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Si è conclusa venerdì scorso la prima giornata dell’EuroLeague 2019/20. Molte conferme tra i top team della competizione, anche se non sono mancate le sorprese. Prima giornata anche per l’Eurocup, quest’anno con ben 4 squadre italiane al via.
Il Real fa la voce grossa, scivola l’Olympiacos
Nel big match della prima giornata di EuroLeague, il Real Madrid fa capire ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, di essere una delle serie candidate alla vittoria finale. Una partita di puro spettacolo che ha visto i blancos uscire vincitori per 81-77 contro il Fenerbahce di coach Obradovic. Decisivi per il Real Madrid l’apporto offensivo di Jeffery Taylor e la giocata difensiva di Anthony Randolph nel finale, dove riesce a rubare la palla ad un Nando De Colo, ottimo in fase offensiva ma da rivedere nel numero delle palle perse (ben 7). Vittorie anche per il Khimki della stella Aleksej Sved, che sconfigge tra le mura amiche il Maccabi FOX Tel Aviv 89-83, e per il Panathinaikos, che all’OAKA, vince 87-82 contro la Stella Rossa dell’ex James Gist, soffrendo più del dovuto.
Vince e convince in trasferta il Barcellona, che supera a domicilio l’Anadolu Efes con il punteggio di 64-74. Partita mai in discussione, con i blaugrana sempre avanti nel punteggio e mai in difficoltà al cospetto dei propri avversari, finalisti della scorsa EuroLeague. Successo esterno anche per il Baskonia, che non lascia scampo allo Zalgiris Kaunas, steso 58-70 davanti al pubblico della Zalgirio Arena. Vittoria semplice per l’Alba Berlino, che non lascia scampo allo Zenit asfaltandolo 85-65 al termine di un match dominato in lungo e in largo. Caduta rovinosa dell’Olympiacos sul parquet dell’ASVEL, abile ad imporsi 82-63 e a prendersi il primo successo in questa EuroLeague. Non c’è partita infine a Valencia, dove il CSKA Mosca asfalta i padroni di casa con il risultato di 71-96.
Brutta partenza per l’Olimpia
Comincia con una sconfitta l’EuroLeague 2019-20 di Milano. L’Olimpia cade sul parquet del Bayern Monaco per 78-64 nella prima uscita stagionale in campo europeo, dopo una match equilibrato fino a metà dell’ultima frazione. Tanti problemi per la squadra di coach Messina: scarsa fluidità in attacco (anche merito dell’ottima difesa del Bayern) e una difesa mai completamente efficace. Fa sorgere qualche dubbio il fatto che il timido tentativo di rimonta nel terzo quarto sia stato portato avanti dalla panchina, con un Amedeo della Valle in grande spolvero. Debutto positivo per Luis Scola, che, nonostante fosse arrivato solamente due giorni prima a Milano, ha subito dimostrato tutto il suo potenziale. Bene anche Sergio Rodriguez (14 punti e 6 assist), mentre per i bavaresi sono 18 i punti di Lulic e 16 quelli di Dedovic.
Milano parte male all’Audi Dome, va sotto 10-3 ma piano piano riesce a risalire trascinata dal Chacho, che sul finire del primo quarto piazza il canestro del sorpasso (22-23). Ma nel secondo periodo i bavaresi infilano un break di 15-0 che spezza l’equilibrio e costringe l’Olimpia di nuovo a inseguire. Si va all’intervallo lungo sul 42-34 per i padroni di casa, il quintetto di Messina prova a reagire ma senza riuscire a ricucire lo strappo, presentandosi all’ultimo quarto sotto di 11 (61-50). Rodriguez e Della Valle si caricano la squadra sulle spalle e l’avvio dell’AX Armani Exchange è incoraggiante: 9-0 di parziale e gara riaperta. Ma dall’arco il quintetto di coach Messina continua ad avere le polveri bagnate (4/22 la statistica finale) e se a questo si aggiunge qualche errore di troppo anche nel pitturato, ecco spiegato il parziale del Bayern, che vola a 68-60 a poco più di tre minuti dalla sirena. Un colpo dal quale Milano non si riprende più. Per il riscatto appuntamento al Forum l’11 ottobre prossimo per la seconda giornata di EuroLeague, quando arriverà lo Zalgiris Kaunas.
Anche l’Eurocup ai nastri di partenza
Al via anche l’Eurocup con le quattro italiane in campo. Nella giornata di martedì sono arrivate le sconfitte patite dalla Dolomiti Energia Trento e dall’Umana Reyer Venezia, mentre mercoledì ci hanno pensato la Virtus Segafredo Bologna e la Germani Brescia a tenere alto il vessillo italiano in Eurocup.
I bianconeri trentini, che hanno pagato a caro prezzo le non eccelse percentuali al tiro (42% da due e 27% da tre) sono stati battuti in casa 70-64 dal Galatasaray, guidato dai 20 punti messi a referto da Aaron Harrison e dai 18 di Greg Whittington. Dopo il 32-11 iniziale in favore dei turchi, Trento ha comunque avuto il merito di non mollare e, sorretta da Kelly e King e da una difesa arcigna, è tornata fino al -2 a meno di 3’ dalla fine (62-64). I canestri finali di Harrison hanno però spento definitivamente le speranze bianconere.
Serata amara anche per l’Umana Reyer Venezia (orfana di Julyan Stone) che in casa è stata sconfitta 66-63 dal Partizan Belgrado di coach Andrea Trinchieri. I mattatori del match andato in scena al Taliercio sono stati gli statunitensi Marcus Paige (14 punti) e Rashawn Thomas ex Dinamo Sassari (11 punti e 13 rimbalzi). Dopo un brutto inizio, Venezia ha ingranato la giusta marcia e, spinta dai 12 punti e 9 rimbalzi di Bramos, ha ricucito il gap. Alla fine è proprio Bramos che ha la palla del possibile pareggio, ma il tiro non entra e Venezia viene sconfitta.
Per i lombardi si è trattato di un vero e proprio colpaccio, avendo battuto una squadra ben attrezzata come l’Unics Kazan al PalaLeonessa. Brescia ha subito preso il controllo del match guidata da Vitali (14 punti e 4 assist), Landsdowne (miglior realizzatore del match con 21 punti) e Abass. Dopo aver toccato anche il -16 nella terza frazione, i russi sono rientrati fino al -7 a meno di 2’ dalla fine (77-70). A scacciare gli spettri della rimonta ci hanno poi pensato Cain, Landsdowne e Vitali con un 7-0 di parziale che ha definitivamente chiuso i conti.
Vittoria di grande peso specifico anche per la Virtus Segafredo Bologna che ha sbancato il campo del Rathiofarm Ulm con un perentorio 92-79. Fondamentale è stato ancora una volta uno Stefan Markovic ai limiti della perfezione (16 punti e 8 assist) che ha guidato un quintetto di bianconeri finiti in doppia cifra per punti segnati (Kyle Weems ha chiuso a 18 punti mentre Vince Hunter a 17). La svolta è arrivata nel secondo tempo quando Bologna ha chiuso l’area con una difesa attenta e davanti ha colpito con le giocate di Markovic, Gaines e Weems.
Tra oggi e domani si giocherà invece il secondo turno che vedrà la Virtus Bologna giocare in casa contro il Maccabi Rishon, mentre si prospettano tre trasferte alquanto complicate per le altre italiane: Brescia andrà a far visita allo Joventut Badalona, la Reyer se la vedrà in terra russa contro il Lokomotiv Kuban e infine Trento calcherà il parquet del Buducnost.