Pallanuoto, mentre qualcuno torna in acqua, infiamma il mercato

Tempo di lettura: 5 min

Nel pieno della fase due, la pallanuoto italiana torna in acqua. Da qualche giorno, infatti, alcune squadre hanno ricominciato gli allenamenti. Soprattutto le giovanili, i cui campionati non sono stati ancora annullati dalla FIN, sono pronte a tuffarsi di nuovo in piscina per delle sedute individuali. Molte le restrizioni, ancor più le difficoltà economiche di quasi tutte le società. Ma la passione non si ferma, mai. Così come il mercato: già tanti i movimenti in A1, ma anche in A2, con l’Anzio Waterpolis a fare la voce grossa.

Ripartire: un obbligo e una necessità

Dopo quasi tre mesi di totale inattività, dal 25 maggio hanno riaperto i battenti piscine, palestre e centri sportivi. Tra i più colpiti a livello economico, quello dello sport è un settore fondamentale, che aiuta il benessere psicofisico delle persone e migliora la salute di chi lo pratica. Se a questo, poi, aggiungiamo anche tutti i lavoratori che esso coinvolge, capiamo bene che riaprire gli impianti sia stata una necessità. Farlo nella massima sicurezza di tutti, invece, un obbligo da rispettare.

In questo momento di straordinaria emergenza, lo Stato italiano ha per la prima volta inquadrato come veri lavoratori tutti coloro che vivono grazie ai centri sportivi. Istruttori, bagnini, allenatori e giocatori sono stati trattati come liberi professionisti. Con la speranza che la revisione dei contratti di collaborazione sportiva in veri e propri contratti di lavoro sia una delle eredità lasciate dal coronavirus. Aprire gli occhi e guardare il problema è la prima mossa per provare a risolverlo.

FIN, è ora di cambiare

Un’altra eredità positiva di questo maledetto covid-19 potrebbe essere nelle modifiche di alcune norme da parte della FIN. La situazione di crisi economica generale in cui versa l’Italia intera si riflette perfettamente nella pallanuoto. Un mondo che già prima del coronavirus di certo non navigava nell’oro. Molteplici le società che rischiano di non potersi iscrivere al campionato, o che lo faranno a costo zero. E quindi con squadre acerbe e non competitive.

A rimetterci, come sempre, sarebbe la pallanuoto. Lo spettacolo da offrire potrebbe essere ancora minore – e peggiore – per un fuggi fuggi degli sponsor, al quale di sicuro già assisteremo. Per questo, dalla FIN sembrano ascoltare la voce di quasi tutto il panorama pallanuotistico italiano. Non più retrocessione in serie D in caso di rinuncia all’iscrizione del campionato, bensì uno scambio di titoli con una squadra di categoria inferiore.

Il cambio del regolamento andrebbe incontro a tutte quelle squadre che, non potendo fare l’A1, potrebbero decidere di fare l’A2 e viceversa. Una volontà che la C.C. Napoli sembra aver già espresso, ma che potrebbe riguardare almeno altre due squadre della massima serie. L’altro cambiamento che sembra opportuno, se non obbligato, è il blocco delle categorie giovanili. Creando le under con gli anni pari (U12, U14, U16 e U18), i ragazzi non perderebbero un anno fondamentale per la loro crescita.

Capitolo mercato: un’estate di fermento

La prematura fine dei campionati ha dato subito il via al mercato estivo. La Pro Recco in panchina ha scelto Gabi Hernandez per rimpiazzare il partente Rudic. Insieme allo spagnolo, i nuovi arrivi sono Nicholas Presciutti, Younger e Negri. Grandi movimenti in uscita: hanno già salutato Filipovic, Fondelli e Massaro (entrambi direzione Savona), Buslje, Kayes, Renzuto e Di Somma, neo acquisto del Brescia. Il club allenato da Sandro Bovo, inoltre, ha acquistato Nicolò Gitto, Lazic, il fuoriclasse Vlachopoulos e Dolce dalla BMP Sport Management.

Al momento, proprio i Mastini di Busto Arsizio la squadra più indebolita rispetto a quest’anno. Oltre a Dolce, hanno salutato capitan Cristiano Mirarchi (ufficiale all’Ortigia), Valentino, Lanzoni (direzione Quinto insieme a Brambilla) e Bruni, anche lui a Savona. L’ex coach Gu Baldineti, invece, ha sposato il progetto ambizioso del Telimar Palermo, portando con sé Damonte, Nicosia e Lo Dico. Altro acquisto del club di patron Giliberti è Marziali, arrivato dal Posillipo.

Ferme le due romane Lazio Nuoto e Roma Nuoto, così come la Florentia, che ha salutato anche l’allenatore Roberto Tofani. La C.C. Napoli ha perso Esposito (R.N. Salerno) e il portiere Vassallo, grandissimo acquisto di una scatenata Anzio Waterpolis. Il club di Damiani ha strappato anche Gandini proprio al Salerno e il mancino Tabbiani dal Quinto: tre acquisti da A1, che si aggiungono alle conferme importanti di Lapenna e Goreta. Più indietro tutte le altre romane di A2. Ma siamo solo all’inizio: ci aspetta un’estate caldissima per la pallanuoto italiana.

Condividi:

Pubblicato da Andrea Esposito

Nato a Roma il 6 marzo 1994, si interessa di sport da quando è bambino. Dopo il diploma di liceo scientifico, nel luglio del 2017 consegue la laurea con 110 e lode alla facoltà di Scienze della Comunicazione a Roma Tre. Nel novembre del 2019, invece, consegue la specialistica in Informazione, Editoria e Giornalismo, sempre presso l'ateneo di Roma Tre e sempre con la votazione di 110 e lode. Il percorso di studi non ha intralciato la sua carriera agonistica: gioca a pallanuoto dal 2004 e, dopo aver militato nelle nazionali giovanili e nei maggiori campionati italiani, è oggi giocatore semiprofessionista e addetto stampa ufficiale della R.N. Frosinone e allenatore delle giovanili.