Tempo di lettura: 7 min
Dopo aver visto il Real Madrid torniamo in Francia ad analizzare l’ASVEL Villeurbanne. I francesi sono partiti male in Eurolega con 3 sconfitte nelle prime 4 partite. Le successive vittorie contro Baskonia e Virtus non hanno però cambiato la situazione. Subito dopo infatti sono arrivati 17 stop, con tre strisce da 5 k.o. consecutivi. La squadra di TJ Parker ha cambiato molto durante l’estate. Da Lione sono partiti Howard, Gist e Osetkowski oltre ai giovani promettenti Okobo, Wembanyama, Jones, Strazel e Kostas Antetokounmpo. Al loro posto sono arrivati i veterani Lauvergne, Tyus, Noua, Bost e De Colo, e giovani interessanti come Pons, Mathews e Polite. A completare il roster il talentuoso Risacher e la scommessa Obasohan. I francesi sono oggi penultimi in classifica, totalmente fuori dalla corsa ai playoff.
Up: Tanto atletismo e un giusto mix di talento ed esperienza in rosa
I francesi come lo scorso anno puntano forte su fisicità ed atletismo. L’ASVEL basa principalmente il suo gioco nel pitturato. I lionesi sono infatti quarti in Eurolega per tiri da due tentati (37.4), realizzandone 20.1 a gara (settimi). Nella strategia di gioco di TJ Parker fondamentale è il lavoro dei lunghi. Sotto canestro accanto al confermatissimo Fall (221 cm), agiscono Lauvergne e Tyus. Con il brutto infortunio del primo, la società è corsa ai ripari acquistando il veterano ex Maccabi. Il dominante centro di qualche stagione fa ha però più anni sulle gambe e si vede anche nelle cifre. Nei 17 minuti giocati realizza solo 5.6 punti e cattura 4.0 rimbalzi. Rendimento diverso per quanto riguarda Fall che nei 20 giocati, tiene una media di 9.7 punti e 6.1 rimbalzi a gara. Il franco-senegalese è infatti il quarto miglior rimbalzista della competizione dietro Vezenkov, Lessort e Tavares.
A Lione sono arrivati alcuni giovani prospetti in grado di ricoprire più ruoli. Pones, infatti, è un’ala grande di 1.98 che all’occorrenza può agire anche da centro. La sua caratteristica principale sta nell’ avere una valida mentalità difensiva e nell’essere un buon finalizzatore sotto canestro. Polite invece è un’ala piccola che può giocare anche nel ruolo di guardia. Caratteristiche simili a Risacher che grazie alla sua mobilità e fisico può giocare in spot 3 e 4. Interessante poi l’aggiunta di Mathews. L’ex Anwil è un tiratore in grado di accendersi da un momento all’altro. Tanta gioventù ben bilanciata da uomini di esperienza come Lighty, De Colo, Bost e il rientrante Noua. Quattro giocatori in grado di assumersi responsabilità a partita in corso, trascinando i compagni. A loro viene spesso affidato l’ultimo tiro nei finali combattuti, De Colo a Barcellona e Noua nel successo in casa contro l’Olympiacos.
Down: Poche triple ed assist e tante palle perse
I francesi sono il secondo peggior attacco della competizione (74.7 punti a gara). Su 100 possessi i francesi segnano 106.5 punti, sintomo di una transizione offensiva poco efficiente. Nonostante tanti giocatori con punti nelle mani, solo tre sono in doppia cifra, De Colo (13.7), Mathews (10.6) e Bost (10). L’ASVEL paga in particolare i pochi tentativi da tre effettuati, solo 21.7 a partita (penultimi in Eurolega), di questi solo 7.4 vengono realizzati. I francesi ricorrono alle triple solo nel caso di arrivo in volata o se ben costruite. Tranne De Colo e Lighty nessuno ha però percentuali importanti. L’ex Fenerbahce viaggia con il 45.1% dell’arco, mentre l’ex Trento 43.6%. Problematiche anche le conclusioni dalla lunetta. I transalpini sono sedicesimi per tiri liberi tirati (16.1) e in quelli realizzati (12.4), nonostante una discreta percentuale di conversione (76.7%). Le guardie, infatti, li tirano quasi tutte intorno all’80%.
Un problema strutturale dell’ASVEL sono le palle perse. I francesi ne perdono 13.4 di media a partita, quarti nella competizione. A soffrirne maggiormente sono le guardie. De Colo è quinto in Eurolega per questa voce statistica con 2.8, seguono Bost a 1.7 e Obasohan a 1.6. Tante palle perse e pochi assist. Anche in questo fondamentale i transalpini faticano (14.8 a gara), quattordicesimi nella competizione. L’ASVEL, infatti, a parte Bost (5.3 assist a gara) e De Colo (3.4), non ha grandi passatori. Diot, Obasohan e Mathews sono più finalizzatori che costruttori di gioco. La squadra di TJ Parker è anche una delle più fallose in tutta la competizione. I lionesi commettono 21.6 falli di media a partita (sesti), confermando di essere molto aggressivi in difesa. Fall chiude l’area in maniera energica, commettendone 3 a partita, seguono Obasohan a 2.9 e Bost a 2.6.
Player Focus: Nando De Colo
Il colpo più importante dell’estate d’Eurolega è stato il rientro in patria di Nando De Colo. L’ex Fenerbahçe ha accettato la chiamata dell’ASVEL, diventando il faro offensivo di TJ Parker.
Il veterano si è adattato bene al sistema ASVEL, sopperendo all’esplosività di Okobo e Jones con assists e letture di gioco importanti.
Nato cestisticamente a Cholet, Nando ha subito dimostrato un’innata voglia di vincere, conquistando nel 2007-2008 il titolo di MVP del campionato francese. Dopo il successo nella Semaine des As, si trasferisce nel 2009 al Valencia, qui conquista l’Eurocup, entrando nel primo quintetto della competizione. Nel 2012 prova l’esperienza in NBA con i Sant’Antonio Spurs. Dura poco, torma in Europa al CSKA Mosca.
L’esperienza moscovita si rivela l’apice della sua carriera. In 5 stagioni in Russia vince 5 Campionati VTB di fila e 2 Euroleghe. Nel 2015-16 alza al cielo l’Alphonso Ford Trophy, tenendo una media punti di 19.4, oltre al titolo di MVP della competizione e delle finali. Da Mosca si trasferisce al Fenerbahce dove non riesce a vincere il suo terzo titolo continentale. Insieme a Vesely, conquista però una coppa di Turchia (2020) e un campionato turco (2021-22).
Con i Giochi Olimpici di Tokyo (2021) chiude anche la sua esperienza con la nazionale francese. Nelle tredici stagioni passate insieme ai Blues segna 2048 punti in 185 partite, diventando un pilastro della squadra di Collet.
Nando ha battuto tutti i record di longevità, diventando il secondo miglior realizzatore di sempre in Eurolega (4154) dietro a Spanoulis. Ora sogna di conquistare i playoff del prossimo anno con l’ASVEL