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Quello del ciclista di Castellania è uno dei nomi che hanno fatto la storia del ciclismo, sessanta anni fa Coppi conquistò la sua seconda vittoria al Tour de France centrando il bis dopo la vittoria del 1949.
Riscattarsi
Coppi prima della partenza della nuova stagione aveva non solo l’obiettivo di vincere, ma anche quello di mettersi alle spalle la tragedia del fratello Serse, deceduto l’anno precedente durante il Giro del Piemonte a causa di una caduta.
Già al Giro d’Italia Coppi dimostrò di essere tornato il campione che tutta Italia ammirava, dopo la quinta tappa conquistò la maglia rosa, non lasciandola mai più e vincendo il Giro per la quarta volta in carriera. Coppi dopo la corsa rosa era concentrato sul Tour de France, ma l’Italia rischiò di non avere nessun partecipante, il motivo era dato dalle polemiche tra Fausto Coppi e Gino Bartali. Solo la mediazione dell’allenatore Alfredo Binda permise all’Italia di partecipare al Tour.
L’impresa sulle Alpi
Il Tour de France vide sin dalle prime tappe un Coppi in buona forma, secondo nella quinta tappa, la Roubaix-Namir, dietro a Bim Diederich. Il primo acuto ci fu nella cronometro a Nancy dove il ciclista di Castellania vinse nonostante due forature. All’Alpe d’Huez invece Coppi fece un’impresa delle sue, di quelle che lo hanno fatto entrare nella storia del ciclismo. Maglia gialla era Andrea Carrea, uno dei cosiddetti “Angeli di Coppi” insieme a Ettore Milano. Da buon gregario Carrea lavorò per Coppi attaccando in salita, nel mentre il campione di Castellania raggiungeva i suoi rivali, arrivando a conquistare la maglia gialla.
Arrivò il giorno di riposo per i ciclisti, il Tour aveva in programma una tappa di 182 km con ben quattro montagne tra cui Galibier e Sestriere Fu un altro trionfo storico per Fausto Coppi in una tappa che passò alla storia per lo scambio di borraccia tra il campione di Castellania e Gino Bartali, una foto che fece il giro del mondo. Coppi continuò a vincere nella tappa di Pau, conquistando così il Tour 1952 con 28 minuti di vantaggio su Stan Ockers.
Una carriera leggendaria
Quella di Fausto Coppi è stata una carriera formidabile, ancora oggi è ricordato in maniera indelebile dagli appassionati per le sue innumerevoli vittorie. La sua rivalità con Bartali attirò le attenzioni dei tifosi italiani. Enorme commozione suscitò la sua scomparsa il 2 gennaio 1960 per malaria. La vittoria al Tour de France 1952 è stata solamente una delle tante imprese nella carriera per Fausto Coppi.
Immagine copertina tratta da artphotolimited.com.