaco con il terzo posto del campione del mondo. Il periodo dello strapotere Rosberg-Hamilton è oramai finito. Sicuramente non per colpa della seconda guida perché lui, oltre l’Azerbajan dove ha avuto un problema tecnico all’ultimo giro, è sempre andato a punti.
Hamilton 6,5
The Hammer non c’è, il martello che conosciamo non c’è e sembra un lontano, lontanissimo parente. Vince 2 GP di Formula1. Il primo in maniera molto fortunata (su un circuito pazzo come quello di Baku), con errori e problemi delle monoposto avversarie. La seconda vittoria arriva in Spagna con uno strascico di polemiche sulla questione gomme. Per il resto disputa gare un pò anonime (vedi Canada), condite da errori di strategie e scaltrezze altrui.
Bottas 7
Guardando la classifica è a 35 punti di ritardo dal leader del mondiale ma sta tenendo una continuità pazzesca. Valterri è li, fa il suo e difende il suo orticello. Un osso duro da superare, però non un cuor di leone nell’ attaccare, anche perché davanti a lui c’è quasi sempre la numero 5 rossa.
Ferrari voto 8
La quadra del cerchio è completata, ora tocca solo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ora bisogna solo crederci e, per crederci, bisogna spingere, non bisogna avere timori reverenziali. Hamilton va domato, ma la Ferrari può credere nel sogno. Basta però paragonare il lavoro che sta svolgendo Vettel con quello che ha fatto Schumacher. La monoposto c’è e la squadra anche.
Vettel 8,5
In molti troveranno termini di paragoni con il pilota più vincente di sempre, però Vettel deve lottare contro tanti fattori, giocare d’anticipo e giocare d’astuzia. Va lasciato libero di ragionare, di lavorare, di fare i compiti, perché se il venerdì è da buttare e la domenica poi diventa perfetta, il merito è solo suo, non di quel paragone ingombrante. Fino a questo momento il migliore del campionato di Formula1.
Raikkonen 5,5
Se una Ferrari brilla di luce propria, l’altra stenta a decollare. I risultati sembrano di un pilota che limita i danni, un pilota che ad inizio stagione faceva proclami di corsa al titolo mondiale ma che di fatto ha quasi la metà dei punti di Vettel. Una quinta posizione decisamente poco utile alla causa.
Red Bull voto 7
Indiscutibilmente la terza forza del mondiale. Le due vittorie di Ricciardo in campionato la rendono la scheggia impazziata, la variabile incalcolabile nel mondiale, forse con la miglior coppia di piloti.
Ricciardo 7+
L’uomo che mette tutti d’accordo. L’eleganza nel rapporto con il compagno di squadra, grandi staccate, sorpassi al limite sempre spettacolari, le vittorie, la festa, il mal capitato che berrà dalla scarpa. Fra qualche anno vincerà il titolo mondiale solo per questo show. Sarebbe bello vederlo in lotta per il titolo, vedere come soffre la pressione.
Verstappen 7-
L’uomo che mette tutti in disaccordo. L’unico che lo sopporta in Formula1 è Ricciardo (forse). Manovre azzardate, spesso colpevole, alcune volte crea un far west, taglia la curva, da la posizione e poi si rimette in lotta con l’avversario. Un vero e proprio giudice. Si sceglie la pena e sconta la condanna, finchè nessuno gli farà capire che non può avere questo potere. Però sa come divertire o far infuriare il pubblico.
Renault voto 6,5
Quarta forza del mondiale di Formula1, la prima del gruppone di centro classifica. Formata da una coppia ben assortita, portano sempre una monoposto a punti.
Hulkenberg 6,5
Il suo ranking è dal 6° all’8° posto. Purtroppo non ha una vettura che lo può portare nelle posizioni di vertice ma dopo 9 stagioni in Formula1, la sua opportunità deve arrivare.
Carlos Sainz jr. 6
L’anno scorso è stato criticato da molti per il cambio di scuderia, come se la scelta fosse quasi una follia. Un pilota non proprio fortunato, ma allo stesso tempo il limbo del centro gruppo. Protagonista di grandi battaglie, ruota contro ruota, qualche volta si esce da vincitori, qualche volta si torna ai box per cambiare una parte della vettura.
McLaren Renault voto 3
“Abbiamo una macchina perfetta, non fosse per il motore”. Queste erano le dichiarazioni a fine anno da parte dell’alta dirigenza.
Cambia il motore, i problemi rimangono. Forse i problemi sono altri?
Alonso 8
Vederlo cosi lontano dal vertice fa male. In fondo è il pensiero di tutti: Ferraristi e non Ferraristi, tifosi o meno di Alonso. Questo perché da sempre spettacolo, non fa mai gare banali e forse Alonso ha ricevuto meno di quanto lui ha realmente dato a questo sport. Peccato. Per fortuna si vince in altre competizioni.
Vandoorme 6,5
Correre con una monoposto problematica non ti fa mostrare tutto il talento. Non fa però gravi errori, è autore di buoni sorpassi e il talento c’è.
Force India voto 6
Con un motore diverso non so se avrebbe più punti, anzi. Una squadra che oramai è nel panorama motoristico da qualche anno ed è da centro classifica per eccellenza, con qualche punta come il podio di Perez a Baku.
Perez 6,5
Purtoppo la Formula 1 è diventata marketing e immagine e Perez non è quel tipo di pilota. Autore di gare nella norma che il suo treno l’ha visto passare. Nella McLaren è stato l’uomo giusto al momento sbagliato.
Ocon 5,5
Ora fatti ridare la posizione! Un pilota che si fa vedere in grande spolvero quando lotta anche con vetture avversarie. Con alcune monoposto è un pò più soft, con Perez no.
Toro Rosso voto 5,5
Dare la sufficienza alla Toro rosso mi risulta difficile. Sia chiaro non è un Top Team, però il motore c’è (non ditelo alla McLaren). Manca un po’ sulla concretezza dove si potrebbe fare qualcosa di più. O semplicemente vorremmo vederla un po’ più in alto dato che in fondo batte ancora quel cuore Minardi.
Gasly 6,5
Bene, dato che è andato due volte a punti. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Diverte e fa divertire, sa usare il mezzo meccanico ed è un bel pilota.
Hartley 3
Ha l’aria del classico tipo uscito da un telefilm di una serie americana di collegiali mezzi squattrinati con lo skate sotto braccio. Brandon Hartley ha vinto due campionati del mondo Endurance, uno nel 2015 e l’altro nel 2017 e soprattutto ha vinto la 24h di Le Mans sempre nel 2017. Semplicemente inaccettabile un’avvio di campionato del genere.
Haas voto 5
Una vettura che non ha mai visto le ultime posizioni dello schieramento, però ha il potenziale per fare di più. Il classico studente bravo ma che non si applica e quando si applica fa delle gaffe improponibili.
Magnussen 6
Lo so, papà ancora corre, però sei nell’età di mezzo, puoi ancora esplodere. Un talento inespresso, per il momento sufficiente l’inizio del campionato.
Grosjean 2
Perché lo 0 non si da e l’1 è pesante. “È la macchina. È l’affidabilità. In Australia si è ritirato che era nelle prime posizioni”. Non andare oltre il 12° posto con un compagno di squadra che ha fatto un 5° e un 6° posto no, non ha alibi. Fino a questo momento il peggiore. Poi insomma il talento si conosce.
Alfa Sauber Ferrari voto 5,5
Ora non ci illudiamo, c’è tanto da lavorare. Però già non essere gli ultimi della carovana e soprattutto dare spettacolo è veramente un buon inizio.
Leclerc 7
Quando c’è lui in un duello lo spettacolo è assicurato. Elegante, pulito, di classe e di razza!
Ericsson 5
Può fare qualcosa di più. E’ un pilota che nel paddock è stabile da qualche anno, servirebbe il salto di qualità. Benino.
Williams voto 3–
Voto non per la vettura. Sono tempi bui per una squadra storica, capita la stagione no.
Stroll 4–
L’anno scorso c’era la schiera di chi diceva: non è colpa sua, può fare di più. Quest’anno no. Però ha fatto più punti di Grosjean…
Sirotikn 2–
Impronunciabilità del cognome a parte, è il sintomo della Formula1 del passato. Quel vizio o necessità che aiuta la Formula1, le scuderie e tutto il circus ad andare avanti. Gli Sponsor…