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Nella città del Palio il 2014 verrà ricordato dagli sportivi come un anno drammatico. A giugno la scomparsa della Mens Sana basket, vincitrice di scudetti, di cui l’ultimo sfiorato poche settimane prima del fallimento. Poco dopo la scomparsa del Siena calcio. Fallimenti legati anche e soprattutto alla crisi economica che ha colpito la banca della Montepaschi.
Nuovo ciclo
Nella primavera del 2013 venne a galla il grande deficit finanziario del Monte dei Paschi di Siena, tra le banche più antiche al mondo essendo stata fondata nel 1472, la notizia scosse l’Italia intera oltre che la città di Siena. Nello stesso anno il presidente della Mens Sana Basket, Ferdinando Minucci, si dimise in seguito all’inchiesta denominata “Time out” per irregolarità nel pagamento dei giocatori. La Mens Sana allenata da Luca Banchi si laureò poi a giugno campione d’Italia battendo nella finale la Virtus Roma.
Stagione amara fu invece la 2012-13 per il Siena calcio, retrocesso ufficialmente dopo una sconfitta a Napoli alla penultima giornata. Le due maggiori società sportive senesi si apprestavano ad affrontare la stagione successiva con obiettivi totalmente opposti: la Siena cestistica voleva continuare a vincere, quella calcistica puntava al ritorno in A.
La Mens Sana affidò il ruolo di allenatore a Luca Crespi, ma la situazione economica era tutto tranne che rosea, furono ceduti vari giocatori mentre Banchi passato ad allenare l’Olimpia Milano ne portò alcuni con lui a Milano. Il Siena calcio invece affidò la guida tecnica a Mario Beretta, per lui si trattò di un ritorno, avendo allenato già i bianconeri nel 2006 e nel 2008, inoltre il Siena iniziò con una penalizzazione di due punti.
Crisi fuori dal campo
Le due entità sportive iniziarono bene la loro stagione, il Siena calcio alla prima giornata vinse 5-2 contro il Crotone oltre a superare il turno in Coppa Italia battendo il Pisa, mentre la Mens Sana iniziò con la vittoria di un altro trofeo, la Supercoppa italiana, battendo Varese 81-66, con Josh Carter autore di 18 punti. Nello stesso momento al Siena calcio furono tolti altri due punti (a fine campionato ne furono otto, fondamentali per il mancato approdo ai playoff).
La Mens Sana continuò il suo campionato vincendo molte partite ma a dicembre arrivarono voci di un possibile fallimento, oltre che in possibili difficoltà a terminare la stagione. A febbraio 2014 arrivò la liquidazione della società, ma nonostante questo la squadra di Crespi continuava a lottare e vincere. Gli appassionati vedevano ormai segnato il destino del team senese.
Ad aprile Minucci fu condannato ai domiciliari, la Mens Sana vedeva il fallimento vicino ma la squadra arrivò comunque in finale scudetto perdendo contro Milano, con i tifosi che nell’ultima gara al PalaEstra intonarono commossi la Verbena, canto storico senese, sapendo che il peggio ormai era vicino.
Destini avversi
Il peggio doveva ancora arrivare per la Siena sportiva, a fine giugno la Mens Sana fu dichiarata ufficialmente fallita, una settimana dopo anche il Siena calcio comunicò la sua mancata iscrizione alla B. Per quest’ultima una fine amara poiché pochi giorni prima saltò la trattativa per la cessione societaria. Ripartite entrambe, le due massime entità sportive senesi, hanno avuto un destino simile anche dopo la loro rinascita.
Nella stagione 2014-15 il Siena calcio ripartito dalla D, conquistò la promozione sotto la guida di Massimo Morgia e capitanata da Simone Vergassola, rimasto anche dopo il fallimento. La Mens Sana ripartita dalla B conquistò la promozione in A2 battendo Agropoli, ma la Mens Sana nella primavera 2019 fu esclusa a torneo in corso dal campionato di A2. Ripartita dalla Promozione toscana, attualmente si trova in C Gold. Anche il Siena calcio ha dovuto fare i conti con un nuovo fallimento al termine della stagione 2019-20, ripartito dalla D e poi ripescato in C, categoria dove milita attualmente. La speranza degli sportivi è che Siena torni a livelli alti in sport dove ha vinto e fatto gioire i suoi tifosi.
Immagine copertina tratta da Italia.it.