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La Champions League 2018/19 è ormai entrata nel vivo, in attesa del rush finale, l’ultimo passo prima di decretare ufficialmente le 16 partecipanti alla fase ad eliminazione diretta della competizione. Turno in chiaroscuro per le nostre portacolori. Se la serata di martedì aveva consegnato a Juventus e Roma le chiavi per l’accesso agli ottavi di finale, il mercoledì europeo è stato piuttosto complicato per Inter e Napoli.
Che per motivi diversi, dovranno aspettare gli ultimi 90’ per conoscere il loro destino, in un’ultima giornata che si preannuncia vietata ai deboli di cuore. Riviviamo insieme le emozioni che ci ha regalato questa due notti europea, con un’attenzione particolare ai possibili incroci che decideranno la qualificazione delle italiane.
Quinta giornata di Champions League
Juventus, ottavi raggiunti
Dopo il passo falso contro il Manchester United, i bianconeri rialzano immediatamente la testa e portano a casa il pass per gli ottavi di finale con una giornata di anticipo. Contro il Valencia, ancora una volta, è decisivo il duo Ronaldo-Mandzukic, con il primo in versione assistman. Si conferma nel gotha europeo la difesa di Massimiliano Allegri, che dopo lo scivolone contro i Red Devils, torna alle care vecchie abitudini. Quell’inviolabilità che potrebbe risultare fondamentale nel prosieguo della competizione. Ora nel mirino della Vecchia Signora il primo posto, ancora da conquistare, in casa dello Young Boys. Con i gironi che vanno delineandosi, e con le favorite a rispettare i pronostici, chiudere in testa il proprio gruppo è d’obbligo: per acquisire maggiore consapevolezza, ma soprattutto per evitare brutte sorprese all’urna di Nyon.
Inter, ora il destino non è più nelle tue mani
Nella splendida cornice di Wembley, casa del Tottenham in attesa del rifacimento di White Hart Lane, si consuma una beffa atroce per i nerazzurri. L’Inter imposta dall’inizio un baricentro molto basso, affidandosi alle ripartenze di Politano e Perisic. Gli Spurs faticano a scardinare la cerniera difensiva formata da Skriniar e De Vrij. Ad eccezione di una traversa dalla distanza, gli
inglesi non destano particolari preoccupazioni dalle parti di Handanovic. Fino all’80’, quando un’incursione di Sissoko prende alla sprovvista la retroguardia interista, e libera Eriksen per un gol che potrebbe risultare decisivo. Ad oggi, a parità di punti, gli uomini di Pochettino sono davanti per gli scontri diretti, rimettendo il destino della squadra di Spalletti nelle mani del Barcellona. Vincere e sperare in un risultato positivo dei blaugrana: queste le condizioni nerazzurre per ottenere la qualificazione. Per come si era messa, i rimpianti potrebbero essere tanti.
Napoli, gli ultimi 90’ di fuoco
I partenopei hanno rispettato il pronostico, battendo in casa la Stella Rossa per 3 a 1. La doppietta di Mertens e il gol di Hamsik hanno permesso agli Azzurri di prendere la vetta del girone a quota 9 punti. Un risultato inaspettato a settembre, ma che ora è ad un passo dal diventare realtà. Grande merito va dato a Carlo Ancelotti, mentore di una squadra trasformata positivamente rispetto allo scorso anno: migliorare il materiale umano
e tecnico lasciato da Sarri non era un’impresa facile. Le parole forti utilizzate nella conferenza pre-Stella Rossa da parte del tecnico emiliano dovranno essere ribadite prima della decisiva sfida nell’inferno rosso di Anfield Road. Una partita da dentro o fuori, con il Napoli che ha disposizione due risultati su tre per raggiungere Juve e Roma agli ottavi di finale. Non proprio il peggior destino possibile, al cospetto dei vicecampioni dell’ultima Champions League.
Roma, sconfitta indolore
All’Olimpico va in scena il solito copione visto ormai troppe volte in questa stagione. Contro un Real Madrid non certo nel suo miglior periodo di forma, i giallorossi partono forte, sprecando una chance colossale con Under. Nella ripresa, Fazio regala un pallone sanguinoso a Bale, che davanti alla porta fa 1-0. Dopodichè, blackout: una squadra incapace di reagire in alcun modo allo svantaggio, affossata dal raddoppio di Lucas Vazquez. Le tante assenze, da Dzeko a
De Rossi, passando per Pellegrini e l’infortunio di El Sharawy ad inizio partita, rappresentano un alibi da non sottovalutare; di contro la fragilità mentale di questa squadra è un tallone d’achille da cui i giallorossi non riescono a liberarsi. I capitolini, comunque già qualificati, perdono la possibilità di agguantare il primo posto, ed ora dovranno soffrire le pene dell’inferno ai sorteggi. La sensazione è che ripetere l’annata dello scorso anno sia un’impresa alquanto proibitiva.
In attesa degli ultimi 90’ che decideranno il tabellone ad eliminazione diretta, l’Italia può ancora sperare nell’en-plein di qualificate. Sarebbe la prima volta dall’introduzione della nuova formula della Champions League, nell’annata 2002/2003, ma non solo. Sarebbe l’unico paese a portare tutte le proprie rappresentanti alla fase successiva. Un motivo in più per seguire con trepidazione le ultime notti europee del 2018.
Foto copertina dell’articolo: Tullio Puglia – UEFA/UEFA via Getty Images