Atene: un viaggio storico e un derby europeo

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“Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso”, e così prendiamo in parola il greco Socrate e volgiamo lo sguardo tutto verso Atene, capitale delle Grecia e culla della civiltà europea. Nel frattempo l’Eurolega torna e le emozioni pure. La competizione europea ci regala Panathinaikos vs Olympiacos, una sfida tutta ellenica che andrà in scena il 9 novembre, all’Olympic Athletic Center di Atene.

Un tuffo nel passato, tra meravigliose rovine del presente

Promotrice dell’arte, della filosofia e della democrazia: tutto questo è Atene. Chi la visita non può di certo sottrarsi al suo “peso storico”, ma neanche alla sua bella atmosfera e alla buonissima cucina. Iniziamo con l’attrazione principale, l’Acropoli. Questo grande sito archeologico era a tutti gli effetti la città alta ed aveva due precise funzioni: difendersi da possibili attacchi e praticare il proprio culto. In questo luogo si trovano antichi teatri e templi, e una volta che si raggiunge la cima ci sono due strutture impressionanti. La prima è il Partenone, un antico tempio dedicato alla dea Atena, considerata al tempo la loro protettrice. La seconda è l’Eretteo, altro tempio dedicato sempre ad Atena e anche a Poseidone. Qui ci imbattiamo nel portichetto delle cariatidi, una scultura che raffigura sei donne utilizzate come colonne.

I siti archeologici non finiscono qua chiaramente. Un’altra importante struttura è l’Arco di Adriano, che si trova proprio tra l’Acropoli e il tempio di Zeus. Non si conosce la persona che lo costruì, ma si pensa che fu creato per celebrare l’arrivo dell’imperatore romano Adriano. Da lì possiamo incamminarci fino ad arrivare al sopracitato tempio di Zeus. La costruzione di questo tempio cominciò nel sesto secolo avanti Cristo e fu terminato solamente dopo 638 anni, sotto il regno di Adriano. Fu il periodo di maggiore splendore per l’era ellenistica e romana in Grecia. Dopo avere visitato le rovine greche è tempo di spostarci al Giardino Nazionale di Atene, un parco pubblico nel centro della città. Questo giardino è molto vicino alla Piazza di Sintagma, dove è solito trovare gente che si gusta qualche picnic o passeggiata.

Atene un po’ come la vita, te la gusti arrivando in cima

A questo punto la fame potrebbe prendere il sopravvento e il Museo di Acropoli potrebbe essere la scelta giusta. Vi starete chiedendo il perché, ma all’interno di questo museo, precisamente al secondo piano, si trova un delizioso ristorante. La scelta è ampia, ma si consiglia di prendere le specialità greche come le insalate, la moussaka, yogurt greco con miele e dolci di vaniglia. Finalmente a pancia piena ci possiamo introdurre al museo archeologico. All’interno troviamo sculture, rilievi e ceramiche proventi dagli scavi dell’Acropoli.

In zona centralissima, precisamente a Monastiraki, è doveroso recarsi al mercato delle pulci, il miglior mercato di Atene. Qui c’è la possibilità di comprare ogni sorta di merce, dalle cose nuove a quelle usate: graziosi vasi, libri, strumenti musicali, elettrodomestici, vestiti usati, ecc. Grazie ai numerosi stand e bar si può usufruire di un piccolo pit stop, assaggiando la famosa pita slouvaki o un forte caffè greco. Per finire la giornata nel migliore dei modi e godersi un ottimo tramonto, il Monte Licabetto è una scelta ottima. Questo monte sta a 300 metri sopra il livello del mare ed è un bel posto per contemplare tutta Atene. Per gli appassionati di basket gli occhi andranno tutti verso lo stadio “OAKA”, in fondo il 9 novembre non è poi così lontano.

Panathinaikos Atene – Olympiacos Pireo

Si accendono i riflettori all’OAKA. In quel di Atene va di scena, il prossimo venerdì alle ore 20, quella che possiamo considerare come probabilmente la partita più affascinante dell’intera Eurolega. Quella che ogni giocatore di basket vorrebbe giocare e quella che ogni appassionato della palla a spicchi vorrebbe vedere e gustarsi fino al suono della sirena. Panathinaikos contro Olympiacos: due mondi vicini ma allo stesso tempo alquanto distanti. Due squadre che negli ultimi anni, oltre a dominare in Grecia, hanno vinto molto anche in Europa, essendo sempre tra le protagoniste indiscusse. I palmares delle due squadre sono ricchissimi e recitano chiaro. Il Panathinaikos ha vinto 36 Campionati greci, 18 Coppe di Grecia, 6 Euroleghe e 1 Coppa Intercontinentale. L’Olympiacos dal lato suo ha vinto 12 Campionati greci, 9 Coppe di Grecia, 3 Euroleghe e 1 Coppa Intercontinentale.

Il derby tra Panathinaikos e Olympiacos è la perfetta proiezione sul campo da gioco della teoria di Karl Marx sulla lotta di classe. Da una parte la squadra dell’alta società ateniese, dall’altra quella dei portuali del Pireo. Col tempo le differenze sociali si sono assottigliate e l’appartenenza ai rispettivi schieramenti è diventata un fenomeno trasversale, ma l’inimicizia tra biancoverdi e biancorossi continua a essere la madre di tutte le battaglie e rimane incandescente. Con una capienza che va vicino alle 20 mila unità, il fuoco dell’OAKA è pronto ad accendersi per una sfida che non risparmierà sicuramente colpi di scena.

Analisi del match

Le due squadre di Atene arrivano alla partita con lo stesso score: 3 vittorie e 2 sconfitte. Anche le statistiche sui punti sono pressoché simili. Di media entrambe le squadre subiscono 78.8 punti, mentre in attacco i biancoverdi sono più prolifici con una media di 83.6 punti segnati contro gli 80 dell’Olympiacos. I padroni di casa arrivano a questa importante sfida dopo aver battuto fuori casa il Buducnost in una partita comunque sofferta, forse più del dovuto. I biancorossi invece sono reduci dalla sconfitta di Mosca contro il CSKA, al termine di una partita tiratissima e decisa solo nel finale.

Interessante sarà scoprire chi la spunterà in cabina di regia, nel duello più intrigante di questa partita, tra Calathes e Spanoulis. Il Panathinaikos potrebbe approfittare del maggiore atletismo in squadra grazie ai vari Langford, Thomas e Antetokounmpo. Sotto le plance invece Gist e Lasme dovranno essere bravi a fermare la coppia Printezis-Milutinov che tanto sta facendo bene in queste prime gare. Affascinante sarà anche la sfida che vede contrapposti i due coach: da una parte Xavi Pascual e dall’altra David Blatt. Due allenatori che non hanno bisogno di presentazioni. Probabilmente chi sarà il più bravo a gestire i momenti delicati del match, uscirà vincitore dalla partita di venerdì sera.

Precedenti e curiosità

Il derby di Atene è andato in scena per 13 volte nel palcoscenico europeo, sempre nella massima competizione, ovvero l’Eurolega. I precedenti sorridono all’Olympiacos che è in vantaggio negli scontri diretti per 9 a 4. L’anno scorso, nelle sfide tra le due squadre in regular season, i risultati hanno dato sempre ragione alla squadra ospite: all’andata il Panathinaikos vincente al Pireo e al ritorno l’Olympiacos vincente all’OAKA.

Per quanto concerne gli ex, nelle file dei biancoverdi ci sono ben 4 giocatori che hanno vestito la casacca avversaria: Papaggiannis, Vougioukas, Papapetrou e Lojeski. Mentre però i primi due hanno avuto solamente delle piccole parentesi nell’altra squadra di Atene, Papapetrou e Lojeski sono stati dei punti cardine della squadra del Pireo per più anni. Il grande ex di turno però è Vasilis Spanoulis. Il 36enne play greco ha militato per 4 stagioni nel Panathinaikos (2005-06 e 2007-10), vincendo 4 Campionati greci, 3 Coppe di Grecia e 1 Eurolega nel 2009.

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Pubblicato da Alessandro Presciuttini

Alessandro Presciuttini, romano, classe 1993. Giocatore di calcio a livello semi-professionistico fino alla stagione 2012-2013. L'anno dopo intraprende gli studi e si laurea nel 2017 in Scienze della Comunicazione. Nel mezzo fa anche un'esperienza Erasmus in Spagna, precisamente a Màlaga, all'università UMA, indirizzo giornalismo. Attualmente vive in Norvegia. Ha voglia di raccontare il calcio, avendolo vissuto per un periodo molto lungo e da vicino.