Manuela Giugliano, la piccola centrocampista diventata grande

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La serie A di calcio femminile si ferma nuovamente per dare spazio alle nazionali. In attesa della ripresa, diamo nuovamente spazio alla rubrica dedicata al focus sulle calciatrici dell’AS Roma. Oggi puntiamo la nostra lente d’ingrandimento su Manuela Giugliano, fiore all’occhiello del calciomercato 2019 e centrocampista della Nazionale.

Gli inizi

Classe 1997, Manuela nasce a Castelfranco Veneto da famiglia di origine napoletana, dove lo sport è di casa. Sia il padre che il fratello, infatti,  hanno calcato il prato verde; la mamma, invece, preferisce la pallavolo, ma l’allenatrice le fa notare che la figlia privilegia

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avere il pallone fra i piedi, che fra le mani. Anche la mamma si convince, e Manuela decide che il calcio sarà il suo chiodo fisso. Cresce a Istrana, in provincia di Treviso, dove comincia a prendere dimestichezza con il pallone, giocando nelle giovanili miste del paese fino a 13 anni, limite di età per poter competere con i ragazzi. La Giugliano, quindi, passa in una squadra esclusivamente femminile di serie C, in un paese poco distante da Istrana. La ragazza ha stoffa e così, a soli 16 anni, fa il suo esordio in serie A con il Pordenone, con cui sigla, nella stessa stagione, anche il suo primo gol nella massima serie.

Giramondo del pallone

Dopo l’esordio in Serie A, per Manuela inizia un periodo rizzato da poca stabilità: non riesce a

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legarsi a lungo termine con una squadra, e mette nel proprio bagaglio personale tante esperienze, intervallate da una brutta e infruttuosa parentesi  iberica, all’Atletico Madrid. In Italia, dopo l’avventura a Pordenone, passa prima alla Torres, e poi al Mozzanica, dove, in coppia con Valentina Giacinti, trascina la squadra fino al quarto posto, siglando anche 10 reti. Tornata, come detto, dall’esperienza in Primera Division, veste la maglia dell’AGSM Verona, del Brescia e del Milan. “Non è stato facile ambientarsi in città diverse, società diverse e gruppi diversi. Ciò che mi ha dato forza in tanti momenti, sia negativi, sia positivi è stata la mia passione per questo sport”. Così la ragazza di Castelfranco risponde a chi le chiede di questo particolare periodo della sua vita. Proprio l’amore per il calcio è stato il collante principale, che la porta, nonostante le difficoltà ad esordire, nel 2015, con la nazionale maggiore.

La Roma e la Nazionale, i due punti fermi da cui ripartire

L’estate del 2019 rappresenta uno spartiacque decisivo nella pur giovane carriera di Manuela Giugliano. A giugno si giocano i Mondiali in Francia, e Manuela è uno dei punti fermi del CT Milena Bertolini: gioca tutte le partite e conferma la sua crescita anche ai massimi livelli.

foto di Luciano Sacchini

A Roma osservano e appuntano con attenzione e, al termine dell’avventura mondiale, consegnano alla centrocampista un’offerta irrinunciabile. Così la Giugliano lascia il Milan e approda all’AS Roma. La piccola centrocampista è entusiasta del neonato progetto giallorosso, e decide di legarsi, finalmente, a lungo termine ad una squadra. “La Roma mi ha voluta fortemente e quando sono scesa dal treno e ho parlato con la Società mi sono sentita subito a casa. Per come sono fatta, sentirmi parte di una di una famiglia è fondamentale”. A soli 23 anni la piccola Manuela è diventata grande, perno del centrocampo della Roma e della Nazionale. Ed ora non vuole più fermarsi.

 

 

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Pubblicato da Lorenzo Piersanti

Nonostante un diploma al liceo scientifico ho capito che la matematica non sarebbe mai stata il mio mestiere. Ho quindi conseguito una Laurea triennale in Scienze della Comunicazione prima, e una Laurea specialistica in Media, Comunicazione e Giornalismo poi. Redattore presso la testata giornalistica Wild Italy, prima di sposare il bellissimo progetto del L'Occhio Sportivo. Nel mezzo ho anche effettuato un tirocinio presso Calciomercato.com. Tutto questo perchè sono un amante dello sport a tutto tondo, in particolare del calcio. Mi piace raccontare il pallone in tutte le sue sfaccettature, senza compromessi.