Come cambia l’Eurolega 2021/22 con l’esclusione delle squadre russe

Tempo di lettura: 4 min

Superata la deadline del 21 marzo come termine ultimo per riaccogliere le squadre russe escluse dall’Eurolega dopo l’avvio del conflitto in Ucraina, l’ECA ha deciso di escludere CSKA Mosca, Zenit San Pietroburgo e UNICS Kazan dall’Eurolega e il Lokomotiv Kuban Krasnodar dall’Eurocup. Di conseguenza, come cambierà e come sarà ora il volto delle due competizioni?

Eurolega, un addio russo non facile da gestire

Dopo la sospensione delle tre squadre russe messa in pratica molto rapidamente, l’ECA ha volutamente preso un mese di tempo per valutare l’evoluzione del conflitto in Ucraina. Difatti, l’ultima cosa che l’Euroleague avrebbe voluto fare era non solo il privarsi di superpotenze economiche come CSKA e Zenit (nel cui front office vi sono pezzi della Gazprom) ma anche il dover interrompere il contratto con VTB, banca russa e main sponsor della competizione.

Zalgiris, Bayern ed ALBA Berlino sono le squadre che più di tutte hanno mostrato supporto all’Ucraina e al contempo condanna alla Russia, esprimendosi per un ban immediato sin da subito. Le altre società hanno invece seguito più le orme e le direttive del CEO Bertomeu, senza sbilanciarsi troppo, almeno pubblicamente.

E ora come si evolverà la situazione? Intanto, la nuova classifica rimette prepotentemente dentro la zona playoff squadre precedentemente lontane come Maccabi, Stella Rossa o Baskonia. I risultati ottenuti contro CSKA, UNICS e Zenit vengono automaticamente eliminati. In generale, comunque, questa sarà inevitabilmente una stagione con l’asterisco, visto che tutte le formazioni russe erano ampiamente tra le prime 8 del torneo.

L’Euroleague non prenderà comunque una decisione definitiva sulle squadre russe fino all’estate. Dovesse il conflitto prolungarsi ulteriormente e prendere una piega ancora peggiore, sembra praticamente certa l’esclusione di UNICS Kazan e Zenit San Pietroburgo dalle competizioni ECA (e anche rientrare in quelle FIBA non sarà facile, dato che la Federazione ha immediatamente escluso squadre e nazionali russe da ogni proprio torneo). La formazione del Tatarstan, infatti, venendo dall’Eurocup come finalista dell’edizione 2020/21 non ha vincoli contrattuali, così come gli azzurri di San Pietroburgo, confermati nella stagione corrente come wild card.

Decisamente più complicata la situazione del CSKA Mosca, inserita tra le 13 squadre con licenza A fino all’annata 2025/26 e coproprietario della competizione. La sua licenza è sospesa e gli scenari sembrano davvero imprevedibili. Quanto costerebbe all’Eurolega doversi privare del CSKA? E soprattutto, non tutti i club sarebbero concordi, visto che il dio denaro in questo caso la fa da padrone, a maggior ragione ricordando che l’Euroleague è un ente privato.

Eurocup, con il Lokomotiv Kuban out si apre un nuovo slot ai playoff nel gruppo A

Anche l’Eurocup, di conseguenza, è stata costretta ad adeguarsi e a far fuori il Lokomotiv Kuban Krasnodar, formazione guidata dalle stelle Errick McCollum (uno dei principali candidati al premio di MVP) e Jonathan Motley. Molto difficile che questa storica formazione da anni tra le due competizione ECA possa essere confermata (nonostante, anche in questo caso, ci fosse un vincolo per un altro paio di stagioni).

Questa esclusione sta permettendo ai polacchi dello Slask Wroclaw di raggiungere i playoff di Eurocup, un traguardo insperato ma che rende bene l’idea dello squilibrio qualitativo dei due gironi (e in generale di cosa ci sia da sistemare in ottica futura). Ma, probabilmente, anche in questo caso è presto per fare ipotesi su un futuro mai stato così incerto per l’ente presieduto – ancora per pochi mesi – da Jordi Bertomeu.

Condividi:

Pubblicato da Matteo Puzzuoli

Classe 1999, autore presso "Lega Basket Serie A" e studente magistrale di "Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo" a La Sapienza di Roma. Appassionato di pallacanestro a 360 gradi, collabora anche per il sito overtimebasket.com