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IDM 6.41 Build 3 Crack sarà il mese dello storico Campionato del Mondo di calcio in Qatar, scelta che ha suscitato polemiche sin dalla definizione del luogo dove avverrà la competizione. Per avvicinarci a questa nuova edizione, andiamo ad approfondire come, nel 2006, un piccolo stato caraibico fece parlare di sé nell’edizione disputata in Germania.
Outsider
Isola dei Caraibi. Trinidad e Tobago conta 1.222.363 abitanti, la sua capitale è Port of Spain. Calcisticamente non ha mai raggiunto risultati di rilievo, a esclusione di dieci Coppe dei Caraibi, antesignana dell’odierna ConcaCaf Nations League, ma nel 2006 le cose sembravano poter cambiare. Allenata da Bertille Saint Clair, il Trinidad e Tobago iniziò il cammino di qualificazione al Mondiale di Germania 2006 trascinata dalla sua stella Dwight Yorke battendo 4-0 la Repubblica Dominicana, qualificandosi così al terzo turno dove fu inserita in un girone con il Messico, favorito del raggruppamento, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis.
Il girone non riservò sorprese. Il Messico conquistò il primo posto, ma il Trinidad e Tobago si fece valere conquistando il secondo, qualificandosi al girone finale di qualificazione con il meccanismo seguente: le prime tre qualificate direttamente al Mondiale, la quarta allo spareggio contro una squadra asiatica, la vincente si qualifica alla Coppa del Mondo.
L’uomo della salvezza
Il cammino in quest’ultimo girone iniziò come peggio non si potrebbe immaginare, sconfitta 2-1 contro i favoriti Usa e subito dopo un’altra sconfitta in Guatemala per 5 a 1. Al terzo match arrivò il primo punto contro il Costa Rica, risultato che costò la panchina a Saint Clair. Il successore scelto fu Leo Beenhakker, olandese di Rotterdam. Il neo ct è noto al grande calcio per aver vinto con Ajax e Real Madrid (con cui ha vinto tre volte consecutive la Liga dal 1986 al 1989). Per Beenhakker quella con Trinidad e Tobago non era la prima esperienza da ct avendo allenato due volte l’Olanda e l’Arabia Saudita dove fu incredibilmente esonerato dopo averla portata alla qualificazione a Usa 94. Arrivato nei Caraibi, vedendo i giocatori demoralizzati, cercò di creare un rapporto che andasse oltre quello tra allenatore e giocatori, e i frutti si videro sin dalla partita di esordio dove portò i suoi alla vittoria per 2-0 contro Panama.
Arrivarono altri risultati, uno su tutti la vittoria 2-1 contro il Messico che permisero a Trinidad e Tobago di centrare il quarto posto. L’ultimo ostacolo verso il Mondiale era il Bahrain. Lo spareggio era comunque storico poiché entrambe le squadre non avevano mai partecipato al Mondiale. L’andata terminò 1-1, al ritorno i caraibici dovevano necessariamente vincere. La rete di Dennsi Lawrence permise a Trinidad e Tobago di vincere e andare al Mondiale.
Il Cammino mondiale
Nella Coppa del Mondo la formazione caraibica fu inserita in un girone con Inghilterra, Svezia e Paraguay, un girone abbastanza proibitivo. Eppure il giorno dello storico debutto, il 10 giugno 2006 a Dortmund contro la Svezia, la formazione caraibica a sorpresa pareggiò 0-0 conquistando il primo storico punto in un Mondiale. Nella partita successiva contro l’Inghilterra, il Trinidad e Tobago pur perdendo 2-0 non sfigurò affatto e gli inglesi allenati da Sven Goran Eriksson ebbero la meglio solamente nel finale. L’ultima partita del girone vide la nazionale perdere ancora 2-0 contro il Paraguay sancendone ufficialmente l’eliminazione da Mondiale. Rimarrà comunque nella storia del calcio la prima partecipazione della formazione caraibica a Germania 2006, dove nonostante salutò subito dopo la fase a gironi, la squadra giocò senza timori reverenziali.
Immagine copertina tratta da chinadaily.com