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Dopo aver visto la Stella Rossa andiamo sul Bosforo ad analizzare l’Anadolu Efes Istanbul. I due volte campioni in carica non hanno confermato le attese, iniziando male l’Eurolega. In questo difficile avvio di stagione la squadra di Ataman ha già collezionato 12 sconfitte, troppe per poter sperare di ripetersi. I turchi devono quindi invertire la rotta, vincendo gli scontri diretti, in primis il ritorno con il Real Madrid, rinviato a causa del terremoto in Turchia. Confermato il roster vincente dello scorso anno, dal mercato sono arrivati Clyburn, Žižić e M’Baye per sostituire i partenti Anderson, Moerman, Petrušev e Simon. Di breve durata invece gli innesti di Taylor e Polonara, scelti entrambi per sostituire gli acciaccati Larkin e Singleton. L’Efes è oggi undicesimo, lontano dai playoff. Un risultato non consono per i campioni d’Europa, che dovranno lottare per guadagnarsi il terzo titolo continentale.
Up: Coppia di esterni consolidata e ricerca del tiro da fuori
I campioni d’Europa hanno nel reparto esperti il loro punto di forza. La coppia Larkin-Micić è senza dubbio la principale artefice dei successi turchi degli ultimi anni. Dal loro arrivo nel 2018, l’Efes ha sempre lottato per vincere titoli nazionali ed europei, conquistando due Euroleghe consecutive. L’anno scorso i due in coppia hanno prodotto in media 32.9 punti, 5.7 rimbalzi, 9.9 assist e 2.4 rubate a gara. Numeri importanti che hanno trascinato l’Efes al successo nelle Final Four di Belgrado. Quest’anno invece insieme hanno giocato solo sette partite in Eurolega causa infortunio di Larkin. Il play naturalizzato turco è stato a lungo fuori per una operazione alla mano destra. Nelle poche partite disputate la coppia produce comunque una media di 25.7 punti, 7.1 rimbalzi,8.5 assist e 1.6 rubate a gara. Numeri solitamente destinati a salire nei playoff. Ataman sa che le chance di three-peat passano soprattutto da loro.
Con Larkin ai box un’altra guardia si è presa la scena. Beaubois alternandosi in quintetto a Elijah Bryant, ha trascinato l’Efes nella prima parte di stagione. Il francese sta viaggiando quest’anno con 11.9 punti di media e con delle ottime percentuali al tiro, 57.5% da due e 47.8% da fuori. Importante anche il contributo di Clyburn che ha saputo prendersi le responsabilità nei finali combattuti. Memorabili le sue decisive giocate contro le italiane. Dalla panchina un altro tiratore micidiale è M’Baye. L’ex Virtus è particolarmente abile a tirare sugli scarichi. In stagione ha il 52.9% da fuori (secondo miglior tiratore in Eurolega) e 56.8% in area. L’Efes è il nono attacco della competizione (81.3 punti segnati). I turchi si esaltano in particolare nel tiro da fuori. Sono infatti la quinta squadra per triple tentate (26.7), seconda per quelle realizzate (10.4) e terza per percentuali di conversione (39%).
Down: Poche risposte nel reparto avanzato e assenza di un gioco interno
Ataman non sta ottenendo le giuste risposte nel reparto avanzato. Žižić fatica ad essere decisivo nel contesto Efes mentre Pleiss e Dunston sembrano non essere più quelli dominanti dello scorso anno. La società è quindi corsa ai ripari liberandosi di Polonara, una vera incognita in Turchia, per far spazio al ritorno di Singleton. L’americano è l’unica ala grande di ruolo a disposizione di Ataman. Gli aggiustamenti della rosa però non hanno dato finora gli esiti sperati. L’Efes, infatti, fatica molto sul gioco interno. I turchi sono infatti penultimi per conclusioni a gara nel pitturato (33.3), nonostante la quarta miglior percentuale di realizzazione (56.7%). Interessante anche il dato a rimbalzo. I turchi catturano 32.4 rimbalzi a gara, di questi solo 7.6 in attacco (ultimi in Eurolega). I restanti 24.8 sono preda dei turchi nella metà campo difensiva. In questo fondamentale solo il Real Madrid fa meglio dell’Efes con 27.0.
L’Efes non è nuovo ad avvii difficili di stagione. Nel 2020-2021 i biancoblu persero tre delle prime quattro partite, vincendone poi cinque delle sei successive. A metà stagione il record era di 8-9 poi i turchi ebbero un rullino di marcia di 14 successi nelle 16 rimanenti. Il terzo posto portò poi agli scontri con Real e CSKA prima del trionfo finale contro il Barcellona. Anche l’anno scorso l’Efes ha avuto un rendimento altalenante, riuscendo comunque a conquistare un posto ai playoff. Il sesto posto in stagione regolare (16-12) li ha messi di fronte all’Olimpia Milano, senza avere il fattore campo. Il successo nella serie contro i meneghini li ha poi trascinati alle Final Four, dove si sono riconfermati campioni, battendo il Real. L’Efes ai playoff si trasforma rispetto alla stagione regolare. Quest’anno però i troppi passi falsi fatti durante la stagione potrebbero compromettere il sogno three-peat.
Player Focus: Will Clyburn
Quest’anno anche l’Efes ha i suoi Big 3. Accanto alle importanti conferme di Micić e Larkin, è arrivato sulla sponda europea del Bosforo Will Clyburn.
L’ex CSKA è il secondo terminale offensivo della squadra di Ataman. Partendo dalla panchina, l’americano riesce spesso a cambiare l’inerzia delle partite con le sue giocate di potenza. Atletismo, esplosività e capacità di crearsi il tiro dal palleggio lo rendono un vero e proprio rebus per le difese avversarie. Nei 33 minuti in campo, secondo per minutaggio dopo Micić, si prende 7.8 conclusioni in area, realizzandone 3.7. A queste vanno aggiunte le 5.8 da tre, realizzandone 2.2. Ai liberi sui 3.7 tirati ne realizza 3.1. Ataman lo usa spesso come ala piccola. Dai suoi tagli nascono spesso delle ottime conclusioni da fuori, ben sfruttate da Micić (7 tentativi da tre a partita). Clyburn è il quarto miglior realizzatore dell’Eurolega con 17.1 punti a gara.
Will inizia a giocare professionalmente ad Iowa State. Con i “Cyclones” in NCAA tiene una media di 13.8 punti a gara, entrando così in orbita NBA. Non selezionato al draft 2013 si trasferisce così in Europa. Dopo due ottime stagioni a Ulm e una in Israele, passa al Darüşşafaka. All’esordio in Eurolega, registra 13 punti di media a gara, ottenendo così l’interesse del CSKA. I moscoviti lo tesserano la stagione successiva. Nelle cinque stagioni in Russia vince un Eurolega, diventando MVP delle Finali nel 2018-19, e 3 VTB League. Nell’ottobre 2019 subisce la rottura del legamento crociato, perdendo tutta la stagione. Terminata l’esperienza al CSKA, Clyburn ha firmato la scorsa estate un biennale con l’Anadolu Efes. Il suo obiettivo è quello di vincere la sua seconda Eurolega.
Ataman punta forte sul suo talento per centrare un leggendario three-peat insieme alle star Micić e Larkin.