Peterson e il clamoroso ritorno a Milano

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Dan Peterson fa parte dei casi di clamorosi ritorni che hanno fatto sempre parte del mondo dello sport. Fece scalpore il suo rientro in panchina durante la stagione 2010-11 dopo un’assenza di ventitré anni.

Chiaroscuro

L’Olimpia Milano che nell’estate 2010 si apprestava a preparare la nuova stagione era una squadra che si era rinforzata con David Hawkins, vincitore pochi mesi prima dello scudetto a Siena. Vedendo questo e il roster a disposizione di coach Piero Bucchi, gli addetti ai lavori vedevano Milano come la favorita assoluta e capace di rompere il dominio di Siena.

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In pre-season Milano fu una delle tappe scelte dalla Nba per il suo Europe Tour. Gli uomini di Bucchi affrontarono gli New York Knicks venendo sconfitti per 125 a 113. La stagione sin dall’inizio non iniziò sotto i migliori auspici, i tifosi divennero freddi con il loro coach dopo un avvio stentato in Eurolega con due sconfitte con Union Olimpjia e Efes Pilsen nelle prime tre giornate della competizione, mentre in campionato la squadra con una serie di sei vittorie consecutive conquistò il primato della classifica. Se in campionato la stagione stava andando bene, lo stesso non si poteva dire dell’Eurolega dove Milano fu eliminata non qualificandosi per le Top 16. La mancata qualificazione mise la panchina di coach Bucchi in bilico.

Il clamoroso ritorno

Perdendo a Cantù, la dirigenza decise di esonerare Piero Bucchi. Il coach scelto per sostituirlo fu una vecchia conoscenza del basket milanese, Dan Peterson, già coach negli anni ’80 dove portò quattro scudetti, una Coppa Campioni, una Coppa Korac e due Coppe Italia. La sua nomina sorprese tifosi e iphone unlocker addetti ai lavori, in quanto Peterson non allenava da ben ventitré anni, facendosi conoscere nel frattempo anche da chi non seguiva il basket, commentando discipline allora quasi sconosciute come il wrestling.

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Il rientro in panchina fu al Forum contro Caserta dove Milano vinse 98-84. Il pubblico accolse il rientro di Peterson con entusiasmo, anni dopo lo stesso coach dichiarò: “Il mio ritorno nel 2011 è stata la più grande gioia della mia vita, ho amato quella squadra, abbiamo fatto quello che potevamo fare“. Con Peterson, Milano vinse dodici gare su diciotto e venne eliminata ai quarti di finale in Coppa Italia da Avellino. In campionato dopo aver concluso al terzo posto la regular season, Milano fu eliminata ai playoff da Cantù, segnando un altro momento decisivo nella stagione dell’Olimpia, dopo che in campionato una loro vittoria aveva decretato l’esonero di Bucchi. Oltre alla conclusione della stagione, l’eliminazione ai playoff portò anche alla chiusura della seconda esperienza milanese di Peterson.

Icona

Peterson, con la chiusura della sua seconda esperienza a Milano, finì la sua carriera da coach, che lo aveva visto allenare anche il Cile e la Virtus Bologna, entrambe esperienze vincenti. Ultimamente lo stesso coach ha scritto un libro proprio sui suoi anni bolognesi. Peterson è stato introdotto nel 2012 nella Italian Basket Hall of Fame, un giusto riconoscimento per un’autentica icona del basket.

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Pubblicato da Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Grande passione per il ciclismo e appassionato di calcio, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online.