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Domenica scorsa in casa contro Pesaro è arrivata la quarta sconfitta di fila in campionato. Una sconfitta netta (69-84) che lascia poco ai commenti tecnico-tattici, ma che proietta Roma in un bunker senza via di uscita, o quasi…
Sconfitta netta sotto tutti i versanti
Il tempo in casa Virtus Roma è alquanto nuvoloso e le cattive notizie arrivano veloci come dei fulmini. L’ultima in ordine di tempo è stata la sconfitta netta in casa contro Pesaro, ovvero una diretta concorrente alla salvezza. La squadra marchigiana, allenata dall’ex Repesa, ha condotto fin dalla palla a due il match, portando a casa una partita importante senza troppe difficoltà. L’unico momento dove Roma ha provato a rientrare, è stato verso metà dell’ultimo quarto, dove grazie ad un ottimo Beane, la squadra capitolina era tornata sotto le 5 lunghezze di svantaggio.
Brutta prestazione degli altri americani, soprattutto Hunt che ha chiuso con 6 punti e 0 rimbalzi in 30 minuti di impiego. Naturalmente prendersela con i giocatori in un momento così delicato e di incertezze anche per loro è complicato, però senza dubbio quello che si chiede è il massimo dell’impegno e della professionalità che, per degli atleti di questo calibro, pare il minimo. E’ anche vero che questi elementi devono esserci in primis da parte della società. A farsi sentire fuori dal campo, ovvero nei social, è stato Chris Evans, che come sappiamo ha finito la stagione anticipatamente a causa della rottura del tendine d’Achille. L’ala americana ha voluto difendere i propri compagni di squadra dagli “attacchi” dei tifosi nei loro confronti, dimostrando nel bene o nel male di “metterci la faccia”, e che forse è venuto a mancare il vero leader tecnico ed emotivo della squadra sia in campo che fuori.
Sicuramente una brutta prestazione della Virtus, la quarta di fila, che è andata di scena davanti ad una sessantina di tifosi presenti al palazzo, e che si possono definire quasi “eroici” per aver speso 50 euro in questo momento che ci limitiamo a definire critico per tutti, in primis per la Virtus stessa. Prima e per ora unica partita con il pubblico al PalaEur, considerando il nuovo decreto che porterà nuovamente ad una chiusura dei palazzetti di tutta Italia, almeno fino al prossimo 24 novembre. Per di più nei prossimi giorni si discuterà anche di una possibile sospensione del campionato, come paventato dall’ad della Virtus Bologna, Luca Baraldi. Per ora si dovrebbe andare avanti così, senza pubblico. La cosa certa è che il basket, come tutto lo sport, ha bisogno di un aiuto se si vuole continuare e finire la stagione, nella speranza che si riesca a trovare una soluzione che concili la salute e l’economia.
C’è una luce in fondo al tunnel?
Partita contro Pesaro che è stata solo la cima di un iceberg, di un insieme di problemi che non lascia dormire tranquilli i tifosi della Virtus. Forse però si intravede una luce. In parterre, proprio nel match contro la squadra di Repesa, era presente accanto a Toti una nutrita delegazione di cittadini americani, pronti chissà a rilevare la squadra capitolina. Lo stesso Toti a fine partita ha detto: “Oggi c’è più di un sottile filo di speranza per il futuro“. Speranza che tutti i tifosi e gli appassionati della Virtus Roma stanno perdendo o hanno purtroppo già perso. L’appello che si può fare in questi casi è semplicemente quello di sbrigarsi ad adempiere tutti i passaggi del caso, perché di tempo ormai non ce ne è più.
Secondo il Corriere dello Sport odierno però la cessione della società entra nel vivo, anche se dalle parti in causa non trapela nulla in più del silenzio. Si starebbero verificando conti e bilanci, con in sottofondo le incertezze legate al Covid. Usando sempre il condizionale, filtrerebbe più che un moderato ottimismo per la chiusura definitiva dell’operazione. Nel caso questa andasse in porto, come chi ha a cuore le sorti della compagine capitolina spera, la famiglia Toti rimarrebbe con una partecipazione nella società, attraverso il figlio di Claudio, ovvero Alessandro, che farebbe parte del nuovo Cda. Altra notizia che fa pensare ad una buona conclusione della vicenda, è che Toti ha pagato il primo stipendio ai giocatori e che quest’ultimi abbiano avuto finalmente il via libera agli appartamenti che li ospiteranno fino alla conclusione della stagione.
Autore immagine copertina: Gennaro Masi, Ciamillo-Castoria