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Molte sono le leggende che hanno fatto la storia dello sport. Una di queste, se non la più famosa, è quella presente nel baseball, chiamata “la maledizione del bambino”. Protagonisti di questa vicenda sono una leggenda del baseball, Babe Ruth, e una squadra, i Boston Red Sox.
Una cessione dolorosa
1920. Il baseball americano è dominato dai Boston Red Sox, che dal 1903 al 1918 hanno vinto cinque World Series. Stella della squadra è Babe Ruth considerato dagli appassionati il più forte giocatore di baseball della storia e soprannominato “Il bambino”. Proprietario della squadra dal 1916 è Harry Frazee, impresario teatrale, e gli anni sono quelli in cui Broadway diventa il palcoscenico più importante d’America. Frazee cerca di portare i suoi spettacoli in quel teatro, ma i costi sono proibitivi e per questo il proprietario dei Red Sox inizia una forte campagna cessioni verso i New York Yankees, in modo che oltre ad avere i soldi possa ottenere una sorta di “raccomandazione” che lo mandi a Broadway.
La prima cessione è una ferita a cuore aperto per i tifosi bostoniani. Babe Ruth, uomo simbolo della squadra, va a New York per la cifra di 400.000 dollari, soldi utili per finanziare gli spettacoli di Frazee. La cessione di Ruth del 1920 diede inizio a quella che viene chiamata “la maledizione del bambino”, un lungo periodo di insuccessi per i Boston Red Sox.
La striscia nera
Secondo la leggenda, Babe Ruth, quando gli fu comunicata la sua cessione a New York, disse al proprietario di Boston che senza di lui non avrebbero più vinto nessuna World Series. In effetti gli anni seguenti furono amari per la franchigia bostoniana che per tredici stagioni consecutive, fino al 1933, registrarono solo record negativi, oscillando tra ultimo e penultimo posto. Le cose sembravano potessero migliorare nel 1946 quando i Boston Red Sox, trascinati da Ted Williams, arrivarono fino alla finale di World Series contro Saint Louis Cardinals. Con la serie sul 3-3 si decise tutto alla settima partita, quella decisiva, e qui Enos Slaughter permise alla squadra di Saint Louis di centrare la vittoria finale.
Negli anni seguenti, Boston tentò di vincere il titolo ma tra il 1948 e il 1949 a uscire vincitori furono i Cleveland Indians e i New York Yankees. Nel 1967 arrivò un’altra beffa. Dopo un inizio sofferto, i Red Sox riuscirono nel loro tentativo di rimonta e arrivarono in finale di World Series, dove affrontarono in una rivincita del 1946 il team di Saint Louis che vinse come ventun anni prima.
Dopo che nel 1972 Boston mancò clamorosamente la qualificazione alla post-season, tre anni dopo arrivarono ancora una volta in finale di Word Series. Gli avversari a questo giro erano i Cincinnati Reds. La serie trovò la sua conclusione in gara sette. I Red Sox si portarono in vantaggio 3-0 e il titolo finalmente sembrava vicinissimo. Cincinnati però rimontò e vinse grazie a Ken Griffey. Per Boston la maledizione del bambino sembrava un qualcosa di invincibile.
Finalmente vittoria
Nel 1986 arrivò un’altra sconfitta beffarda, ancora una volta in finale di World Series dove i Boston Red Sox persero contro i New York Mets in gara sei quando erano ad un solo punto dalla vittoria agognata del titolo. L’errore di Bill Buckner in quel caso permise a New York di vincere e andare a gara sette. Ancora una volta dopo essere andati in vantaggio il team bostoniano perse la gara decisiva. La sconfitta di quell’anno spinse George Vecsey, giornalista del New York Times, ad inventare il termine “Maledizione del bambino”. Nel 2003 i Red Sox arrivarono ancora in finale, avversari i New York Yankees, la squadra che con l’acquisto di Babe Ruth ottantatré anni prima aveva dato inizio alla striscia negativa per Boston e contemporaneamente alla rinascita del team newyorkese che da li diventò una delle franchigie più forti del baseball.
Per Boston era l’occasione di vendicarsi. Le stelle delle due squadre erano Joe Torre e Pedro Martinez. In gara sette, dopo essere stati in vantaggio, i Red Sox ancora una volta si fecero rimontare e uscirono sconfitti per 6-5. La vendetta arrivò nel 2004 e fu doppiamente storica. Ai playoff i rivali dei New York Yankees, in vantaggio 3-0 nella serie, subirono la rimonta di Boston che vinse la serie, diventando la prima squadra a vincere una serie in rimonta dopo essere stati in svantaggio di tre partite. In finale di World Series gli avversari furono i Saint Louis Cardinals e fu un autentico trionfo per i Red Sox che conquistarono finalmente il titolo vincendo la serie 4-0. Fu il meritato trionfo dopo anni di sofferenze per i Boston Red Sox, vittime di una delle “maledizioni” più famose nella storia dello sport.

 
     
         
         
        
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