Valentino Rossi e il suo primo titolo nella classe regina

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Valentino Rossi ha segnato il motociclismo dagli anni ’90 in poi vincendo in tutte le categorie. Ancora oggi il suo nome è tra quelli più noti in Motogp, categoria dove venti anni fa, al secondo anno nella classe regina, Rossi conquistò il suo primo titolo mondiale. Questa è la storia del suo primo storico trionfo nella categoria che per un ultimo anno si chiamava classe 500, portando l’attuale denominazione a partire dalla stagione 2002.

Partenza sprint

La stagione del motomondiale iniziò a Suzuka in Giappone; a partire in pole fu Loris Capirossi, mentre Valentino Rossi iniziò dalla settima posizione. In partenza bruciò tutti Max Biaggi, campione per 4 anni consecutivi in 250 (l’attuale Moto2), il quale superò Capirossi al primo posto. Ma si sa, tra i due litiganti, il terzo gode. Infatti il pilota di Tavullia iniziò a risalire posizioni su posizioni, la gara continuò tra tante emozioni, ma a quindici giri dalla conclusione si verificò un evento che diede il via a una delle rivalità più accese degli inizi 2000, protagonisti proprio Max Biaggi e Valentino Rossi.

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Il pilota romano stava per essere superato dal pilota marchigiano, e per evitare questo Rossi fu colpito da una spallata e mandato fuori pista. Rientrato senza problemi, “Il dottore” sorpassò Biaggi, dedicandogli un poco elegante dito medio. Da quel momento in poi gli appassionati si divisero per decidere chi tifare tra i due. Per Rossi, Max Biaggi è stato uno dei rivali più importanti della sua carriera. A vincere quella gara inaugurale fu il pilota di Tavullia.

Mondiale tricolore

Ben presto la lotta per il titolo divenne una questione tutta italiana, visto anche il netto dominio nelle vittorie: su 16 gare, Valentino Rossi e Max Biaggi ne vinsero ben 14, lasciando le due restanti ad Alex Barros, che vinse al Mugello, e Sete Gibernau, vincitore nel gp di Valencia. La lotta per il titolo vide protagonisti i due piloti italiani, non senza polemiche, come fu per esempio la vigilia della gara a Brno.

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Rossi fu polemico con la Honda, poiché lo aveva mandato a Suzuka in Giappone per disputare la 8 ore. Per questo motivo non gli fu permesso di provare nei giorni precedenti la pista in Repubblica Ceca, cosa che invece poté regolarmente fare Biaggi, facendo arrabbiare il rivale per il titolo che dichiarò come il romano era già favorito e che la Honda poteva evitare di mandarlo in Giappone, poiché si doveva concentrare esclusivamente sul mondiale 500.

Fu una gara, non solo sportiva, ma anche psicologica. Biaggi iniziò in pole, Rossi in seconda posizione. Quest’ultimo cercando uno spazio utile per il sorpasso al rivale che non mollava la sua posizione; per il romano la vittoria sembrava cosa fatta, fino a che non perse la  ruota anteriore cadendo fuori pista, fortunatamente senza conseguenze. In seguito la Yamaha trovò dei difetti in fase di progettazione, motivo per cui Biaggi cadde in Repubblica Ceca, e a vincere fu Valentino Rossi, che portò a ventinove punti il vantaggio sul romano (pista dove vinse la prima corsa in un motomondiale nel 1996 quando correva in 125).

Leader incontrastato

Gli appassionati sono concordi nel definire la gara di Brno come quella decisiva per le sorti del motomondiale 2001, poiché dopo quella gara Rossi vinse anche la gara successiva in Portogallo mentre Biaggi andò in crisi non salendo più sul podio nelle gare successive, e tornandoci poi nelle gare in Australia e in Brasile, quando ormai la questione titolo era chiusa, ritirandosi anche in due occasioni. La gara in Australia fu invece il trionfo di Valentino Rossi.

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“Il dottore” infatti tagliò per primo la linea del traguardo conquistando non solo la vittoria ma, con due gare ancora da disputare, ebbe la certezza matematica di aver conquistato il titolo mondiale, riportando l’Italia a un trionfo che mancava dal 1982, quando vinse Franco Uncini. Per lui quello fu il primo di una serie consecutiva di titoli mondiali che durò fino al 2005. Ancora oggi Valentino Rossi rappresenta uno dei nomi più importanti nel mondo del motociclismo, con il sogno del decimo titolo mondiale nel cassetto.

 

Immagine copertina tratta da sky.it

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Pubblicato da Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Grande passione per il ciclismo e appassionato di calcio, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online.