Messi senza limiti vince il suo ottavo pallone d’oro

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Il 30 ottobre a Parigi è stato consegnato il sessantasettesimo pallone d’oro. A vincerlo senza trope sorprese è stato Lionel Messi.

Il pallone d’oro

Per quei pochi che non conoscono questo riconoscimento, è un premio istituito nel 1956 dalla rivista francese France Football che premia il giocatore che più si distingue nella stagione calcistica.

I voti venivano forniti dalla stampa specializzata e fino al 1995 si premiava il miglior giocatore europeo, eccezion fatta per quei giocatori con doppia cittadinanza (es. Sivori o Di Stefano), per anni il premio fu precluso a moltissimi campioni.

Già l’edizione del 1995 vide trionfare un giocatore non proveniente dal Vecchio Continente, George Weah. Tuttavia il trofeo mantenne un legame con l’Europa fino al 2006 perché fino a quella data il calciatore, seppur non europeo, doveva giocare in un campionato europeo. Dal 2007 anche questo ultimo limite cadde ed il premio ebbe portata globale.

Nel 1991 la FIFA istituì un premio speculare in cui la votazione veniva fatta non da giornalisti specializzati, ma dagli allenatori e dai capitani delle nazionali di tutto il mondo. Nel 2010 i premi vennero uniti, ma la collaborazione durò solo 6 anni. Il pallone d’oro venne sempre assegnato tranne nel 2020 a causa della pandemia COVID.

Lionel Messi

L’argentino quest anno ha vinto il suo ottavo pallone d’oro. Un fenomeno che ormai nessuno può ignorare sia il miglior giocatore di questa epoca. Il perché della vittoria è abbastanza facile da intuire, dopo la vittoria dell’Argentina ai mondiali, con sue prestazioni da film di Hollywood. In Qatar non solo Messi ha preso per mano la sua nazionale segnando 7 goal, ma tutte le reti sono state decisive: rete del vantaggio con il Messico ai gironi, idem agli ottavi di finale contro l’Australia, goal del 2-0 contro l’Olanda e rigore dopo che gli Orange avevano portato la gara sul 2-2 all’ultimo minuto di gioco. Rete del vantaggio in semifinale contro la Croazia ed infine doppietta in finale contro la Francia.

Fonte foto: repubblica.it

Molti detrattaori hanno smesso di criticarlo, altri ancora si affannano nel cercare un motivo per cui lui non si meriti di essere riconosciuto come miglior giocatore di questa era calcistica. Ma la domanda a questo punto non è più chi è più grande tra Messi e Cristiano Ronaldo, ma se non ci fosse stato Cristiano Ronaldo, quanti palloni d’oro avrebbe vinto Messi?

Lionel ora incanta gli USA e probabilmente sarà ambasciatore del calcio nel Nuovo Continente fino al 2026 anno in cui USA, Canada e Messico organizzeranno il prossimo mondiale, chissà che anche a 39 anni l’argentino non possa essere presente.

La questione vittoria del mondiale pallone d’oro

Sappiamo che molti hanno sottolineato come la stagione del Manchester City sia stata grandiosa e che magari anche Haaland avrebbe potuto vincere il Pallone d’oro, ma la verità è che ogni anno il Mondiale ha avuto un valore importante per la vincita del trofeo. Nel 1958 e nel 1962 vinse il Brasile e come detto per regolamento non potevano vincere né Pelé né Garrincha. Nel 1966 però vinse l’Inghilterra e fu premiato Bobby Charlton, il quale però perse in semifinale in Coppa Campioni.

Nel 1970 è ancora campione il Brasile, nel 1974 a vincere è però la Germania, viene premiato invece l’olandese Cruyff, campione pazzesco che spezza questo legame.

Nel 1978 vince l’Argentina, nel 1982 è il turno dell’Italia. Paolo Rossi diventa Pablito ed il Pallone d’oro è suo. 1986 ancora Argentina, ma 1990 alla Germania, con premio all’interista Lothar Matthaus. Nel 1994 vince il Brasile, ma France Football non ha ancora aperto agli extra europei. Nel 1998 trionfa per la prima volta la Francia ed il Pallone d’oro va a Zidane che trascina i suoi alla vittoria.

Il 2002 è l’anno del mondiale nippo-coreano vinto dal Brasile. Questa volta i carioca possono essere premiati e così Ronaldo riceve il suo secondo pallone d’oro. Il 2006 è l’anno dell’Italia ed a vincere è Cannavaro. Fino al 2006 quindi solo Johan Cruyff ha spezzato il domino sul riconoscimento di chi vince la Coppa del Mondo. Nel 2010 però è proprio Messi che eguaglia l’Olandese, mondiale alla Spagna, ma Pallone d’oro all’argentino. C’è però da ricordare come il trofeo sia passato dall’egidia di France Football ad essere condiviso con la FIFA, quindi non contano più solo i voti dei giornalisti, ma anche quelli dei capitani e degli allenatori delle nazionali.

Nel 2014 ancora con il Pallone d’oro FIFA a vincere è Cristiano Ronaldo, mentre il Mondiale viene vinto dalla Germania. Il legame tra la vittoria del mondiale e del Pallone d’oro sembra però spezzato ufficialmente nel 2018, quando per la terza volta consecutiva non vince chi ha alzato il trofeo iridato. A mettere le mani sul Pallone d’oro infatti non è un francese (nonostante il premio sia nuovamente deciso da France Football), ma Luka Modric. Infine quest’anno con Messi il legame è stato ristabilito. Questa è la risposta migliore a chi critica il premio all’argentino sminuendo la vittoria di un mondiale. Effettivamente su 11 palloni d’oro ben 7 sono stati assegnati a chi aveva avuto un ruolo fondamentale nella vittoria della Coppa del Mondo.

Altri premi

Non più solo Pallone d’oro, France Football ha ormai da qualche anno iniziato ad assegnare altri premi. Ecco quelli del 2023:

  • Il Pallone d’oro femminile è stato vinto da Aitana Bonmati, anche lei vincitrice del Mondiale con la nazionale spagnola;
Fonte foto: gettyimages.com
  • Il trofeo Kopa che premia il miglior under 21 è stato assegnato a Jude Bellingham;
  • Il premio Jashin che premia il miglior portiere è stato vinto da Emiliano Martinez, il numero 1 dell’Argentina campione del mondo;
  • Premio Socrates, un premio per l’impegno sociale a Vinicius;
  • Infine il Premio Muller che è l’equivalente della scarpa d’oro di France Football ovviamente è andato al bomber norvegese Haaland.

Immagine copertina fonte: corriere.it

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Pubblicato da Flavio Sarrocco

Nato nel 1987, diplomato al Liceo Classico Plauto , si è laureato in giurisprudenza all'università LUMSA. Grande appassionato di sport, sia di massa (calcio, basket) che di nicchia (futsal, hockey su ghiaccio). Già durante il periodo accademico scrive per il giornale dell'ateneo romano. Diventa poi autore e conduttore radiofonico per il programma Ogni Maledetto Giovedì, in onda per tre anni su RadioOrvietoWeb. Inizia nel 2013 il percorso per diventare giornalista pubblicista nella redazione Fanner, prendendo dimestichezza con le telecronache. Raggiunto il traguardo dell'iscrizione all'albo diventa Addetto Stampa e Dirigente della Società Sportiva Spinaceto70. Continua a scrivere di sport per il settimanale online Mediapolitika e partecipa per un anno costantemente al programma Diretta Sport su Centro Suono Sport, commentando ogni settimana la Domenica calcistica e la finale di Champions League e le partite degli Europei 2016.