Tempo di lettura: 4 min
Nel tennis gli occhi degli appassionati sono rivolti agli US Open, l’ultimo torneo degli Slam, in totale sono quattro: Australian Open, Wimbledon, Roland Garros e US Open. Le attenzioni sono rivolte verso Novak Djokovic a cui manca solamente il torneo in America per ripetere l’impresa riuscita l’ultima volta nel 1969 a Rod Laver, ovvero vincere i quattro tornei nello stesso anno. Andiamo a scoprire le vittorie di quell’anno.
L’era del cambiamento
Laver, australiano di Rockhampton, aveva il suo punto di forza nella velocità e nel rovescio, si impose sin da subito come uno dei migliori della sua generazione. Vincitore degli Australian Championship nel 1960, due anni dopo conquistò il Grande Slam, ma a partire dal 1963 passò al professionismo. Questo comportò, viste le regole dell’epoca, l’impossibilità a partecipare ai tornei del Grande Slam.
Tutto cambiò nel 1968 con la nascita dell’era Open grazie ai quali i professionisti poterono di nuovo partecipare ai tornei più importanti. Rod Laver in quello stesso anno batté in una finale tutta australiana Tony Roche a Wimbledon, ma fu l’anno successivo che Laver scrisse la storia.
Le grandi vittorie
L’anno iniziò per Laver agli Australian Open. Arrivato in semifinale affrontò di nuovo Roche, cosi come a Wimbledon anche questa volta a vincere fu Rod, seppur con un punto assegnatogli quando in realtà la palla era fuori: anni dopo l’australiano ammise che nel caso se ne fosse accorto avrebbe detto al direttore di gara di dare punto a Roche. Laver vinse in finale contro Andres Gimeno in una match senza difficoltà, quest’ultime incontrate invece al Roland Garros al secondo turno contro Dick Crealy. Qui l’australiano fu autore di una rimonta, riuscendo a recuperare due set e vincendo il match nel quinto. L’impresa fu ancora più grande poiché subito dopo giocò il turno successivo vincendo contro Pietro Marzano.
Arrivato in finale vinse contro Ken Rosewall in tre set. A Wimbledon, così come a Parigi, Laver fu costretto a rimontare. Accadde contro il tennista indiano Premjit Lall, dove anche in questo caso l’australiano andò sotto di due set. L’indiano era talentuoso ma aveva il difetto di calare alla distanza e non reggere i ritmi alti per tutta la durata del match. Dal terzo set in poi infatti fu un dominio di Laver che si qualificò per il turno successivo. In finale Laver vinse contro John Newcombe. Ora mancava solo un torneo per scrivere la storia, gli US Open.
L’ultimo tassello
In America Laver arrivò con una grande preoccupazione, perdere il momento della nascita del figlio; la moglie infatti era al nono mese di gravidanza e si arrabbiò con lui per questo dicendogli che poteva rimanere in America se non fosse tornato entro pochi giorni a casa. Sul piano sportivo rischiò di compromettere la conquista del Grande Slam. Agli ottavi eliminò non senza difficoltà Dennis Ralston.
Riuscì ad arrivare in finale contro Tony Roche, quel giorno il campo era in condizioni pessime, c’erano buche ovunque, si dovette giocare in condizioni proibitive. Nonostante il campo però Laver vinse la finale e conquistò il Grande Slam. La premiazione fu semplice e non si diede risalto al grande risultato di Laver. Gli appassionati ora si chiedono, riuscirà Djokovic a ripetere l’impresa?
Immagine copertina tratta da tennisworlditalia.com