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Dopo aver visto il Panathinaikos, torniamo in Italia per analizzare la Virtus Bologna. I bolognesi, al ritorno in Eurolega dopo molti anni di assenza, sono ora al quattordicesimo posto con 13 vinte e 19 perse. La squadra di Scariolo ha alternato prestazioni convincenti (le tre strepitose vittorie a Madrid, Barcellona e Milano) a pesanti k.o. (a Belgrado e contro l’Olympiacos). I bianconeri hanno confermato la maggior parte del roster vincente della scorsa Eurocup, facendo delle piccole importanti aggiunte. Al posto dei partenti Alibegović, Hervey, Udoh, Sampson, Tessitori e Ruzzier sono arrivati l’ex CSKA Lundberg, l’ex NBA Ojeleye e i lunghi Mickey, Bako e Camara. La squadra di Scariolo ha lottato per i playoff, mancandoli solo nelle ultime giornate. L’assenza tra le prime otto è una pesante “batosta” per la società, rimane infatti ancora in bilico la partecipazione della Virtus alla prossima Eurolega.
Up: Tante soluzioni nel backcourt, assist e vari sistemi difensivi
Coach Scariolo ha a disposizione tante soluzioni nel backcourt. Nel quintetto titolare partono spesso Hackett e Lundberg, con l’italoamericano ad alternarsi a Cordinier ed il danese a Teodosić. Il serbo è spesso letale a partita in corso, venendo sgravato del compito di gestire i possessi. Nei quintetti difensivi del coach bresciano un ruolo chiave lo svolge Pajola. Il play azzurro non solo smazza 1.8 assist di media ma recupera 1.2 palle a partita, ottavo in Eurolega per questa voce statistica. Nelle rotazioni di Scariolo, causa infortuni di Hackett e Cordinier, hanno avuto spazio Mannion e Belinelli. L’ex rookie di Golden State può dare vivacità all’attacco bianconero, diventando pericoloso in transizione. Importante in tal senso la sua prestazione in Turchia contro l’Efes (17 punti). Il secondo, invece, rimane un micidiale tiratore, quando chiamato in causa. Nelle ultime gare il capitano ha guidato i suoi in Eurolega con le sue triple.

La Virtus gioca con grande libertà e fantasia nella fase offensiva. Le Vunere fanno girare tanto la palla, sono quinte negli assist (19.4 a gara). Di questi 6 ne confeziona Teodosić, 2.9 Shengelia e 2.7 Hackett. Un’arma importante per i bianconeri è lo short roll. I lunghi portano spesso i blocchi per poi spaziarsi per un comodo tiro dal gomito. In difesa invece i virtussini seguono le indicazioni di Coach Scariolo. Sulle rimesse avversarie viene spesso utilizzata la zona 3-2 per impedire conclusioni dai lati. Ad essa si aggiunge la grande abilità di adottare svariati sistemi difensivi nel corso della partita. Memorabile l’utilizzo della box and one nella gara casalinga contro il Maccabi. Quattro giocatori a chiudere l’area e uno sul giocatore più pericoloso degli avversari. In quel caso Scariolo scelse Hackett per la sua aggressività e lo incollò su Brown, ottenendo il risultato di far perdere lucidità all’avversario.
Down: Poche soluzioni nel frontcourt, fatica a rimbalzo e tante palle perse
Se la Virtus può contare su un backcourt molto vario e pieno di talento, meno lo si può dire del frontcourt. In questo reparto Scariolo ha sempre le scelte contate, specialmente nel pitturato. Ad alternarsi nel ruolo di 4 sono sempre Shengelia, Mickey e Ojeleye, in quello di 5 Bako e Jaiteh. Nonostante un ottimo rendimento di Bako in Eurolega, 6.4 punti di media in 16 minuti in campo, manca una vera alternativa a Jaiteh. Non c’è un centro in grado di garantire la stessa fisicità ed intensità del francese. Se l’ex Torino cala di rendimento, le Vunere diventano vulnerabili sotto canestro. Gli altri lunghi infatti faticano nella lotta a rimbalzo, concedendo spesso troppi rimbalzi offensivi agli avversari. I bolognesi, infatti, sono sedicesimi in Eurolega nella lotta ai rimbalzi (31.1 di media). Noni in quelli difensivi (22.9) e solo l’Efes fa peggio per quelli offensivi (8.2 a gara).

In attacco la Virtus fatica a rendersi pericolosa dalla distanza. I bianconeri sono quattordicesimi nei tentativi da fuori (23.8 a gara), con 8.9 realizzati. Quinti nella percentuale di conversione (37.4%). Tra i tiratori più affidabili spiccano Ojeleye e Shengelia, 47.8% e 45.8% da fuori. Solo 39.8% Belinelli e 39.4% Teodosić. Il gioco bianconero è quindi più orientato a una finalizzazione nel pitturato. Le Vunere tentano 34.1 conclusioni a gara, realizzandone solo 18.4 con una percentuale del 54.1%. Discreto invece il numero di liberi tentati (18.2 a gara, ottavi in Eurolega) ma convertiti solo con il 79.7% (settimi). Rivedibili le percentuali di Jaiteh (55.4%). Il francese, infatti, viene spesso mandato in lunetta dagli avversari. La libertà e fantasia offensiva viene pagata a caro prezzo dai virtussini che perdono 14.6 palle a partita, seconda peggior squadra dopo l’Alba Berlino. Di queste 3.3 le perde Teodosić, primo giocatore in Eurolega per turnovers.
Player Focus: Miloš Teodosić
La Virtus è di nuovo in Eurolega e Miloš Teodosić è ancora una volta una delle stelle di questa competizione. Il “mago di Valjevo” è il regista delle azioni offensive dei bianconeri. Oramai trentaseienne, Miloš rimane in campo solo 19 minuti, garantendo comunque 10.3 punti e 6.0 assist di media. Il serbo sa fare tutto, sa all’occorrenza accendersi da tre ma soprattutto creare spettacolo con i suoi “fantascientifici” assist.
Cresciuto nelle giovanili dello Železnik, Miloš si trasferisce nel 2007 all’Olympiacos. Nelle quattro stagioni con i Reds vince solo due coppe di Grecia, sfiorando la vittoria dell’Eurolega nel 2009-10. La sconfitta non gli toglie però il premio di MVP della stagione con 13.4 punti e 4.9 assist di media. Conclude l’esperienza in Grecia con un nuovo riconoscimento, quello di miglior giocatore europeo dell’anno davanti a Gasol e Nowitzki.

Nel 2011 si trasferisce al CSKA Mosca. In Russia riesce al quinto tentativo, nel 2015-16, a vincere l’Eurolega. Il successo europeo e le 6 VTB League consecutive conquistate dai moscoviti, non bastano però a convincere il serbo a rimanere. Miloš vuole infatti giocarsi le sue carte in NBA. Oltreoceano dura però poco, 60 partite poi il taglio. Ci crede così la Virtus Bologna che lo tessera. Dopo le difficoltà iniziali avute, alla terza stagione vince lo scudetto da protagonista, diventando anche l’MVP delle Finals. Nel 2021 conquista la Supercoppa Italiana e la sua prima Eurocup, riportando la Virtus in Eurolega. I 19 punti in finale contro il Bursaspor gli valgono il titolo di MVP della gara. Miloš è oggi anche settimo nella classifica all-time degli assist della competizione con 1281.
Con il suo palmares Teodosić è un’assoluta garanzia per la Virtus che cercherà di blindare il serbo anche per la prossima stagione.