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Il 1 settembre alle ore 20 si sono chiuse le porte del calciomercato estivo 22/23 all’Hotel Gallia di Milano. Dopo un’inedita partenza del campionato, complici i Mondiali da giocare il prossimo autunno, con ben 5 partite sul groppone dopo la prima settimana di settembre, proviamo a fare un’analisi dei movimenti di mercato delle squadre del massimo campionato nostrano.
Il mercato delle Big 3, tante occasioni e poche cessioni eccellenti
È stato il mercato delle occasioni, quello appena vissuto, tra acquisti a parametro zero e ottimi colpi a prezzo contenuto. La Juventus ha puntato forte sul mercato degli svincolati, portando all’ombra della Mole Di Maria e Pogba, mentre Bremer, Paredes e Kostic sono stati finanziati dall’onerosa cessione di De Ligt al Bayern Monaco. Intelligente l’acquisto di Milik nelle ultime ore di mercato, per dare il cambio a Dusan Vlahovic. Pochi invece, i movimenti in entrata per l’Inter, alle prese con una difficile situazione societaria.
Il ritorno sotto la Madonnina di Lukaku, con un operazione in prestito per soli 8 milioni, è stato un gran colpo di mano da parte di Marotta, dopo la dolorosa perdita di Perisic, arrivato a scadenza e volato alla corte di Antonio Conte. A puntellare la rosa sono arrivati, dalla capitale, Mkhitaryan e Acerbi, mentre la cifra spropositata pagata dal Chelsea per il gioiellino Casadei ha evitato all’Inter un altro doloroso bagno di sangue, vedasi alla voce Milan Skriniar ambito dal Psg. Mercato in controtendenza per i campioni d’Italia, che sostanzialmente muovono pochissime pedine. L’acquisto del gioiellino belga De Ketelaere, dopo un’estenuante trattativa estiva con il Club Brugge, va a coprire il buco lasciato da Kessie, passato a zero al Barcellona, mentre Origi rimpolpa un reparto offensivo che dovrà fare a meno di Ibrahimovic ancora a lungo.
Le inseguitrici, tanto movimento per accorciare il gap
Tanto movimento alle spalle delle tre sopracitate per provare a colmare a distanza dal vertice. Roma e Napoli, tagliando abbondantemente il monte ingaggi, hanno costruito delle signore squadre scegliendo strade diverse. Se i giallorossi, sull’onda lunga dell’entusiasmo dopo la vittoria della Conference, hanno inanellato una serie di colpi ad effetto come Dybala, Wijnaldum e Belotti, i partenopei si sono mossi in maniera diversa.
Gli addii dolorosi di Insigne, Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz hanno costretto AdL a rivoluzionare la rosa. Giocatori giovani e di belle speranze, quelli consegnati nelle mani sicure di Luciano Spalletti da Giuntoli. Se Kvaratskhelia ha già fatto dimenticare Insigne in questo primissimo scorcio di stagione, Kim, Raspadori, Ndombele e Simeone proveranno a non far rimpiangere i calciatori partiti. La Lazio ha sostituito Acerbi e Leiva rispettivamente con Alessio Romagnoli, liberatosi dal Milan a parametro zero, e Marcos Antonio, promettente centrocampista ex Shakhtar Donetsk. Bilancio in attivo anche per la Fiorentina, che incassa i pagamenti dilazionati di Chiesa e Vlahovic dalla Juventus per prendere Jovic in prestito dalle Merengues, Barak e Dodò.
Il calciomercato delle altre
L’Atalanta, capolista solitaria dopo 5 giornate, ha chiuso il mercato in passivo con gli acquisti di Lookman, Hojlund ed Ederson, più i riscatti di Demiral e Boga. Le cessioni di Freuler e Pessina, e l’addio di Ilicic non hanno intaccato il consolidato progetto bergamasco, che prosegue il suo splendido percorso verso lo status di realtà consolidata del nostro calcio. Da segnalare la cessione record di Scamacca da parte del Sassuolo, passato al West Ham per una cifra vicina ai 40 milioni di euro, e sostituito al centro dell’attacco neroverde da Pinamonti.
Ottimo mercato della Salernitana che piazza i colpi Piatek, Candreva e Vilhena per puntare ad una salvezza meno problematica dello scorso anno. Vlasic al Torino e Winks alla Sampdoria sono i due acquisti dalla Premier che intrigano di più. Per quanto riguarda le neopromosse da sottolineare, sulla carta, la campagna acquisti del Monza di Berlusconi e Galliani, che però non sta portando i risultati sperati. Sensi, Pessina, Petagna, Caprari, Izzo e Rovella i colpi dell’ex DS del Milan. Il Lecce sfodera invece il colpo ad effetto Samuel Umtiti, per puntellare la difesa giallorossa.