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Ci siamo, dopo più di tre mesi il calcio italiano è pronto a ripartire. Ad aprire le danze saranno le semifinali di Coppa Italia a partire da questa sera. Poi, dal prossimo weekend si entrerà finalmente nel vivo, prima con i recuperi e poi con il resto del calendario. Ma la Serie A che si appresta a ricominciare sarà completamente diversa da quelli a cui eravamo abituati solo fino a poco tempo fa. Tra regolamenti stravolti e porte chiuse andiamo a vedere nello specifico i cambiamenti apportati.
Coppa Italia al via, stasera si riparte
Con il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, Juventus e Milan questa sera daranno il via a questo rush finale del calcio italiano 2019/2020. Si ripartirà dall’1-1 dell’andata, mentre domani toccherà a Napoli e Inter. Le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia si disputeranno senza i tempi supplementari, ma in caso di parità tra andata e ritorno si disputeranno direttamente i calci di rigore. Niente supplementari anche per la finale del 17 giugno: direttamente ai rigori se i 90’ finiscono in parità. Un cambiamento in corsa, quello del Consiglio di Lega, effettuato per evitare un eccessivo dispendio di energie, anche in vista del tour de force che aspetta i club italiani da qui ad agosto.
Dagli spalti al campo, le novità a cui dovremo abituarci
Come detto in apertura, il calcio che riprenderà questa sera, sarà molto diverso da quello lasciato poco più di tre mesi fa. E non solo per gli stadi vuoti, ma anche e soprattutto per il nuovo regolamento che, per forza di cose, stravolgerà il modo di giocare. La novità più sostanziale è stata introdotta per venire incontro ai calciatori, che, giocando ogni tre giorni e sotto il caldo estivo, sprecheranno più energie e saranno più soggetti ad infortuni. Di qui, l’allargamento del numero di sostituzioni da 3 a 5. Con la limitazione, però, che esse potranno essere distribuite soltanto in 3 momenti nell’arco dei 90’, oltre, naturalmente, all’intervallo. Sul tavolo, anche l’eventualità di un nuovo stop in caso di un nuovo aumento dei contagi: il ministro Spadafora ha quindi annunciato le soluzioni alternative : “la FIGC ha come piano B e C la disputa dei playoff e dei playout e la cristallizzazione della classifica, ma è una decisione che spetta a loro, non a me”. Si ricomincia quindi, ma navigando a vista.
Calcio femminile, nessuna ripartenza
Al contrario del calcio maschile, il campionato 2019/20 della Serie A femminile non ripartirà: lo ha stabilito il consiglio federale della FIGC. Negli ultimi giorni le calciatrici si erano dette contrarie alla disputa di playoff e playout ma favorevoli alla ripresa regolare della stagione,
al cui termine mancavano sei giornate. Le difficoltà di alcune società nel riprendere le attività hanno però contribuito in modo decisivo alla conclusione anticipata. Lo Scudetto non verrà assegnato e la classifica finale seguirà le indicazioni federali: dovrebbe tuttavia rimanere invariata, con la Juventus prima senza Scudetto, una tra Milan e Fiorentina (seconde a pari merito) qualificata alla Champions League e Orobica Bergamo retrocessa in Serie B.