Pantani, l’ultimo Giro del Pirata

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Pantani nel 2003 corse al Giro d’Italia, nessuno si aspettava che quello sarebbe stato il passo d’addio del ciclista romagnolo, che perse la vita nel febbraio 2004. Andiamo a scoprire l’ultima grande corsa disputata da Pantani.

Tentativo di Riscatto

La vigilia del Giro 2003 era nata con una grande incognita, cosa avrebbe fatto Pantani? Sarebbe tornato il “Pirata” che aveva fatto innamorare l’Italia intera? D’altronde il romagnolo dopo i fatti di Madonna di Campiglio nel 1999, quando fu escluso al Giro d’Italia, non si era mai del tutto ripreso, anche se c’era stato un acuto con le vittorie durante le tappe del Tour de France del 2000, caratterizzato da una polemica con Lance Armstrong. Gli anni successivi furono deludenti, ma gli appassionati sognavano un suo degno ritorno.

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Il romagnolo cercava anche di riprendersi moralmente, capitano della Mercatone Uno, alla partenza del Giro da Lecce. Gli occhi erano tutti per il romagnolo che sembrò sin dalle prime tappe fuori condizione, ma Pantani non voleva darla vinta ai detrattori e diede ancora una volta dimostrazione della sua classe nella dodicesima tappa, quando l’arrivo fu in un punto che in seguito avrebbe fatto la storia recente del Giro d’Italia, il Monte Zoncolan.

Il Pirata colpisce ancora

La dodicesima tappa con partenza da San Donà di Piave e arrivo sul Monte Zoncolan fu l’ultimo acuto del ciclista romagnolo, la salita finale iniziava dal versante di Sutrio. La maglia rosa era sulle spalle di Gilberto Simoni con un vantaggio di soli due secondi su Stefano Garzelli, di cui Pantani fu ottimo gregario al Giro d’Italia nel 2000 contribuendo alla sua vittoria finale. Nel finale di tappa proprio la maglia rosa scattò, nel gruppo degli inseguitori c’era anche Pantani che non mollava fornendo una grande prestazione degna degli anni d’oro. Garzelli e Francesco Casagrande cedettero, ma il “Pirata” no e a lungo sembrò essere l’unico a rimanere dietro Simoni, cercando più volte di superarlo. Nel finale calò ma il quinto posto ottenuto fece ben sperare gli appassionati, mentre il vincitore di tappa fu Simoni, che otto giorni dopo fu protagonista insieme a Pantani in una tappa al centro di polemiche ancora oggi.

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Durante la diciannovesima tappa, la Canelli-Cascata del Toce, a quatto km dalla conclusione Pantani fece uno scatto dei suoi, gli unici a andargli dietro furono Dario Frigo e Simoni, il comportamento di quest’ultimo non andò giù agli appassionati. La maglia rosa andò all’inseguimento di Pantani, vincendo la tappa, per molti una mancanza di rispetto. Sulla vicenda, Simoni ci tornò nel 2021 dichiarando: Molti girano attorno a questa storia e pochi riescono a raccontare la realtà dei fatti: io non ho fatto molto per ri­prendere Pantani. Il potenziale vincitore alla Ca­scata del Toce doveva essere Dario Frigo per quanto aveva mostrato il giorno prima. Infatti Frigo alla Ca­scata è arrivato secondo. Perso­nal­mente lo dissi già alla vigilia di quella tappa che non avrei fatto regali. Lo stesso Pantani nei periodi migliori non ha mai regalato niente. Alla Cascata del Toce, Marco è arrivato oltre la sesta po­sizione; se fosse giunto secondo potevano anche accusarmi. Al massimo ho privato Frigo della vittoria, non certo Pan­tani

Il progetto fallito

Pantani concluse il Giro d’italia al quattordicesimo posto, aveva comunque dimostrato di essere tornato grintoso e gli scatti che aveva fatto durante la corsa rosa fecero ben sperare, era come rinato. Il romagnolo aveva in programma di partecipare al Tour de France, ma la Mercatone Uno era stata esclusa e quindi si mise in contatto con altre squadre per cercare di far partecipare Pantani, ma l’accordo non fu mai trovato e il romagnolo saltò la Gran Boucle. Nessuno si sarebbe mai immaginato che quel Giro sarebbe stata l’ultima corsa per Pantani, prima della sua prematura scomparsa il 14 febbraio 2004, in circostanze ancora oggi da chiarire.

Immagine copertina tratta da tuttobiciweb.it.

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Pubblicato da Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Grande passione per il ciclismo e appassionato di calcio, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online.