Mondiali 2018, Girone H: Polonia e Giappone e gli orrori indistinti della Guerra

approfondimento Girone H

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Martedì 19 giugno alle 14:00 a Saransk inizierà il Girone H con il primo match che vede di fronte Colombia e Giappone. L’altro incontro del girone si disputerà alle 19:00 a Mosca e mette di fronte la Polonia e il Senegal. Il Girone H è un raggruppamento che offre molto talento, con i vari Lewandowski, Rodriguez, Kagawa e Manè, accostato, però, a molta inesperienza delle squadre a livello mondiale, fattore che rende ancora più incerto l’esito del girone. In questa nostra analisi non si affronterà solo l’aspetto tecnico delle squadre ma si andrà a studiare le nazioni, prima che le nazionali, che compongono questo girone per vedere con quale spirito le squadre si affronteranno in campo.

Polonia e Giappone: dai campi di battaglia…

Il Girone H è composto da Polonia, Giappone, Colombia e Senegal che ci offrono molti spunti interessanti. Polonia e Giappone sono accomunate da un passato recente nefasto: la violenza della Seconda Guerra Mondiale infatti ha colpito indistintamente questi due paesi, con il dramma polacco che ha aperto il conflitto, mentre quello giapponese è andato a chiudere una delle pagine più nere della storia mondiale.

La Polonia è stata la causa scatenante di una guerra bramata dai nazisti e dal desiderio di vendetta che circolava tra le vie di Berlino dopo la forte sanzione ricevuta al termine della Prima Guerra Mondiale. Hitler, dopo aver annesso l’Austria e la Cecoslovacchia, il 1° settembre 1939 invade la Polonia costringendo all’intervento la Francia e l’Inghilterra, e scatenando così la guerra. L’invasione è stata resa possibile anche dall’atteggiamento remissivo dei paesi alleati della Polonia, Inghilterra e Francia, nei confronti dell’Unione Sovietica, l’unica potenza in grado di poter contrastare l’armata nazista. Diffidenza nei confronti di Mosca che venne sfruttata a pieno dalla Germania, che convinse la Russia a stipulare un patto di non belligeranza (patto Molotov Von Ribbentrop), in cui i due stati si accordarono anche su una spartizione equa della Polonia in caso di invasione. Così avvenne. I drammi polacchi non finirono con l’invasione tedesca da ovest e sovietica da est, ma continuarono con l’Olocausto. Hitler e il suo alto comando, infatti, sfruttarono molti territori polacchi per far sorgere i campi di concentramento. Auschwitz, è solo l’esempio più rappresentativo dell’orrore che molte zone polacche hanno dovuto vivere in quei anni bui della storia mondiale.

Anni bui che accomunano, come abbiamo detto, anche il Giappone. La potenza orientale, nonostante l’adesione al Patto Tripartito (Asse Roma-Berlino-Tokyo), ha mantenuto la sua neutralità fino al 7 dicembre 1941, data dell’attacco di Pearl Harbor ai danni degli Stati Uniti, che immediatamente dichiararono guerra ai nipponici. La vendetta americana si fa attendere fino all’agosto del ’45 quando, ormai a guerra finita e vinta dagli Alleati, gli USA sganciarono “Little Boy” e “Fat-Man” le due atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki, che sancirono definitivamente il termine della guerra. La vendetta americana costò la vita a oltre 200.000 giapponesi, che furono i primi a vivere l’orrore dell’arma atomica e la distruzione che genera sul territorio. Non avranno vissuto gli anni neri della guerra, ma anche Colombia e Senegal, le altre due squadre del Girone H, hanno un passato che vogliono vendicare sul campo.

… ai campi da gioco

Il Girone H promette tanto spettacolo e tante emozioni, non solo per le motivazioni extra calcistiche che spingono giocatori e tifosi, ma anche per il livello tecnico che ogni nazionale mette in campo. La Polonia si candida prepotentemente a chiudere il Girone H davanti a tutti. È una squadra esperta e ricca di giocatori di alto livello, decisivi nei loro rispettivi club. Ha concluso il suo girone di qualificazione in testa con 5 punti di vantaggio sulla Danimarca, vincendo 8 partite su 10 e perdendone solo una. La compagine polacca torna a disputare una fase finale di un Mondiale a 12 anni di distanza. La sua ultima apparizione è stata nell’edizione tedesca del 2006, che non ha lasciato un bel ricordo nella memoria dei polacchi dato l’eliminazione al primo turno. Quest’anno la fiducia riversata nella squadra sembra diversa dato il grande potenziale offensivo di cui dispone la nazionale polacca guidata dal suo capitano Lewandowski, che detiene con 51 gol il record di realizzazioni con la divisa della Polonia. Forte è l’influenza italiana e della Serie A, tra i convocati risultano infatti: Szczesny (Juventus), Skorupski (Roma), Bereszinski (Sampdoria), Cionek (Spal), Linetty (Sampdoria), Zielinski (Napoli), Kownacki  (Sampdoria) e Milik (Napoli).

A contendersi il primo posto nel Girone H insieme alla Polonia ci sarà la Colombia che da alcuni anni ricopre un ruolo da protagonista nel palcoscenico mondiale. La squadra sudamericana è alla seconda partecipazione consecutiva, la quinta totale della sua storia, dopo Brasile 2014 dove ha raggiunto i quarti di finale, record per  “i Cafeteros”. A guidare la nazionale sudamericana sarà “El TigreFalcao che, oltre ad essere il capitano, detiene il record di reti con la maglia della Colombia. I riflettori saranno puntati anche su Rodriguez, esploso proprio nell’ultimo mondiale che gli ha permesso la chiamata del Real Madrid, che agirà alle spalle del suo capitano, aiutato da talenti come Cuadrado e Quintero. Da testare la difesa guidata dall’esperto Zapata che avrà il ruolo di mentore per i nuovi prospetti come Mina del Barcellona e Sanchez del Tottenham.

Chi invece vuole ben figurare nel Girone H per guadagnarsi un secondo posto che varrebbe l’accesso agli ottavi di finale è il Giappone. La squadra nipponica si è qualificata per la sesta volta consecutiva grazie alle vittorie nei due gironi di qualificazione della Asian Football Confederation. Nelle precedenti esperienze mondiali solo in 2 occasioni è riuscita a superare i gironi, nel 2002 e nel 2010. I Samurai Blu si affideranno ai giocatori che si sono riusciti ad imporre nel calcio europeo, soprattutto in Germania, per cercare di ottenere il passaggio del turno. Tra i 23 Samurai che affronteranno la spedizione in Russia ci saranno anche due ex conoscenze del nostro campionato: Nagatomo e Honda. Decisivi potrebbero essere Kagawa, campione di Germania con il Borussia Dortumnd, e Okazaki, campione d’Inghilterra con il Leicester City.

Quella che sembra destinata a non avere molte chance di passare il Girone H è il Senegal. I “Leoni della Teranga”  sono inesperti nella fase finale di una competizione mondiale, avendo partecipato a una sola edizione quella del 2002, stabilendo inoltre la miglior prestazione di una nazionale africana ai mondiali con la qualificazione ai quarti. La squadra sembra dotata di un importante potenziale offensivo grazie al tridente Keita Balde, Sadio Mané e Mbaye Niang. Fondamentale sarà l’apporto e l’esperienza internazionale, acquisita in questi anni, di Kalidou Koulibaly per gestire la difesa e proteggere la porta di Gomis.

Girone H: precedenti e curiosità

Il Girone H rappresenta una novità inedita in questo mondiale dato che tra le quattro squadre il lizza per passare il turno non esistono precedenti. Se non quello che si è giocato, per la prima volta, 4 anni fa tra la Colombia e il Giappone, valido per la terza giornata del Girone C, il 24 giugno 2014. Caso ha voluto che le due squadre si sono sfidate proprio mentre nelle sale cinematografiche viene trasmesso il riadattamento del film “Godzilla”, e proprio come il “Kaiju” si è abbattuto su Tokyo rendendola un cumolo di cenere, la nazionale colombiana ha spazzato via il Giappione con un netto 4-1 che ha sancito l’eliminazione nipponica. Per il resto sono tutte sfide nuove di zecca che andranno a creare un precedente per i prossimi Mondiali.

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Pubblicato da Alfonso d'Aiello

Sono uno studente di comunicazione, di 23 anni, appassionato di sport che ha come sua aspirazione più grande quella di poter raccontare il calcio o lo sport in generale a tutti.