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Gianluigi Buffon al Psg. All’età di 40 anni, dopo un passato glorioso alla Juventus, l’estremo difensore ha deciso di cambiare aria e paese. Obiettivo? Continuare a sorprendere e dimostrare di essere ancora un grande numero uno.
Bienvenu à Paris
Ora lo vediamo con la stessa voglia di sempre, ma con una maglia diversa. Il Paris Saint Germain lo ha voluto fortemente, acquistandolo a parametro zero. Una qualità che forse latita ancora nei portieri Areola e Trapp, quest’ultimo mandato in prestito all’Eintracht Francoforte.
Parigi ai piedi di Buffon
Dopo essersi goduta il suo primo Buffon, Conte e scienziato del periodo illuministico, la Francia si appresta a gustare le gesta del portierone italiano. La soddisfazione è tutta del patron del club parigino Nasser Al-Khelaifi, che nel giorno della sua presentazione spendeva queste parole per Gigi: “Siamo tutti enormemente orgogliosi di dare il benvenuto a Gianluigi Buffon nella famiglia PSG. La sua immensa carriera, insieme alla sua ambiziosa ed elegante personalità, fa di lui uno dei giocatori più ammirati e rispettati nel mondo del calcio”.
“All’età di 40 anni, la sua passione per il calcio è intatta e Gigi ha trovato il nostro progetto ideale per raggiungere obiettivi altissimi trasmettendo la sua esperienza non solo agli altri portieri della squadra, ma a tutti i nostri giocatori. I nostri tifosi accoglieranno Buffon con tutta la passione e l’affetto che si merita. Il suo arrivo conferma di nuovo il proprio desiderio di arrivare ancora più in alto, un’ambizione che vogliamo accompagnare con una determinazione sempre forte.” Parole al miele che però fanno da contrasto alle prime parole dell’allenatore Tuchel, il quale esprime fin da subito la volontà di non regalare la titolarità a se non attraverso il duro lavoro.
Ambientamento, primo trofeo e guizzi decisivi
Arrivati a settembre, le scelte sembrano chiare. Dopo un pre-campionato così così, date le importanti assenze dei top-player post-mondiale, la scelta in porta ricade su Buffon e l’inizio è subito scoppiettante. Il PSG recita la parte del leone e si aggiudica la Supercoppa di Francia, vincendo 4 a 0 contro il Monaco.
Il primo trofeo per Gigi in terra straniera arriva proprio all’esordio e fa da cornice all’egemonia parigina, al sesto successo consecutivo. Da lì arrivano altre due presenze nella Ligue 1 e due vittorie per 3 a 0 contro il Caen e 3 a 1 contro il Guingamp, squadra che ha in rosa Marcus Thuram (classe 1997), figlio di Lilian ex compagno di Buffon nel Parma e nella Juventus. Lo stesso Marcus ha la fortuna poi di assistere in quella partita ad un salvataggio mostruoso da parte di Gigi. Ancora due vittorie contro Angers e Nimes, ma questa volta i guanti li mette Areola. Il portiere di origine filippina comincia a mettere minuti nei guantoni in vista delle prossime gare di Champions League, competizione che vede squalificato Buffon per le prossime 3 partite.
Tra staffette e sogni
Il quadro è ormai chiaro: Buffon sarà il titolare e Areola subentrerà nei momenti dove il Gigione Nazionale avrà bisogno di rifiatare. Una scelta saggia che porta esperienza nella retroguardia della squadra di Tuchel, soprattutto in Champions, una volta scontata la squalifica. In più permetterà ad Areola di crescere accanto ad uno dei portieri più forti della storia del calcio, senza avere grandi pressioni.
Che non sia un dorato prepensionamento, come afferma il giornale francese “Libèration”, lo vedremo presto. L’inizio ha già fatto intravedere la voglia di vincere e regalare altre emozioni ai tifosi del calcio. Il dolce sogno Champions è sicuramente una grande motivazione che lo spingerà a dare ancora molto. Nonostante la sua età, è l’unico titolo che gli manca per completare una carriera già da sogno. A maggio scopriremo se lo avrà esaudito. Nel frattempo l’obiettivo è stupire, sempre di più.