Eurolega 2022/23 – Team Focus: Olympiacos Pireo

Tempo di lettura: 7 min

Dopo aver trattato l’ALBA Berlino ci trasferiamo al Pireo per analizzare l’Olympiacos. I greci sono partiti forte in questo inizio di Eurolega con 6 vittorie e 3 sconfitte contro Monaco, Valencia e Maccabi. Coach Bartzokas ha dovuto salutare quest’anno Dorsey e Printezīs, due dei fattori chiave per raggiungere le scorse Final Four. Per sostituire la stella americana è arrivato un tiratore infallibile come Canaan. Per colmare il vuoto della leggenda greca sono approdati in Grecia Bolomboy e Peters. Sotto le plance spazio al nuovo arrivo Black. Piccoli movimenti in entrata per una squadra che, guidata dal duo storico Sloukas-Vezenkov, punta a ritornare alle Final Four.

Up: Un quintetto consolidato e upgrade dalla panchina

Photopia Director Crack Bartzokas ha una rosa completa in tutti i reparti e un quintetto iniziale che non cambia mai. Rispetto allo scorso anno nello starting five una sola novità, Canaan. L’ex Unics parte titolare venendo spesso sostituito nei minuti finali del primo quarto da Sloukas. Titolari inamovibili invece Walkup, Papanikolau, Vezenkov e Fall. Il primo garantisce in regia ordine e visioni di gioco importanti anche per i compagni. Il secondo con il suo movimento è un micidiale tiratore sugli scarichi. Il bulgaro è lo specialista delle situazioni di gioco rotto dando sempre nuove soluzioni al compagno con la palla. Il centro francese ama invece concludere di potenza verso il ferro, chiude l’area in difesa e cattura cinque rimbalzi a partita. In questo sistema di gioco consolidato, Canaan come Dorsey ha licenza di punire da fuori. Il sesto uomo è Sloukas che entra nei finali di quarti per giocare i possessi importanti.

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L’Olympiacos di Bartzokas, eletto miglior coach di Eurolega nella scorsa stagione, ama muovere il pallone. I greci sono la terza squadra per punti segnati nella competizione (85 punti a gara) e secondi per assist a partita (21). Gli specialisti sono Sloukas (6 di media) e Walkup (5.7). I due play li usano anche per mettere in ritmo chi subentra dalla panchina. Fondamentali nelle rotazioni dei Reds sono sicuramente McKissic e Larentzakis. L’americano entrando a partita in corso, può essere il giocatore di rottura sui due lati del campo. Il suo atletismo e la sua carica agonistica, infatti trascinano molto spesso i compagni. Altra importante pedina nello scacchiere dei Reds è il greco, uno specialista difensivo che può mettere tanti punti in pochi minuti. Fondamentali le sue triple nel successo al Palau Blaugrana. Nel frontcourt il dinamismo di Bolomboy e Black può essere una valida alternativa a Fall.

Down: Eredità pesanti da gestire e scarse percentuali da tre

Difficile trovare punti deboli in una squadra che si è rinforzata molto durante l’estate. Le perplessità riguardano per lo più i singoli e i compiti a loro assegnati. Canaan sembra essere un giocatore differente da Dorsey nell’interpretazione del ruolo di guardia. Il greco attaccava molto dal palleggio, riuscendo a essere pericoloso anche da tre. L’ex Unics sembra avere negli schemi di Bartzokas una dimensione più perimetrale. Sostituire una leggenda come Printezīs non è un compito facile, l’Olympiacos ha acquistato due giocatori diversi per farlo. Bolomboy ha un ottimo range di tiro nel midcourt, totalmente assente però da tre. Peters è una macchina dai 6.25, troppo discontinuo però nelle prestazioni. Dell’americano preoccupano i tanti infortuni avuti negli ultimi anni che ne condizionano il rendimento. Sotto le plance invece Black non sta ripagando le attese. L’ex Zenit sta trovando poco spazio come riserva di Fall, complice l’inattività dello scorso anno.

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L’Olympiacos è prima per percentuale ai liberi (85%), terza nei tiri da due (58%) ma solo quinta nel tiro da tre (38%). In questo inizio di stagione i greci stanno faticando a trovare continuità da oltre l’arco, ricorrendo spesso all’attacco nel pitturato. Nonostante il quasi 50% di Larentzakis e Vezenkov, ai biancorossi stanno mancando le triple del veterano Sloukas. L’ex Fenerbahçe è ancora alla ricerca della forma migliore. I Reds sono primi per quanto riguarda il performance index rating nelle vittorie (105 media) che scende a 93 nelle sconfitte. La tenuta difensiva della squadra inoltre non sembra più quella impeccabile di un tempo. I greci concedono 79 punti di media agli avversari, troppi per puntare alle Final Four. La squadra di Bartzokas non riesce specialmente a contenere esterni veloci sulle gambe. Sloukas, Papanikolau e Walkup infatti non sono più ragazzini e non riescono più sempre a tenere l’1vs 1.

Player Focus: Sasha Vezenkov

Nell’incredibile avvio di stagione dei greci, un giocatore sta prendendo la scena su di tutti. È Sasha Vezenkov. L’ala grande di 2.06 sta compiendo l’ultimo passo per diventare un protagonista anche oltreoceano. In estate il bulgaro ha deciso di rifiutare le sirene NBA (Sacramento) per rimanere un altro anno all’Olympiacos.

Sasha ha sempre dimostrato di essere un valido prospetto della pallacanestro europea. Dopo aver iniziato la sua carriera nella nativa Cipro, Vezenkov ha esordito nel campionato greco a soli 16 anni. Nelle tre stagioni a Salonicco ha incantato i tifosi dell’Aris, vincendo per tre stagioni consecutive il titolo di miglior giovane della competizione. Tali riconoscimenti hanno scatenato l’interesse del Barcellona che lo ha acquistato nel 2015. Le tre stagioni passate in Catalogna però hanno bloccato la sua crescita. Il bulgaro, infatti, non è riuscito a incidere, registrando una media di 5,1 punti in 65 presenze in Eurolega.

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Nel 2018 torna in Grecia, venendo acquistato dall’Olympiacos. Nelle prime due stagioni con i Reds gioca poco, nelle due successive inizia ad esprimere tutto il suo potenziale. La possibilità di condividere il campo con una leggenda come Printezīs lo aiuta ad affermarsi. Cresce il minutaggio ma anche i punti. Si passa da 11.5 punti e 5.4 rimbalzi a gara a 13,7 e 5,8 nella scorsa stagione. Numeri che gli valgono il titolo di MVP del mese di febbraio e poi la presenza nel miglior quintetto di Eurolega.

La sconfitta nelle scorse Final Four contro l’Efes e l’addio di Printezīs hanno motivato ancora di più il bulgaro che sta viaggiando con cifre strabilianti. Sasha, infatti, sta tenendo una media di 20 punti e 9 rimbalzi a gara. Miglior rimbalzista e secondo realizzatore della competizione dopo Clyburn. Da spavento anche le percentuali 64% da 2 e 46% da 3.

Vezenkov diventato “leader offensivo” della squadra, spera di poter salutare i Reds riuscendo a vincere l’Eurolega prima di valutare un futuro in Nba.

 

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Pubblicato da Domenico Barbato

Laureato triennale in relazioni internazionali. Master executive in giornalismo sportivo presso la Gazzetta dello Sport. Allenatore di pallacanestro presso Orpas Milano. Attualmente inserito come FIBA Young Leader nel progetto FIBA Basketball for Good. Crede fortemente che il basket possa migliorare la vita delle persone.