Virtus Roma, spunti e considerazioni dopo la Supercoppa

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Terminata la Supercoppa nella “bolla” del Geovillage di Olbia, la Virtus torna a Roma con 0 vittorie ma tanti buoni spunti per la stagione. Possiamo, quindi, trarre le prime considerazioni di quella che sarà la Virtus Roma 2020/21 allenata da coach Piero Bucchi e capitanata da Tommaso Baldasso.

Nessuna vittoria ma tanti buoni segnali dagli italiani

Certamente il numero 0 nella casella delle vittorie per la Virtus Roma in Supercoppa non dà una bella immagine al team capitolino. La squadra incompleta, con l’arrivo in corso degli americani, non ha permesso alla Virtus Roma di esprimere tutto il suo potenziale. Inoltre, come detto da coach Bucchi, la gara giocata con Pesaro è stata la prima occasione per la squadra di giocare un 5 vs 5. Per questo non andremo ad analizzare le partite, da cui si possono trarre solo conclusioni parziali, ma analizzeremo le prestazioni dei giocatori scesi in campo nelle 6 gare giocate.

Innanzitutto arrivano buone prestazioni dagli italiani: Baldasso, nuovo capitano della Virtus, ha mostrato molta maturità in campo e una buona dote realizzativa, specialmente nelle prima gare in cui Roma giocava con solo 5 senior. Ne sono la prova la partita contro Pesaro, dove il play nativo di Torino ha chiuso la partita con 14 pti, 10 rim e 7 ast, così come nella partita di ritorno contro Sassari, chiusa con 15 punti, segnati tutti dall’arco dei 3 punti. Bene anche Campogrande che, prima dell’infortunio, ha chiuso la prima partita contro Pesaro con 16 punti a referto. Se per l’ala romana l’inizio è questo, dalla panchina riuscirà sicuramente a dare un ottimo contributo.

Per quanto riguarda i lunghi, Cervi sta ritrovando la forma che aveva prima degli infortuni. Nelle ultime partite ha chiuso con buone percentuali dal campo e ha catturato molti rimbalzi importanti (6 con Pesaro, 9 con Sassari, 10 con Brindisi). Sicuramente come backup di Hunt potrà dire la sua, nella speranza che non subisca nuovi infortuni che nell’ultimo periodo lo hanno costretto a fermarsi più volte. Hadzic, dopo una prima partita molto sotto tono, ha fatto vedere buone cose, per poi tronare a 0 punti nell’ultima partita contro Brindisi. Si vede come il ragazzo bosniaco (di passaporto italiano) debba ancora acquisire esperienza e fiducia nei propri mezzi prima di sbocciare e magari vedere un Alibegovic 2.0. Infine Biordi: il lungo di San Marino non ha sfigurato ma si è unito alla causa sbattendosi contro avversari più forti e più esperti di lui. Sicuramente, in caso di emergenza, Bucchi saprà di avere un lottatore in panchina.

Gli americani si stanno scaldando per la stagione

I primi due americani, sbarcati in questa stagione, nonostante i pochi allenamenti fatti, hanno mostrato il loro potenziale durante la Supercoppa. Robinson ha superato la doppia cifra in due gare su tre, nonostante le non eccelse percentuali nel tiro da 3 e i pochi assist a referto.

Evans, invece, dopo una prima gara chiusa a 13 punti (ma con basse percentuali), 5 rim e 5 palle recuperate, nella gara contro Sassari ha chiuso con 15 punti ma sempre con meno del 50% al tiro. Dall’ala americana, colpo forte del mercato estivo della Virtus, ci si aspetta molto di più per quanto riguarda la costanza e l’efficacia realizzativa, specialmente nel tiro dalla lunga distanza.

Bene anche Beane: la guardia americana ha mostrato tutto il suo potenziale offensivo nonostante il minutaggio limitato, andando però sempre in doppia cifra nei due incontri giocati (15 pti in 21′ nella sfida contro Brindisi). Buon tiratore da 3 punti e bravo ad attaccare nel pitturato; insieme a Evans sarà il terminale offensivo principale della squadra di Bucchi. Farley, nonostante le partite giocate, per necessità, durante la Supercoppa, difficilmente vedrà il campo. Per quanto riguarda Hunt e Wilson dovremo attendere la prima di campionato a meno che Bucchi non decida di schierarli già domenica prossima nell’amichevole al Tellene contro Scafati.

Come giocherà la Virtus Roma?

Con molta probabilità il quintetto titolare sarà composto da: Robinson, Beane, Evans, Wilson e Hunt. Pronti ad uscire dalla panchina saranno Baldasso, Campogrande, Hadzic e Cervi, mentre diffilmente Biordi, Telesca e Farley vedranno il campo. Con il roster costruito, Bucchi potrebbe anche optare di giocare, per un breve periodo, con un quintetto di soli piccoli (Evans da 4 e Wilson da 5), in modo da sfruttare la velocità della squadra.

Nel roster non ci sono grandi assistman; questo potrebbe dire che molto spesso si punterà sulle individualità dei singoli giocatori per trovare la via del canestro. Vista la stazza dei giocatori, ci sono molte possibilità che la palla venga giocata principalmente dai “lunghi” di Bucchi. Ovviamente queste sono solo supposizioni, in attesa di vedere ufficialmente la squadra al completo per la prima di campionato contro la Fortitudo Bologna il 27 settembre.

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Pubblicato da Giacomo Cotlar

Nato a Roma nel '92, laureato in "Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale" presso La Sapienza. Appassionato di pallacanestro europea e NBA, hockey sul ghiaccio e Formula1