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Si sta disputando il campionato europeo under 21, fondamentale per le qualificazioni alle prossime Olimpiadi di Parigi. Gli azzurrini ancora una volta hanno fallito questa qualificazione. Per la nostra rubrica storica non vogliamo parlare di questi campionati europei, ma degli ultimi che abbiamo vinto, nel 2004 in Germania.
Il cammino
La squadra allenata da Claudio Gentile fu pressoché perfetta. Molti giornalisti dell’epoca la misero a paragone con la nazionale maggiore di Trapattoni, che qualche mese dopo avrebbe perso gli europei portoghesi non passando neanche il girone.
Già nelle qualificazioni gli Azzurrini vinsero sette partite su otto, uscendo sconfitti solo nella gara di Novi Sad contro i padroni di casa della Serbia e Montenegro. L’Italia non solo vinse praticamente sempre, ma fu anche una squadra con una gran facilità ad andare in rete (26 goal in 8 partite, più di 3 reti di media a partita). Nei gironi l’Italia iniziò male, perdendo la sua unica partita del torneo contro la Bielorussia, ma si riprese battendo ancora la Serbia e Montenegro e poi la Croazia, qualificandosi alla fine come prima del girone. In semifinale gli Azzurrini vinsero 3-1 contro il Portogallo e la doppietta di Gilardino gettò qualche ombra sulle scelte di Trapattoni per l’Europeo maggiore, poiché molti giornalisti invocarono la convocazione dell’attaccante di Biella criticando molto il CT.
La finale fu la quarta gara tra qualificazioni ed europeo under 21 contro la Serbia e Montenegro. Le due squadre si conoscevano, ma non ci fu partita. L’Italia si impose per 3-0, portando a casa il suo quinto titolo. A distanza di quasi vent’anni sembra impossibile non sia più riuscita ad affermarsi in questa competizione. Analizziamo ora la nostra rosa, che dopo qualche mese vinse anche la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Atene perdendo la semifinale contro l’Argentina di Tevez.
Portieri
Gentile scelse Marco Amelia come titolare. Questa rosa di under 21 avrà molti membri che poi disputeranno anche il campionato mondiale vinto nel 2006. Lui fu il terzo portiere, ma in un biennio vinse europeo di categoria e mondiale. Se nel girone subì 3 goal, divenne poi insuperabile in semifinale e soprattutto in finale dove mantenne la porta inviolata. Il suo secondo era Federico Agliardi ed il terzo Carlo Zotti, due ragazzi che non si confermarono con carriere di livello. Alle Olimpiadi Gentile convocò solo Amelia e come secondo scelse Pellizzoli, non convocato agli Europei Under 21 perché già ventiquattrenne e quindi fuori quota.
Difensori
Il quartetto titolare era formato da capitan Bonera, Moretti, il futuro campione del mondo Barzagli e Mesto. In panchina c’era un altro futuro campione del mondo come Zaccardo. Oltre a questi cinque, completavano il lotto dei difensori Gamberini, Bovo e Potenza. Tre di questi non furono confermati per le Olimpiadi (Gamberini, Potenza e Zaccardo). In quel reparto però furono aggiunti gli altri due fuori quota: Giorgio Chiellini e Matteo Ferrari.
Centrocampisti
Un reparto pazzesco era quello del centrocampo. Un terzetto formato da un altro campione del mondo, come De Rossi che segnò in finale e contro la Croazia il goal qualificazione nel girone. Il centrocampista Azzurro era coperto da due fedelissimi di Gentile, che interpretavano il ruolo con una cattiveria agonistica propria di quella squadra: Angelo Palombo e Massimo Donadel. In panchina c’era Matteo Brighi con il numero 10, un giocatore che nelle giovanili sembrava avere le stigmate del campione (nel videogioco Fifa 2003 era il giocatore con i valori più alti di tutto il gioco, chiaramente un bug se pensiamo a quanti campioni erano in attività all’epoca).
La fantasia Gentile la relegava in panchina, ma pronta a cambiare le sorti dei match a gara in corsa. Oltre a lui Rosina e D’Agostino erano i possibili subentranti. A completare la rosa anche Pinzi che partì titolare, ma saltò la finale per infortuni. Anche in questo reparto ci fu un taglio importante nelle convocazioni per le Olimpiadi, essendo solo 18 i convocati per quella manifestazione, con anche tre fuori quota. A centrocampo il taglio vide protagonisti Brighi, Rosina e D’Agostino. Inoltre si aggiunse un giocatore che non aveva partecipato all’Europeo under 21 pur avendone la possibilità per l’età perché convocato da Trapattoni per gli europei con la nazionale maggiore: Andrea Pirlo.
Attaccanti
Lo avete capito il fuori classe in questa squadra è il futuro campione del mondo Alberto Gilardino. 4 goal e capocannoniere agli europei Under 21, quattro anche alle Olimpiadi che ci portano sul podio con il goal della vittoria nella finale per il terzo posto contro l’Iraq. La sua spalla in campo è Sculli, il suo vice nel ruolo di numero 9 è Caracciolo e a completare la rosa dei 22 campioni d’Europa c’è Del Nero, riserva di Sculli. Per le Olimpiadi Caracciolo sarà sostituito da Gasbarroni che non prese parte all’europeo under 21.
La foto copertina è presa dal sito LaPress.