Carmelo Imbriani e Benevento, un legame indissolubile

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Nel 2013, precisamente il 15 febbraio, moriva dopo una breve malattia Carmelo Imbriani, ex attaccante ed allenatore. Al momento della sua scomparsa era il tecnico del Benevento, squadra della sua città e con il quale l’ex giocatore aveva un forte legame, rimasto inalterato nel corso degli anni con i tifosi della squadra sannita che a lui hanno dedicato anche un murales.

La prima esperienza

Carmelo Imbriani iniziò a giocare a calcio con la Vigor Sannio, società di  Benevento con un occhio particolare per i giovani. Le sue prestazioni attirarono gli osservatori del Milan che al padre proposero alloggio pagato fino ai quindici anni, ma con una raccomandazione, che Imbriani fosse seguito da un parente residente nel capoluogo lombardo; questo fece saltare il suo trasferimento. A interessarsi a lui allora furono gli osservatori del Napoli dove Imbriani si mise in mostra con i giovanissimi segnando 19 reti in 21 partite disputate e guadagnando la convocazione nella Nazionale Under 15. Con le giovanili partenopee inoltre vinse il trofeo Vetta oltre che il premio come miglior giocatore.

Con la squadra partenopea Imbriani fece il suo esordio in A e in particolare l’allenatore Vujadin Boskov nutriva grande fiducia nell’attaccante  beneventano, affidandogli la maglia numero dieci e bocciando il possibile arrivo di Filippo Inzaghi a Napoli dichiarando: “Inzaghi? No, grazie ho Imbriani!”. Nell’estate del 2002 l’attaccante rimase svincolato dopo un triennio a Cosenza caratterizzato nell’ultima annata da vari problemi fisici. In attesa di contatti con altre squadre, Imbriani chiese al Benevento di potersi allenare con la squadra sannita; richiesta che venne accolta dalla società. La dirigenza contattò il giocatore per proporgli un contratto che a sorpresa fu accettato, e nel frattempo prese anche il patentino da allenatore. La prima esperienza con la maglia del Benevento si concluse dopo solo un anno.

La B sfiorata

Dopo un campionato passato tra Salernitana, dove fu messo fuori rosa senza un chiaro motivo, e Foggia, dove con il fallimento della società fu svincolato, Carmelo Imbriani si  ritrovò ancora una volta senza una squadra. L’Ariano Irpino, allora militante in D, lo contattò ma l’attaccante rifiutò perché convinto che potesse dare ancora tanto in categorie superiori. Ad acquistarlo fu di nuovo il Benevento, in quella che diventò successivamente la parte più emozionante della sua carriera, in un campionato dove per la prima volta in C era presente  il Napoli. Il Benevento cercò di inserirsi nella lotta per la B, senza successo; Imbriani diventò un idolo della tifoseria sannita siglando nel marzo 2005 la rete che permise alla squadra di battere l’Avellino in casa dopo quasi sessant’anni.

A fine campionato il Benevento fu dichiarato fallito ripartendo dalla C2. Imbriani dopo una prima parte di stagione in B a Catanzaro, tornò nella sua città cercando di riportare la squadra sannita in C1, ma il cammino si interruppe nella semifinale playoff per mano del Sansovino, mentre il campionato seguente fu il Potenza in finale a negare la promozione. Il traguardo fu raggiunto il campionato successivo dove Imbriani a ottobre contro l’Igea Virtus raggiunse il traguardo delle cento presenze con la maglia del Benevento. Nel 2009 la squadra neopromossa in C1 sfiorò la storica promozione in B in un Santa Colomba che spinse la squadra nella finale playoff contro il Crotone. Imbriani in quella partita rimase in panchina, in quella che sarebbe stata l’ultima partita prima del suo ritiro.

Idolo dei tifosi

L’ormai ex attaccante si sposò nell’estate 2009, mentre a settembre gli fu proposto di allenare i giovanissimi del Benevento, vincendo il campionato regionale. L’anno  seguente gli fu affidata la formazione Berretti, ma a sorpresa Imbriani fu scelto dal Benevento per allenare la prima squadra in sostituzione dell’esonerato Giovanni Simonelli. I playoff svanirono per pochi punti ma per l’ex attaccante nell’estate del 2012 arrivò un tremenda notizia: durante il precampionato lasciò momentaneamente il ritiro a causa di una febbre molto alta, a seguito di controlli effettuati, gli venne diagnosticato un linfoma, presente su tutto il corpo iniziando una battaglia contro la malattia.

Ma il 15 febbraio 2013 arrivò la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire, Carmelo Imbriani era deceduto, sin dal momento della scomparsa tanti tifosi hanno voluto omaggiarlo, in particolare quelli del Benevento che hanno attaccato la società sannita per non averlo menzionato nel settembre 2019 in occasione della festa dei novant’anni. Carmelo Imbriani è stato molto sfortunato nella vita e la sua carriera calcistica non ha rispettato le attese, ma il suo ricordo vive nel cuore dei tifosi che lo hanno amato.

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Pubblicato da Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Grande passione per il ciclismo e appassionato di calcio, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online.