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Nel corso degli anni, ci sono state varie aziende che hanno investito nello sport, alcune hanno abbandonato il settore sportivo dopo solamente un anno a causa di costi o risultati non all’altezza. Un’eccezione è stato il team Brawn GP in Formula Uno, campionato in cui ha partecipato nel 2009, dominandolo.
L’acquisto della Honda
Dopo annate ricche di insuccessi e complici anche i costi, la Honda decise di abbandonare il mondiale di Formula Uno. Cominciarono a farsi largo ipotesi sul futuro del team, da chi diceva che il suo posto sarebbe stato preso dalla Peugeot, fino alle notizie di un acquisto da parte della Virgin. Entrambe le ipotesi erano prive di fondamento, in realtà a tentare di dar vita ad un nuovo team era Ross Brawn, un passato importante da direttore tecnico alla Ferrari negli anni d’oro di Michael Schumacher, che nel marzo 2009 annunciò la nascita della Brawn GP, i cui piloti sarebbero stati Rubens Barrichello e Jenson Button. Successivamente fu presentata anche la monoposto per la stagione 2009, colori giallo e bianco per la livrea, motore Mercedes e progetto degli ingegneri Honda.
La polemica del doppio diffusore
Sin dai test premondiale la Brawn GP stupì tutti, piazzandosi davanti a tutte le altre squadre. A “favorire” Button e Barrichello fu il doppio diffusore, con lo scopo di aumentare il carico aerodinamico. Il doppio diffusore fu usato anche da Toyota e Williams, mentre gli altri team presentarono reclamo perché secondo loro questo era irregolare. Brawn quando ideò il progetto contattò la FIA per parlargli del doppio diffusore e per capire se fosse regolare. La federazione approvò la regolarità e per questo il ricorso presentato dagli altri team fu bocciato.
Un campionato vincente
La stagione 2009 del mondiale iniziò a Melbourne, in Australia. Nelle qualifiche Button diede al neonato team la pole position, risultato che mancava ad una debuttante dal 1970, quando a conquistare la pole fu Jackie Stewart con la Tyrrell. Il 29 marzo in gara la Brawn GP ottenne la vittoria con Button, mentre il suo compagno di squadra arrivò secondo. Il pilota inglese vinse anche la gara successiva in Malesia, mentre il brasiliano arrivò quinto; dopo due gare la Brawn GP era in testa al mondiale piloti e nel mondiale costruttori.
La Red Bull con Sebastian Vettel vinse in Cina, ma le quattro gare successive avranno come unico padrone Jenson Button che rimase leader della classifica piloti. Unico momento di crisi stagionale della Brawn fu durante le gare in Germania e in Ungheria con i due piloti che non riuscirono ad andare sul podio. Nel gran premio d’Europa Barrichello tornò a vincere dopo alcuni anni una gara, mentre Button nonostante il settimo posto consolidava la leadership. Il pilota brasiliano ripetè il successo, vincendo a Monza, in quella che sarebbe stata l’ultima vittoria della Brawn in quel mondiale, Jenson Button invece terminò secondo. Nelle gare successive entrambi i piloti andarono fuori dal podio, ma grazie ai punti ottenuti in avvio, con il quinto posto nel gran premio del Brasile, Button conquistò con un gara d’anticipo il titolo piloti, bissato da quello costruttori.
L’acquisto della Mercedes
Il mondiale vinto dalla Brawn GP, oltre il dominio del team diede spunto anche ad altri fattori: Sebastian Vettel dopo che l’anno prima aveva vinto a Monza con la Toro Rosso, era pronto a lottare per il mondiale, mentre grandi delusioni quell’anno furono Mclaren e Ferrari. La squadra inglese non ripeté il successo ottenuto nel 2008 con Lewis Hamilton, che concluse l’anno seguente al quinto posto, mentre la casa di Maranello incappò in una stagione negativa come non capitava dagli inizi degli anni ’90. La Ferrari ottenne una sola vittoria, quella realizzata da Kimi Raikkonen in Belgio, mentre Felipe Massa fu vittima di uno sfortunato incidente durante le qualifiche in Ungheria, quando fu colpito da una molla, incidente che fece temere grossi danni al pilota brasiliano.
Nel novembre 2009 la Mercedes annunciò l’acquisto della Brawn GP, oltre la denominazione del team che si sarebbe chiamato a partire dalla stagione seguente Mercedes. Terminava cosi la breve storia della Brawn, durata solamente un anno ma capace di sapersi imporre all’attenzione degli appassionati con le sue vittorie.