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A due settimane dall’inizio della Serie A le squadre stanno facendo gli ultimi aggiustamenti di mercato per poter affrontare al meglio la stagione che viene. Nelle ultime sessioni il mercato italiano non è riuscito né ad attrarre i grandi campioni né a trattenere i talenti sbocciati nei nostri confini ammaliati dai campionati più ricchi. La Juventus un mese fa ha provato ad invertire la tendenza ufficializzando, il 10 luglio, l’arrivo di Cristiano Ronaldo per la cifra record in Italia di 112 milioni. Da questo acquisto nasce un quesito spontaneo, la Juventus è la regina di questo mercato?
L’obiettivo della Vecchia Signora dopo l’acquisto di Ronaldo e il ritorno di Bonucci è sempre più chiaro, puntare a vincere la Champions League distogliendo leggermente lo sguardo dal panorama italiano dove la squadra bianconera domina ininterrottamente dal 2012 con 7 scudetti, 4 coppe Italia e 3 Supercoppe. A supportare la nuova stella portoghese per realizzare il sogno Champions, la Juventus ha investito e tanto, portando a Vinovo anche Joao Cancelo, Perin ed Emre Can. Il primo, pagato 40 milioni, sostituirà Lichsteiner volato a Londra dai Gunners; il secondo strappato dalle grinfie del Grifone per 12 milioni non dovrà far sentire la mancanza di Buffon in collaborazione con Szczesny; il terzo, preso a zero, dovrà dare ancora più quadratura al centrocampo juventino aggiungendo la sua esperienza internazionale condita con la finale di Kiev. Un mercato di queste dimensione costringe anche a delle cessioni importanti come quelle di Caldara e Higuain, sacrificato al posto di Mandzukic, al Milan o i mancati rinnovi di Lichsteiner e Asamoah arrivati al termine del loro ciclo juventino. La Juventus vuole vincere tutto e subito ma non deve far trasformare il sogno in incubo rischiando di rimanere a mani vuote in una stagione che li vede partire ovviamente come la squadra da battere.
Dopo l’accesso alla Champions League arrivata all’ultima partita disponibile della scorsa stagione, l’Inter ha fatto un mercato intelligente che alza il livello della squadra di molte tacche e che la rendono, ad ora, la prima anti-Juve. Il mancato riscatto di Cancelo e Rafinha non ha abbattuto Ausilio e la dirigenza interista, che hanno pescato con precisione dal mercato degli svincolati facendo trasferire a Milano giocatori del calibro di De Vrij e Asamoah, che con l’arrivo di Vrsaljko hanno completato al meglio il reparto difensivo neroazzurro. Inoltre hanno saputo cogliere al volo l’occasione Nainggolan. In attacco hanno aggiunto altre frecce al proprio arco con gli innesti di Politano, utile per sostituire sia Perisic che Candreva, e Lautaro Martinez che può svolgere il ruolo di vice-Icardi ma non è da escludere un tentativo di coabitazione. L’incognita più spaventosa per i neroazzurri è la gestione di una doppia competizione data la molta inesperienza sui palcoscenici europei.
Il Napoli ha deluso le aspettative scegliendo una strategia molto più conservatoria, cercando di trattenere i suoi gioielli e puntellare la rosa con acquisti mirati. Il vero colpo dei partenopei è stato in panchina con l’arrivo di mister Ancellotti, con il chiaro intento di trasformare la mentalità della squadra per renderla più vincente a sfruttare al meglio annate come quella passata in cui gli azzurri sono stati davvero ad un passo dal terzo scudetto. Con le partenze di Sarri e Jorginho, in direzione Stamford Bridge, De Laurentiis ha portato al San Paolo Meret e Karnezis tra i pali per sostituire Reina, il centrocampista Fabian proveniente dal Betis, e Simone Verdi, vicinissimo a gennaio, impiegabile in tutte le zone dell’attacco napoletano e all’evenienza anche a centrocampo. Il vero valore del Napoli si vedrà a campionato iniziato dove si capirà se i pochi innesti apportati alla rosa siano sufficienti per colmare il gap con le altre; per ora rimane un’incognita.
Anche la Roma, a questo punto del mercato, risulta un incognita visti i numerosi acquisti dei giallorossi. La perdita di Alisson e Nainggolan rischia di danneggiare il giocattolo costruito da Di Francesco che è riuscito pochi mesi fa ad essere ad un passo dalla finale di Champions di Kiev. La società ha messo a disposizione del tecnico molti nuovi giocatori in un mix di esperienza e di giovani interessanti che il mister giallorosso dovrà far quadrare nel suo sistema di gioco. Gli occhi saranno puntati principalmente su Olsen, scelto dopo l’ottimo mondiale, che ha l’arduo compito di non far sentire l’assenza di Alisson.
Un gradino più sotto sono ancora Lazio e Milan nonostante gli ottimi movimenti di mercato finora fatti. I biancocelesti hanno dovuto sopperire alla partenza di De Vrij con l’arrivo di Acerbi, ma gli acquisti migliori sono arrivati a centrocampo con gli ingressi di Berisha, che ha disputato un’ottima stagione con il Salisburgo, e Badelj a zero dalla Fiorentina. Anche in attacco si è mossa bene la squadra di Lotito con l’acquisto di Correa, ex Siviglia, per sostituire Felipe Anderson. I rossoneri hanno vissuto un mercato a due facce: l’ultimo della breve era cinese e il primo dell’era americana. La prima metà si è conclusa con tre parametri zero come Reina, Strinic e Halilovic e l’esclusione dall’Europa League; la seconda metà ha visto i diavoli essere riammessi in Europa ed essere protagonisti del maxi-scambio che ha riportato Bonucci in bianconero e ha consegnato al Milan Caldara e Higuain.
Come già detto la Juventus è la favorita anche per la prossima stagione, ma al contrario di quanto si pensa, ha delle avversarie che si stanno muovendo bene e che meritano attenzione.