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La storia dello sport è ricco di sconfitte imprevedibili e a sorpresa, e non esente da questo è la boxe. A Tokyo si svolse nel 1990 un incontro che era nato per celebrare il campione Tyson. In una sfida dal pronostico scontato, i spettatori invece assistettero a una vittoria sorprendente dello sfidante, Douglas.
Figura chiave
L’idea dell’incontro fu di Don King, uno dei più importanti promoter nella storia della boxe, fu lui a organizzare l’incontro tra Muhammad Ali e George Foreman nel 1974 in Zaire, la famosa “Rumble in the jungle”. A Don King si deve anche l’organizzazione a Manila dell’incontro tra Ali e Joe Frazier del 1975. Essendo abituato a organizzare incontri in luoghi inesplorati dalla grande boxe, decise di portare il pugilato in un altro territorio sconosciuto, il Giappone.
Alla base di un incontro nella terra del Sol levante, quella di celebrare Mike Tyson, campione indiscusso con 37 vittorie su 37 incontri disputati, come avversario venne scelto James Buster Douglas, per gli appassionati ritenuto come una comparsa e non come un avversario degno per la celebrazione di un campione come Tyson. Come location dell’incontro venne scelto il Tokyo Drome, e la data prescelta fu quella del 11 febbraio. L’incontro doveva essere una sorta di allenamento per il campione in vista della sfida contro Evander Holyfield. A dimostrazione di come Douglas era visto come una comparsa, c’è anche la conferenza stampa pre-match, dove lo sfidante fu nettamente snobbato in favore del campione.
42-1
I numeri che danno il titolo al paragrafo non sono casuali, sono le quote alla vigilia del match, il pronostico era tutto dalla parte di Mike Tyson. Per lo sfidante Douglas inoltre, il periodo precedente alla grande sfida, fu molto difficile: si stava separando dalla moglie, e a causa di una malattia perse la madre, la quale come testimoniato dall’ex pugile, gli aveva detto che ce l’avrebbe fatta a battere Mike Tyson e a laurearsi quindi campione, poiché convinta delle grandi qualità del figlio.
Inizia l’incontro, gli spettatori sono convinti di assistere a uno “squash”, termine con cui gli americani indicano una rapida vittoria, invece a sorpresa il campione sembra stanco, Douglas risponde colpo su colpo, a questo suo scarso stato di forma Tyson ha sempre risposto affermando di aver avuto numerosi rapporti con ragazze il giorno prima poiché non aveva voglia di combattere, per Douglas invece sono solo affermazioni che Tyson ha sempre usato come scusa per non aver accettato la sconfitta.
Durante l’ottavo round avvenne un evento che avrebbe potuto cambiare la storia dell’incontro, Douglas ricevette un montante cadendo a terra e rimanendo a terra oltre il tempo previsto di 10”; rialzandosi ebbe una reazione, fino al decimo round, quando Tyson andò ko per la prima volta in carriera, e Douglas tra lo stupore generale divenne campione del mondo.
Binari opposti
Don King decise di agire per vie legali in seguito agli eventi dell’ottavo round. La disputa durò mesi durante i quali il campione fu stanco mentalmente, e alla fine la sua vittoria fu riconosciuta, ma la conquista del titolo fu di breve durata poiché a ottobre durante la prima difesa perse il titolo contro Holyfield. Più volte Douglas ha affermato come non gli importava più nulla dopo la scomparsa della madre, perdere il titolo fu quasi un sollievo, anche se il peggio doveva ancora venire per lui.
Successivamente infatti gli fu diagnosticato il diabete, si ritirò momentaneamente, rischiando anche la vita. Attualmente allena giovani promesse del pugilato, e quella vittoria contro Tyson fu l’apice della sua carriera. Tyson invece continuò la sua carriera, e ancora oggi partecipa a incontri: nel 2021 potrebbe organizzare un tour mondiale, quel che è certo è che l’11 febbraio del 1990 si è scritta una pagina di storia della boxe.
Immagine copertina presa da rivistacontrasti.it