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Impresa storica della Roma, che stacca il pass per la finale di Coppa Italia per la prima volta nella sua giovane storia. Decisivo, ai fini della qualificazione, il computo dei gol in trasferta. Uno per le bianconere, due per la Roma, firmati da Lazaro e Thomas. Risultato enorme quello raggiunto delle ragazze di Bavagnoli, sotto gli occhi attenti di Morgan De Sanctis, anche in virtù dello straordinario potenziale delle avversarie, che viaggiano a vele spiegate verso il tricolore.
Primo tempo, la Juventus passa in vantaggio
Betty Bavagnoli mette in campo la formazione migliore per la partita più importante della stagione. Unica assenza è quella di Andressa, con Bonfantini chiamata a non far rimpiangere l’estro della brasiliana. Pronti, via e la Juventus ha subito una colossale occasione per portarsi in vantaggio.
Bravissima Ceasar in uscita a respingere il tiro di Hurtig. Le Giallorosse non ci stanno, e poco dopo Serturini semina il panico sulla fascia sinistra, con un cross rimpallato che per poco Bonfantini non trasforma in oro. Il tiro di Cernoia dalla distanza al 15’ è il preludio al gol bianconero.Ccross di Rosucci dalla sinistra, con Pedersen brava ad impattare di testa: palo-gol e 1-0 Juventus. La Roma accusa il colpo e non riesce a costruire trame offensive interessanti. Anzi, poco prima del duplice fischio è ancora la squadra di casa a sfiorare il raddoppio. Sembrant, di testa, impegna l’estremo difensore giallorosso, che smanaccia e tiene vive le speranze di qualificazione.
Secondo tempo, sconfitta indolore e apoteosi giallorossa
La seconda frazione di gioco inizia con le marce basse. La difesa juventina è difficilmente penetrabile, e la Roma tiene il pallone in attesa di trovare il pertugio giusto. Al 57’ la terna arbitrale annulla, giustamente, un gol a Lazaro per evidente posizione di offside. Poco da segnalare fino ad un quarto d’ora dal termine, quando la partita si accende di colpo e regala un finale da cardiopalma. Serturini comincia ad affondare con regolarità sulla fascia di competenza, e da un calcio d’angolo da lei procurato la Roma pareggia al 77’. Giugliano scodella sul secondo palo, dove Linari è lucida a rimettere in mezzo sui piedi di Thomas, che in tap-in non può sbagliare, per l’1-1 che qualificherebbe le capitoline.
Passano cinque minuti e il risultato si ribalta del tutto, come nelle migliori delle favole. Altro angolo e questa volta Giugliano cambia schema: palla corta sul primo palo, dove taglia la solita e implacabile Paloma Lazaro che trafigge Giuliani. Con la qualificazione in cassaforte, la Roma si rilassa concedendo nei minuti di recupero due inutili gol alla Juventus, entrambi da corner, siglati da Girelli e Gama. Al triplice fischio è apoteosi giallorossa, con la Roma che ora sfiderà il Milan il 30 maggio per la conquista del trofeo.
Le dichiarazioni delle protagoniste
Raggiante coach Bavagnoli al termine del match: “prima della gara avevamo parlato della gioia che avremmo potuto dare ottenendo la finale e sono felice, anche per il sostegno dei tifosi. Siamo felici per le ragazze, per la società e per il lavoro che abbiamo fatto. Contro avevamo una grande squadra, ma abbiamo continuato quel percorso di crescita mentale che ci consente di non arrenderci e ci ha fatto ribaltare il risultato e ottenere la finale”. Più cauta sulla finale da disputare: “si, questa era una partita fondamentale, ma abbiamo altre gare da fare e voglio onorare al meglio il calcio femminile continuando a giocare bene e continuando il percorso di crescita”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la bomber giallorossa Paloma Lazaro: “da un bel po’ che lavoriamo per questo momento, davvero sono felice […] era da un pò che non segnavo”. Sulla sofferenza finale: “siamo in casa della Juve che ha vinto tutto negli ultimi 3 anni. Sapevamo fosse difficile”.