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Sono bastate due partite alla Latina Pallanuoto per avere la meglio della Reale Mutua Torino 81 Iren. E se sabato 8 giugno nel capoluogo piemontese il match era stato molto equilibrato, di certo non si può dire lo stesso di gara 2 di mercoledì 12. La squadra di coach Maurizio Mirarchi, infatti, ha prima battuto 10-12 il Torino 81 a domicilio, poi lo ha demolito nella rumorosissima e strapiena piscina di Anzio con un perentorio 13-5. Adesso viene il bello: i pontini volano in finale, dove sfideranno la R.N. Salerno per la promozione in serie A1.
Girone Sud: una serie A2 e mezzo
Il risultato di gara 1 è stato la vera sorpresa di questo confronto tra la seconda classificata del girone Nord e la terza del girone Sud. In pochi avrebbero scommesso sulla vittoria fuori casa della Latina Pallanuoto, in un campo ostico come quello di Torino. I piemontesi, tra l’altro, hanno chiuso la regular season con 50 punti e, fino all’ultima giornata, sono stati a sole due lunghezze dalla capolista Camogli. Ci aspettavamo forse qualcosa di più visti questi numeri.
Una prima riflessione sorge spontanea, quindi, alla luce anche degli altri risultati: il divario tecnico tra i due gironi di questa serie A2 è enorme. Non a caso, si sono già qualificate alla finale, oltre il Latina, anche il Telimar Palermo e la R.N. Salerno, prossima avversaria dei neroazzurri. E persino la capolista Camogli ha perso gara 2 contro il Pescara quarto, allungando così la serie alla bella in programma sabato 15 giugno in terra ligure.
Più merito delle squadre del centro-Sud o più demerito di quelle del centro-Nord? La verità, come spesso accade, forse è nel mezzo. Soprattutto nella stagione che sta per concludersi, il girone meridionale è stato davvero di altissimo livello. Maggiori sono stati gli investimenti, di miglior qualità tecnici e giocatori. Quasi una via di mezzo, si può dire, tra serie A1 e A2 come non si vedeva da anni. E l’esito delle semifinali play off è lì a dimostrarlo.
Latina Pallanuoto: con la testa sempre dentro la partita
Se a gara 1 i pontini avevano vinto la partita solo nel quarto tempo, in gara 2 hanno letteralmente asfaltato il Torino 81. Partita equilibrata fino a metà del secondo parziale, quando i piemontesi sono addirittura avanti 1-2. Il rigore di Goreta (poker per lui, ndr) dà il là alla festa neroazzurra. Poco dopo il cambio campo, infatti, gli uomini di Mirarchi comandano già 9-2. Il Torino esce dalla partita: il Latina è troppo superiore in tutto e divora l’avversario con la voracità di un mastino affamato.
Davvero straordinaria la prova di forza del sette pontino, anche più brillante fisicamente rispetto agli avversari. Tulli e Di Rocco sono due schegge impazzite per il campo: nuotano il doppio di tutti senza perdere mai lucidità. Lapenna, Gianni e Goreta sono i pezzi grossi di questa squadra e intorno a loro fanno girare tutti gli altri: Castello, Falco, Priori, Barberini e Giugliano giocano bene e segnano tutti. Sono ben nove su undici i giocatori di movimento a referto tra i neroazzurri.
Cappuccio para e trasmette sicurezza alla squadra, che ha stupito per la capacità di rimanere sempre con la testa dentro la partita. Una qualità di cui si deve dar merito all’allenatore, Maurizio Mirarchi, quasi maniacale nel richiedere attenzione e dedizione costante ai suoi. Ora viene il difficile: la finale promozione contro la R.N. Salerno, capolista del girone Sud, in programma 22, 26 e 29 giugno. Di sicuro da migliorare ci sarà lo 0/7 in superiorità numerica registrato contro il Torino 81. Per andare in A1 serviranno due partite perfette.