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Nella capitale da sempre regnano due squadre, quella biancoceleste e quella giallorossa. Ci sono altre realtà però che hanno provato a farsi strada non andando oltre alla serie C. Il caso più famoso è quello della Lodigiani, per molti la terza squadra di Roma, che ha sfiorato anche la B. Oltre a lei altre società hanno provato a farsi strada in C, andiamo a scoprire quali.
Una rapida scalata
Compagine che disputò la C fu l’Almas Roma negli anni ’40 e ’80. Nella capitale ci fu una squadra che seppe farsi strada tra gli anni ’70 e ’80 in poco tempo, il Banco di Roma. Tale squadra aveva nell’omonima banca il principale finanziatore: il primo tassello ci fu nel 1970 quando fu iscritta in Prima Categoria, con presidente Biagio Del Vecchio ed allenatore Otello Leonori. Il primo anno terminò all’ottavo posto, ma già in quello successivo arrivò la vittoria del campionato e il salto in Promozione.
Seguirono campionati senza particolari sussulti (nel 1972 il Banco di Roma entrò anche nel basket), ma nel 1975 la squadra di calcio fu protagonista lottando per il vertice e terminando al secondo posto con 39 punti, uno in meno della Fortitudo Campidoglio che vinse guadagnando la promozione in D. Il colpo di scena arrivò l’estate, quando la squadra rinunciò e a essere ripescato fu proprio il Banco Roma che vinse anche la Coppa Dilettanti battendo i toscani della Larcianese.

Grazie al successo in Coppa la squadra affrontò gli inglesi del Staines Town per la Coppa Ottorino Barassi, trofeo che vedeva contrapposte la vincitrice della Coppa Italia Dilettanti e la vincitrice della Fa Amateur Cup o della Seconda Divisione dell’’Isthmian League, e che venne disputato fino al 1976. Il Banco Roma fu sconfitto, mentre in D la squadra disputò campionati di vertice. Nel 1978, in seguito alla nascita della C2, fu ripescata nella neonata categoria. I campionati in C videro la squadra sempre disputare campionati tranquilli riuscendo a ottenere la salvezza senza problemi. Tra i talenti lanciati Angelo Crialesi e Antonio Tempestilli, ma nel 1983 a sorpresa il Banco di Roma decise di ritirarsi dal calcio, spostando tutti i suoi interessi sul basket, in quello che fu il periodo più vincente nella storia della Virtus Roma.
Un quartiere in luce
Nel quadrante Nord-Ovest della capitale c’è una squadra che a inizio anni ’80 fece una breve esperienza in C, il Casalotti, società dell’omonimo quartiere. Nata negli anni ’60, dopo aver disputato sempre campionati regionali, nel 1977 fu promossa in D sotto la guida del tecnico Bruno Marazzi, categoria che mantenne per un punto nel campionato successivo. Nello stesso periodo cambiò la sede del club, ma fu nella stagione 1979-80 che il Casalotti scrisse la storia.

Trascinato dalle reti di Franco Vento e allenata da Enzo Benedetti, con il secondo posto ottenuto dietro il Sant’Elena Quartu ottenne una storica promozione in C2. In quella storica annata faceva parte della rosa anche un giovane promettente, Cristiano Bergodi, in A con Lazio e Pescara. L’avventura in C durò solo una stagione, la squadra ebbe un brutto impatto con la nuova categoria, portando all’esonero del tecnico Benedetti, in favore di Roberto Melchiorri. Arrivarono vittorie come quellla ottenuta contro il Siena il 31 maggio 1981 per 2 a 1 con rete al 89’ di Palermo. All’ultima giornata però il Casalotti, perdendo contro il Montecatini, retrocesse in D. Negli anni successivi dal vivaio uscirono Daniele Portanova e Maurizio Domizzi, mentre oggi la società è attiva a livello giovanile e nel calcio a 5.
La fine della Lodigiani
Una data spartiacque nel calcio romano è il 2005. In estate la Lodigiani cambiò denominazione in Cisco Roma, proprietaria la famiglia Tulli, imprenditori che nell’estate precedente provarono ad acquistare la Lazio, prima che venisse salvata dall’intervento di Claudio Lotito. La squadra militava in C2, il colpo di mercato arrivò nel 2006 con l’acquisto di Paolo Di Canio, nonostante ciò la squadra non raggiunse la C1, venendo eliminata ai playoff. Il salto arrivò nel 2010, la squadra cambiò di nuovo nome, diventando Atletico Roma. Arrivarono giocatori come Roberto Baronio e Mauro Esposito, l’obiettivo era andare in B e l’intento della società era quello di coinvolgere le tifoserie di Roma e Lazio, per questo tra i colori sociali spuntarono anche quelli delle due società. La cadetteria sfumò nella finale playoff contro la Juve Stabia, mentre in seguito arrivò l’esclusione e il fallimento. Per molti appassionati la Lodigiani è l’unica terza squadra di Roma.

Nel prossimo campionato di C, Roma potrebbe avere una nuova squadra, il Trastevere è attualmente capolista nel suo girone in D, ma nulla toglierà alla Lodigiani la sua storia e il posto che ha nel cuore dei tifosi. Attualmente la squadra milita in Eccellenza e la speranza di molti è che possa tornare nella categoria in cui ha militato per anni, ovvero la C.
Immagine copertina presa dal portale il nobilecalcio.it
