Pallanuoto, serie A2: focus su Latina Pallanuoto – Roma Vis Nova

Approfondimento Roma Vis Nova

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Sabato 8 dicembre è andato in scena nella sempre più coinvolta cornice di Anzio il derby Latina Pallanuto – Roma Vis Nova. Due ottime squadre, costruite per conquistare i primi posti del girone Sud di questa serie A2. Il finale? Un disarmante 11-5 con cui il Latina ha portato a casa 3 punti pesantissimi, la terza vittoria consecutiva e la meritata testa della classifica.

La partita

Pronti via ed è Emanuele Ferraro a portare in vantaggio i romani sfruttando l’espulsione del numero 1 pontino Cappuccio. Neanche il tempo di esultare che i neroazzurri nel giro di un minuto vanno a segno tre volte con Tulli, Goreta e Lapenna. Bellissima, tra l’altro, la rovesciata su alzo e tiro del centroboa e capitano del Latina. Secondo tempo ancora di marca pontina con Gianni e Barberini che portano il punteggio sul 5-1.

L’ex Parisi sigla il 5-2 poco prima dell’intervallo lungo. Poi riprende la danza del Latina: Di Rocco, Priori e ancora Lapenna battono un incolpevole Bonito. Di Gobbi l’8-3 con cui termina la frazione. Il quarto tempo è utile solo per il primo gol in serie A2 del giovane leone Federico Carrozza, su tiro di rigore. Falco e ancora Goreta, Ferraro e Barberini fissano il punteggio sull’11-5 finale.

La partita ha offerto spunti di riflessione importanti da entrambe le parti. La Roma Vis Nova è sembrata intimorita e appesantita mentalmente dal peso della partita e degli avversari. Perché in qualsiasi sconfitta bisogna mettere in conto i propri demeriti e i meriti di chi ti trovi di fronte. Prestazione al limite della perfezione, invece, per la Latina Pallanuoto: cinica, solida e ordinata.

Mirarchi: l’uomo in più della Latina Pallanuoto

Viviamo in un Paese abituato a criticare sempre gli allenatori. È un’eredità che deriva dal nostro dna calcistico: si veda la situazione attuale di Inzaghi e Di Francesco ad esempio. Questa pratica è poco utilizzata nella pallanuoto, dove gli umori della piazza e dei giornalisti non influenzano troppo i giudizi su un coach. O almeno non quanto invidie e antipatie tra addetti ai lavori.

Se ce ne fosse stato bisogno, la partita di sabato scorso ha confermato ancora una volta la caratura tecnica dell’attuale guida del Latina, Maurizio Mirarchi. “Abbiamo disputato una buona gara, la squadra è stata attenta e ha giocato con intensità”, le parole dell’allenatore di Imperia ai microfoni della sua società. Giocando con un paragone calcistico, Mirarchi potrebbe essere avvicinato ad Antonio Conte: tanto lavoro, pragmatismo e sapienza tattica le parole vincenti che i due hanno in comune. Semplicemente un allenatore di categoria superiore per una squadra che punta all’A1.

Al suo secondo anno sulla panchina neroazzurra, coach Mirarchi è il direttore d’orchestra di un gruppo di musicisti di primo livello. E di primo livello è lo spartito tecnico che fa suonare ai suoi giocatori. L’allenatore ligure sarà un fattore decisivo per le sorti del campionato del Latina quanto Lapenna o Goreta. L’uomo in più dei pontini. E la superiorità numerica non c’entra niente, almeno stavolta.

Un incidente di percorso per la Roma Vis Nova

La Roma Vis Nova si presentava al match di Anzio con la convinzione di andarsi a giocare uno scontro al vertice. E, probabilmente, non si sbagliava affatto. Più volte abbiamo detto come la squadra del presidente Ferraro sia un ottimo collettivo, impreziosito da alcune individualità importanti. Il tutto confermato dal buon precampionato svolto, dalla sconfitta di misura a Palermo e dall’agevole vittoria casalinga contro il Cus Messina.

La brutta sconfitta contro il Latina non può demoralizzare, ma deve far riflettere. La squadra è sembrata intimorita, ha sofferto forse l’importanza della partita e sicuramente la personalità dei rivali. Dal primo uomo in più si è percepito il “braccino” di alcuni giocatori, soprattutto i più importanti. Magari stressati e condizionati dal passato recente in neroazzurro. O forse nella testa di molti c’era ancora la vittoria per 10-6 inflitta al Latina al torneo di Monterotondo.

La Vis Nova vale molto di più dell’11-5 finale, su questo non c’è dubbio. Starà ad Alessandro Calcarerra, allenatore dei Leoni, capire i perché di questa debacle. Di tempo per lavorare, sul fisico e sulla testa, ce n’è. La Roma Vis Nova sarà protagonista della parte alta della classifica di questa serie A2 e lo dimostrerà già da sabato 15 dicembre in casa contro una ferita Cesport Napoli.

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Pubblicato da Andrea Esposito

Nato a Roma il 6 marzo 1994, si interessa di sport da quando è bambino. Dopo il diploma di liceo scientifico, nel luglio del 2017 consegue la laurea con 110 e lode alla facoltà di Scienze della Comunicazione a Roma Tre. Nel novembre del 2019, invece, consegue la specialistica in Informazione, Editoria e Giornalismo, sempre presso l'ateneo di Roma Tre e sempre con la votazione di 110 e lode. Il percorso di studi non ha intralciato la sua carriera agonistica: gioca a pallanuoto dal 2004 e, dopo aver militato nelle nazionali giovanili e nei maggiori campionati italiani, è oggi giocatore semiprofessionista e addetto stampa ufficiale della R.N. Frosinone e allenatore delle giovanili.