Eurolega 2022/23 – Team Focus: Fenerbahçe Beko Istanbul

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Dopo aver analizzato il Monaco ci trasferiamo a Istanbul per osservare più da vicino il Fenerbahçe. 4 vittorie nei primi 4 match disputati in Eurolega. I gialloneri del nuovo coach Itoudis vogliono subito mettersi alle spalle la deludente stagione passata, tornando ai playoff. Partito il nucleo storico della squadra Vesely – De Colo, dal mercato sono arrivati giocatori in cerca di riscatto come Wilbekin e scommesse interessanti come Motley. La ciliegina sulla torta è stato l’ingaggio in extremis di Calathes. Insomma, una squadra che promette tanto spettacolo per i tifosi. Vedremo se riuscirà ad essere abbastanza “camaleontica” da interrompere il dominio dei rivali dell’Efes.

Up: Squadra ben bilanciata e varia

Il Fenerbahçe di quest’anno è una squadra ben bilanciata. Nello spot di 1 e 2 spiccano su tutti tre profili, quelli di Calathes, Wilbekin ed Edwards. La guardia greca è il classico costruttore di gioco che garantisce ad Itoudis una regia più ordinata e convenzionale. Wilbekin ed Edwards invece vengono impiegati più da guardie con l’obiettivo di massimizzare la loro pericolosità offensiva. Meno palla in mano e più responsabilità in fase di finalizzazione. Le loro difficoltà sull’altro lato del campo portano il coach greco ad impiegarli insieme a Calathes o a piccoli con caratteristiche più difensive. L’aggressività sulla palla di Hazer e l’esperienza di Akpinar e Mahmutoglu possono essere fattori importanti in alcuni momenti della stagione. Dalla panchina occhio sempre a Gudurić che può essere impiegato sia da guardia che da ala piccola. Il serbo può spaccare in due le partite con le sue azioni, entrando a partita in corso.

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Nel Front Court varie soluzioni tattiche a disposizione dei turchi. Il dinamismo di Pierre e la multidimensionalità di Hayes-Davis permettono di avere quintetti atletici senza punti di riferimento per gli avversari. Itoudis sfrutterà Booker da ala grande, puntando sul suo ottimo tiro da oltre l’arco (38% la scorsa stagione). Il Fenerbahçe potrà contare, una volta ripreso dall’infortunio, su uno specialista di questo fondamentale come Bjelica. Tra i centri invece i turchi hanno puntato su due lunghi mobili come Jekiri e Motley. La capacità di correre il campo del primo e l’atletismo del secondo danno all’attacco giallonero varie dimensioni di gioco. L’eclettismo dei giocatori presenti nel reparto rende la squadra “camaleontica” nelle rotazioni. Al momento è difficile, infatti, ipotizzare minutaggi e gerarchie certe negli spot di 3, 4 e 5. Il Fenerbahçe è ad oggi una delle squadre più complete di tutta l’Eurolega ed avere Itoudis come coach un’assoluta garanzia.

Down: Gruppo tutto nuovo e riscatto necessario

Il Fenerbahçe ha cambiato volto durante l’estate. La società giallonera ha salutato il duo fondante della squadra Vesely – De Colo, rimpiazzandoli con giocatori più giovani. Del nucleo storico della squadra sono rimasti solo Mahmutoglu, Gudurić e il rientrante Bjelica. Di questi solo Mahmutoglu ha alzato il trofeo nel 2016-17. Ad esso va aggiunto il titolo di Calathes con il Panathinaikos nel 2010-11. Poche anche le esperienze all’interno delle Final Four. Tutti esordienti ad eccezione di Calathes, Gudurić, Bjelica, Mahmutoglu e Hayes-Davis, arrivato all’ultimo atto l’anno scorso con il Barcellona. Numeri troppo esigui per poter pensare di competere fino in fondo in questa competizione. Rimane quindi da valutare il modo in cui Itoudis cercherà di creare un sistema vincente con così pochi uomini di esperienza. Come già successo in Russia, la sua prima stagione in Turchia gli servirà probabilmente per gettare le basi per la prossima.

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Nelle ultime tre stagioni di Eurolega non c’è stata squadra più altalenante dei turchi per quanto riguarda il net rating. La differenza tra l’efficienza difensiva ed offensiva della squadra è variata enormemente tra le sconfitte e le vittorie. Tra novembre e dicembre della scorsa stagione Il Fenerbahçe ha toccato -18.55 per poi arrivare a 17.78 nelle successive quattro partite. Itoudis cercherà sicuramente di bloccare questa tendenza, garantendo un importante continuità di risultati. Per far si che questo accada il coach greco dovrà ottenere valide risposte dalle scommesse fatte nel mercato estivo. L’apporto di Bjelica e Motley sarà fondamentale per valutare che tipo di stagione europea potranno avere i turchi. Se il serbo dovesse tornare quello visto ad Istanbul, e l’americano confermarsi in Eurolega, avremmo davanti una squadra pronta a lottare per il titolo.

Player Focus: Nick Calathes

Nel basket odierno è fondamentale avere in squadra un play costruttore di gioco con un’ottima visione periferica. Nella rosa del Fenerbahçe, infatti, Wilbekin e Carsen Edwards non amano costruire per i compagni, giocando spesso in isolamento. La società ha quindi deciso di accontentare Itoudis negli ultimi giorni di mercato prendendo un profilo diverso, Nick Calathes.

Il trentatreenne greco vuole tornare a vincere la massima competizione europea dopo la lontana vittoria del 2011 con il Panathinaikos. Dopo il successo con i Greens Nick è approdato alle Final Four tre volte, una con la squadra greca (2012) e due con il Barcellona (2021, 2022), venendo sempre sconfitto. Nel suo palmares vanta anche un Eurocup vinta nel 2013 con il Lokomotiv Kuban. In quell’occasione trascinò i russi con una media di 13 punti a partita, 6.60 assist e 6 rimbalzi. Numeri che gli valsero il titolo di MVP della competizione.

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L’ex bandiera del Panathinaikos è la mente e il braccio in campo di Itoudis. Dalle sue mani passano tutte le azioni offensive più importanti della squadra. Spetta a lui servire i compagni ed illuminare la platea con passaggi geniali. Nick è infatti il miglior assistman nella storia della competizione con 1740. In fase offensiva il greco garantisce prestazioni sempre ai limiti della tripla doppia. 11 punti, 7 assist e 5 rimbalzi di media in stagione.

In fase difensiva il greco recupera una media di due palloni a partita. In questa stagione punta a scalfire il primato All time di Diamantidis (434). Lui è a quota 374.

Guardando i numeri sembra proprio che Calathes stia vivendo una seconda giovinezza dopo le difficili stagioni a Barcellona con Jasikevičius. I rigidi dettami tattici del coach lituano non sono compatibili con l’estro del greco che vuole ritirarsi mettendo un’altra Eurolega in bacheca.

 

 

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Pubblicato da Domenico Barbato

Laureato triennale in relazioni internazionali. Master executive in giornalismo sportivo presso la Gazzetta dello Sport. Allenatore di pallacanestro presso Orpas Milano. Attualmente inserito come FIBA Young Leader nel progetto FIBA Basketball for Good. Crede fortemente che il basket possa migliorare la vita delle persone.