Real Madrid sul tetto d’Europa per il terzo anno consecutivo

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Lo Stadio Olimpico di Kiev sorride ancora una volta ai colori spagnoli. Dopo aver trionfato nell’Europeo 2012, questa volta è toccato ad una squadra iberica gioire in terra d’Ucraina. Il 3-1 inflitto al Liverpool proietta definitivamente questo Real Madrid nell’olimpo del calcio europeo, se ci fosse ancora bisogno di un’ulteriore prova della loro grandezza: terza Champions League consecutiva, quarta negli ultimi 5 anni, gli unici a riuscirci nell’era della moderna Coppa dei Campioni. La doppietta di Gareth Bale e le clamorose papere di Karius hanno affossato il Liverpool, consegnando nelle mani delle Merengues la loro tredicesima Coppa dalle grandi orecchie.

Ronaldo-Salah, duello mancato

Il tanto atteso duello per il Pallone d’Oro tra Ronaldo e Salah dura soltanto mezz’ora; poi Ramos si allaccia con l’egiziano, che cade male con la spalla ed è costretto al forfait. E allora quella che doveva essere la sfida fra i due grandi trascinatori delle rispettive squadre fino a quel momento, viene invece decisa da altri due giocatori, nel bene e nel male: Gareth Bale e Loris Karius. Il primo, ancora una volta escluso dall’undici iniziale, più per motivi tattici che tecnici, entra a 30 minuti dalla fine e risolve la partita con un’incredibile doppietta: il primo con una

rovesciata da far invidia a quella realizzata da Ronaldo contro la Juventus, il secondo con un tiro dalla distanza non trattenuto dal biondo portiere del Liverpool. Proprio quest’ultimo è l’eroe negativo della serata ucraina: prima regala in modo assurdo e inspiegabile il primo gol a Karim Benzema, per poi affossare definitivamente le speranze reds, non bloccando un fendente di Bale non certo irresistibile. Aldilà degli episodi, la partita ha dimostrato come il Real Madrid sia circondato di campioni. La prestazione non certo indimenticabile di Ronaldo è passata in secondo piano, merito di una grande prestazione di altri membri della squadra. Dall’altra parte, il Liverpool, dopo un avvio di gara arrembante, si è spento dopo l’infortunio di Salah, trovando nel solo Manè una valida alternativa alla pericolosità del Messi d’Egitto.

Klopp-Karius, la Germania red che fa flop

Jurgen Klopp ancora una volta si deve arrendere, e per la terza volta su tre viene sconfitto nell’atto finale di una manifestazione continentale. Dopo le sconfitte alla guida di Borussia Dortmund contro il Bayern Monaco prima, e di Liverpool contro il Siviglia poi, il “mago” non è riuscito a invertire questa tendenza negativa. L’unico

errore di una stagione quasi perfetta, è stato forse quello di essersi impuntato con il suo connazionale Karius, non degno di difendere i pali di una società come il Liverpool, a discapito di Mignolet. Non abbiamo la controprova che con un altro portiere sarebbe andata diversamente, ma come si dice in questi casi – chi è causa del suo mal, pianga se stesso– con la speranza, per i tifosi Reds, che il Liverpool apra la propria campagna acquisti partendo proprio da un n°1.

Zidane e il suo Real scrivono la storia della Champions League

Questo Real è entrato nella storia della competizione, vincendo per il terzo anno consecutivo la Champions League. Il ciclo aperto da Ancelotti con la vittoria della tanto sospirata Decima, e continuato da Zinedine Zidane, sta riscrivendo il libro dei record. Una rosa consolidata ormai da qualche anno, con una

spina dorsale ben definita. Da Ramos a Marcelo, passando per Modric, Kroos e Cristiano Ronaldo. Le Merengues stanno dominando il calcio europeo in lungo e in largo da un lustro, con una piccola parentesi barcelloniana a fare da sparring partner. Forse non avranno

rivoluzionato il gioco del calcio come il Barcellona di Guardiola, ma la semplicità con cui Zizou sta guidando questa squadra sta raggiungendo vette inimmaginabili. Arrivare ad eguagliare le 5 Coppe dei Campioni consecutive vinte dal grande Real di Di Stefano, Puskas e Gento è un’impresa proibitiva, ma la strada intrapresa dai Blancos è quella giusta.

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Pubblicato da Lorenzo Piersanti

Nonostante un diploma al liceo scientifico ho capito che la matematica non sarebbe mai stata il mio mestiere. Ho quindi conseguito una Laurea triennale in Scienze della Comunicazione prima, e una Laurea specialistica in Media, Comunicazione e Giornalismo poi. Redattore presso la testata giornalistica Wild Italy, prima di sposare il bellissimo progetto del L'Occhio Sportivo. Nel mezzo ho anche effettuato un tirocinio presso Calciomercato.com. Tutto questo perchè sono un amante dello sport a tutto tondo, in particolare del calcio. Mi piace raccontare il pallone in tutte le sue sfaccettature, senza compromessi.