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Inter e Milan sono tra le squadre italiane più vincenti. Le due milanesi dopo la Juventus hanno vinto la maggior parte degli scudetti in Italia.
Eppure solo in sette campionati su centodiciannove le due squadre sono arrivate prima e seconda. L’ottava stagione con al vertice Milan ed Inter è proprio questa. A dire il vero anche lo scorso anno l’Inter è arrivata prima ed il Milan secondo, ma di fatto non c’è mai stata gara (Inter 91 punti, Milan 79).
Invece nella nostra rubrica storica ci soffermeremo sulla penultima annata in cui le due milanesi si sono sfidate per il primato nazionale, la stagione 2010/2011.
Il Milan
Il Milan l’anno precedente ha terminato il campionato al terzo posto. Leonardo al termine di questo, si è dimesso e la società ha puntato su un allenatore emergente, che ben ha figurato nel Cagliari, Massimiliano Allegri. I sardi si sono salvati esprimendo un buon gioco, ma la prova in una big è qualcosa di nuovo per il toscano.
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Alcuni senatori hanno terminato il loro percorso in rossonero, in particolare: Borriello, Huntelaar, Kaladze, Dida e Favalli (che si ritira). Dal mercato arrivano però, Amelia, Yepes e Papastathopoulos, ma soprattutto Ibrahimovic dal Barcellona, Robinho dal Manchester City e Boateng dal Portsmounth. A gennaio la squadra si completerà cedendo Ronaldinho, che torna in Brasile, ma acquistando Van Bommel dal Bayern Monaco e Cassano dalla Sampdoria.
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Allegri ha quindi a disposizione una super squadra, migliore nei nomi di quella di quest’anno. I rossoneri si schierano con un 4-3-1-2. In porta il titolare è Abbiati, i terzini sono forse il punto debole della squadra, a destra il titolare è Abate, a sinistra, sarebbe Zambrotta, ma molti infortuni fanno sì che spesso sia Antonini a scendere in campo negli undici. I centrali di difesa sono due campioni del calibro di Nesta e Thiago Silva.
Il metronomo della squadra è Pirlo, che però non è il giocatore modello in quel ruolo per Allegri, che infatti da gennaio con l’arrivo di Van Bommel, li alternerà spesso. Alla mezz’ala ci sono Seedorf e Gattuso ed all’occorrenza Ambrosini e Flamini. Sulla trequarti c’è Robinho (autore di 15 goal stagionali) ed in attacco Ibrahimovic con Pato se non infortunato o Cassano nella seconda parte di stagione.
L’Inter
L’Inter 2010/2011 è l’Inter post Triplete. Molto è cambiato alla Pinetina, José Mourinho è diventato l’allenatore del Real Madrid. Moratti sceglie un manager dal pedigree internazionale come Rafa Benitez. Lo spagnolo sulla panchina del Liverpool non è riuscito a vincere il campionato, ma ha vinto FA Cup, Supercoppa inglese e soprattutto Champions League e Supercoppa Europea, ed in precedenza con il Valencia ha vinto la Coppa Uefa.
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Dal mercato non arrivarono grandi aiuti per il tecnico iberico, il rientro di vari prestiti e dal Brasile un giovane Coutinho. Ci furono invece le cessioni di tre attaccanti: Balotelli, Quaresma ed Arnautovic ed il ritiro di Toldo, sostituito con Castellazzi nel ruolo di secondo portiere. L’amore tra Inter e Benitez non sbocciò mai. Il tecnico spagnolo a fine Dicembre riuscì a conquistare il Campionato del Mondo per Club, battendo in finale il Mazembé per 3-0. E’ l’ultimo capitolo di Benitez alla guida dell’Inter. Al suo posto viene preso Leonardo, l’anno precedente sulla panchina del Milan, che sarà autore di una gran rimonta. Inoltre il brasiliano, ottiene dal mercato alcuni rinforzi, come Kharja, Pazzini e Nagatomo.
La base della squadra è quella che l’anno prima ha vinto tutto. In porta c’è Julio Cesar, in difesa i due centrali sono: Lucio e Cordoba, ci sarebbero in rosa anche Samuel e Materazzi, ma causa infortunio giocano davvero poco, entra nelle rotazioni con più costanza un giovane Ranocchia invece. Maicon e Zanetti sono i due terzini titolari, Nagatomo da gennaio sarà una valida opzione, così come Chivu lo è anche per la sua duttilità, spostando Zanetti a centrocampo.
Cambiasso, Stankovic e Sneijder compongono il terzetto di centrocampo. Con loro anche Thiago Motta si ritaglia il suo spazio e da gennaio Kharja che arriva dal Genoa. In attacco il tridente è composto da Eto’o, Milito e Pandev. A differenza di quando alla guida c’era Mourinho, il camerunense inizia a mal sopportare il ruolo di supporto a Milito e preferisce essere schierato più vicino alla porta. L’acquisto di Pazzini a gennaio modifica leggermente le gerarchie, con l’italiano spesso in campo al posto dell’argentino ad aprire gli spazi per Eto’o.
Il cammino delle due squadre
L’Inter ad inizio anno vince la Supercoppa italiana, 3-1 contro la Roma. Ma perde la Supercoppa europea contro l’Atletico Madrid. E’ il primo indizio che qualcosa sta implodendo. In Champions League entrambe le squadre superano il girone, il Milan arriva secondo in un girone con Real Madrid, Ajax e Auxerre. Anche l’Inter termina secondo, ma dietro al Tottenham, in un girone con anche Twente e Werder Brema.
Nella fase ad eliminazione diretta il Milan può vendicare l’Inter, ma ciò non avviene, i rossoneri perdono 1-0 in casa contro il Tottenham, nella famosa partita in cui Gattuso mette le mani al collo all’ex Milan Joe Jordan e non ribalta la sconfitta nella partita di ritorno. L’Inter invece si conferma bestia nera per il Bayern Monaco dopo la vittoria in finale dell’anno precedente, i Nerazzurri eliminano i tedeschi agli ottavi di finale, battendoli 3-2 in Baviera. La Germania però si prende la sua rivincita sull’Inter ai quarti di finale, con lo Shalke 04 di Raul che batte l’Inter sia all’andata che al ritorno.
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Concentriamoci però sul campionato, come quello di quest’anno all’inizio sembra un torneo senza padroni. Dopo cinque giornate nessuna squadra tra le venti di serie A riesce a mantenere l’imbattibilità. A Novembre però Allegri trova la quadratura del cerchio ed il Milan si distacca dalle altre. Solo la Lazio regge il ritmo del Milan, ma alla sedicesima, i Rossoneri salgono a +6 su Lazio, Juventus e Napoli. L’Inter di Benitez invece non ingrana ed è molto staccata dalle prime della classe. Il 6 Gennaio 2011 c’è quindi il passaggio di testimone, tra Benitez e Leonardo. E l’Inter batte subito il Napoli 3-1. Con questo risultato il Milan è però campione d’inverno.
Nel girone di ritorno l’Inter compie una gran rimonta, ma sono i due derby a far pendere l’ago della bilancia per il Milan. All’andata i rossoneri vinsero 1-0 con goal di Ibrahimovic su rigore (prima rete da ex dopo anni di successi con l’Inter). Il match di ritorno ad Aprile, poteva essere decisivo. In caso di vittoria l’Inter avrebbe fatto cadere tutte le certezze del Milan, vista la grande rimonta iniziata dai Nerazzurri. Il 2 Aprile invece il Milan pone di fatto termine alle speranze dell’Inter, vincendo 3-0 (doppietta Pato e Cassano su rigore).
Un mese dopo circa (7 Maggio), pareggiando 0-0 all’Olimpico contro la Roma i rossoneri vincono il loro diciottesimo titolo. L’Inter si consola in parte, vincendo la Coppa Italia. C’è la possibilità che la finale sia il derby di Milano, ma mentre in semifinale la squadra di Leonardo elimina la Roma. I ragazzi di Allegri concentrati soprattutto sulla corsa per lo scudetto vengono eliminati in semifinale dal sorprendente Palermo. L’Inter così subisce l’onta di vedere i rivali cittadini con lo scudetto sul petto, ma vince tre titoli stagionali, Supercoppa italiana, Mondiale per club e Coppa Italia. E’ l’ultimo campionato prima di un monopolio della Juventus che durerà nove anni e che verrà fermato solo dall’Inter di Conte, lo scorso anno. Un periodo di nove anni in cui le milanesi cambiano proprietà e vivono pochi momenti degni della loro storia. Ma dopo questa stagione, sembra tutto possa cambiare.
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