Il calciomercato dell’estate 2002 fu particolare con una serie di colpi dell’ultimo momento che fecero decollare e crollare i sogni di molti appassionati del nostro Paese. Nella nostra rubrica storica, oggi vi parliamo di quanto accadde in quella particolare sessione di mercato.
L’Inter e la voglia di riscatto
La squadra di Cuper aveva perso all’ultima di campionato uno scudetto che mancava dal 1989. Ancora una volta Moratti mise mano al portafoglio per costruire una squadra in grado di non crollare nella corsa che immaginavano anche questa volta al foto finish. I menegaschi iniziarono con uno scambio con il Milan, lasciando partire in modo miope Seedorf, che sarebbe stato decisivo nelle vittorie future del Milan, per ottenere Coco che era stato titolare ai mondiali in Giappone e Corea.
L’Inter saccheggiò poi il Parma ed ottenne Cannavaro ed Almeyda. Come vi abbiamo anticipato però, questo è un calciomercato che esplose nell’ultima giornata della sessione estiva. Proprio il 31 Agosto infatti l’Inter vendette il suo giocatore simbolo, colui che era amato come un figlio dal presidente Moratti, ma che proprio non riusciva a condividere lo spogliatoio con Cuper. A sorpresa l’Inter cedette Ronaldo ma la contromossa non si fece aspettare e proprio poche ore dopo, l’Inter annunciò di averlo sostituito con Crespo dalla Lazio.
La Juventus verso la conferma di campione d’Italia
La Juventus aveva vinto uno scudetto in volata e proprio per questo volle tenere fede al detto: “squadra che vince non si cambia.” A causa degli infortuni di Trezeguet e Zambrotta però, sul mercato cercò una punta ed un esterno alto. Sul gong dal Parma arrivò Di Vaio e qualche settimana prima, a Torino era già sbarcato Camoranesi, talmente bravo nel ruolo di esterno destro, da levare per sempre i gradoni di titolare a Zambrotta, che si riciclò come terzino, diventando uno dei migliori d’Europa.
Il Milan di Nesta e del pallone d’oro Rivaldo
Come avrete capito, Parma e Lazio non versavano in grandi condizioni economiche, entrambe a causa dei crack di Parmalat e Cirio, e furono costrette a cedere i loro migliori giocatori. Clamorosa fu però la cessione di Nesta al Milan. Capitano romano e laziale, che mai avrebbe voluto vestire un’altra maglietta, ma che tutto vinse con i rossoneri. Con lui per rilanciare le ambizioni del Milan, arrivò anche l’ex pallone d’oro Rivaldo dal Barcellona. Il brasiliano però si dimostrò tutt’altro che un fattore in Italia. Insieme a loro, sbarcò nel Bel Paese anche Tomasson, attaccante di riserva che fu utile alla causa rossonera negli anni successivi, oltre al già citato Seedorf, coinvolto in uno scambio con l’Inter.
L’attacco giovane del Parma
Quello del 2003 è anche il calciomercato in cui un giovane allenatore, che poi arriverà fino in nazionale, Claudio Prandelli, sposa la causa ducale e con la sua lungimiranza, riesce a costruire, nonostante il momento buio economicamente che attraversa il suo club, una squadra bella da vedere e soprattutto una delle coppie d’attacco più devastante dell’epoca. Qualla formata da Adriano, arrivato dall’Inter e Mutu, che il tecnico porta con se dopo gli anni precedenti insieme all’Hellas Verona. Il Parma chiuderà il campionato al quinto posto e la coppia, sarà la più prolifica della Serie A, 18 reti per il rumeno e 15 per il brasiliano. Insieme a loro, sempre dall’Hellas Prandelli si fece comprare anche Gilardino, che negli anni post Adriano, sarebbe stato il suo degno sostituto.
I colpi a sorpresa delle medio-piccole
Ci sono dei colpi a sorpresa che non possono essere ignorati. Il Chievo Verona acquista Oliver Bierhoff, che solo qualche mese prima aveva preso parte alla finale di Coppa del Mondo con la sua Germania. L’Udinese anche pesca la punta per l’anno seguente dalla nazionale tedesca, arrivata in finale dei mondiali a Tokyo e tessera Carsten Janker, che però viene da una stagione da 0 reti con il Bayern Monaco. A Udine non migliorerà di molto il suo score, segnando due reti in due stagioni di Serie A.
Tra i colpi esotici, la Reggina acquista, quello che al momento è il giocatore simbolo della nazionale giapponese, Nakamura. Il vulcanico presidente del Perugia invece, non tollera il fatto che l’Italia sia stata eliminata dal mondiale, per una rete di un suo giocatore e caccia rescindendo il suo contratto, Ahn. Decide quindi per una volta, di puntare sui talenti italiani e dalla Ternana in Serie B, acquista come fantasista un giovanissimo Fabrizio Miccoli.
Fonte foto immagine copertina: persemprecalcio.it
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Pubblicato da Flavio Sarrocco
Nato nel 1987, diplomato al Liceo Classico Plauto , si è laureato in giurisprudenza all'università LUMSA. Grande appassionato di sport, sia di massa (calcio, basket) che di nicchia (futsal, hockey su ghiaccio). Già durante il periodo accademico scrive per il giornale dell'ateneo romano. Diventa poi autore e conduttore radiofonico per il programma Ogni Maledetto Giovedì, in onda per tre anni su RadioOrvietoWeb. Inizia nel 2013 il percorso per diventare giornalista pubblicista nella redazione Fanner, prendendo dimestichezza con le telecronache. Raggiunto il traguardo dell'iscrizione all'albo diventa Addetto Stampa e Dirigente della Società Sportiva Spinaceto70. Continua a scrivere di sport per il settimanale online Mediapolitika e partecipa per un anno costantemente al programma Diretta Sport su Centro Suono Sport, commentando ogni settimana la Domenica calcistica e la finale di Champions League e le partite degli Europei 2016.
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