Virtus Roma nel caos totale, possibile ritiro dal campionato?

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La Virtus Roma è nel caos totale. Avremmo voluto parlarvi solamente della partita contro l’Olimpia Milano e della prossima contro Pesaro, ma nella mattinata di martedì è uscita la notizia che nessun tifoso avrebbe voluto sentire: gli ennesimi problemi societari in casa Virtus. Sicuramente un fulmine a ciel sereno per l’ambiente romano, soprattutto dopo i buoni presupposti ad inizio stagione.

Per quanto riguarda la quarta giornata di LBA, il risultato al 40′ ha visto l’Olimpia Milano vincere per 93-71, nonostante il divario durante la partita sia stato maggiore. Sicuramente per la truppa di Bucchi era quasi impensabile di vincere contro l’Olimpia Milano, ma ci si aspettava un diverso atteggiamento difensivo da parte di qualche giocatore romano.

Cara Virtus Roma, è ora di chiarire la situazione

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere dello Sport, la situazione in casa Virtus Roma è nera. La mancanza di sponsor e il naufragare di tutte le trattative per la cessione del club, stanno creando molti problemi al patron Toti. Inoltre l’affitto del PalaEur (15.000€ a partita) starebbe gravando sulle casse del club.

Dall’altra parte ci sono i giocatori che, non avendo ricevuto il primo stipendio (atteso dal 30 settembre), starebbero pensando di scioperare da dopo la partita contro Pesaro. Sì, perché giocando la prossima gara, i giocatori americani potrebbero trasferirsi in un’altra società senza che questa sprechi un visto.

Il primo ad aver mostrato il malcontento è stato Dario Hunt, il quale avrebbe chiesto all’agente di trovargli un’altra sistemazione. Malcontento mostrato anche dagli altri americani (Robinson, Wilson e Beane) anche a causa del mancato trasloco nelle loro case come scritto nel contratto.

Quali sono i possibili scenari?

L’opzione estrema sarebbe quella di ritirarsi dal campionato, portando la LBA a 15 squadre. Ovviamente tutti speriamo che la Virtus Roma riesca a risolvere i suoi innumerevoli problemi, magari con l’aiuto di sponsor e soprattutto di investitori (sperando che siano veri) o delle istituzioni (esiste anche il basket oltre al calcio).

Sicuramente la dirigenza romana non sta facendo una buona figura, soprattutto dopo le decantate trattative con cordate abruzzesi e americane. Bisogna però dare loro atto che nessuno, tra sponsor ed istituzioni, si è mai mosso veramente per il bene della Virtus e della pallacanestro romana. Il futuro della squadra capitolina probabilmente lo sapremo solo nei prossimi giorni. Noi, da giornalisti, appassionati e tifosi, vorremmo solo un lieto fine per una società che merita di stare in alto. Proprio per questo sarebbe corretto che dalla società uscissero informazioni sullo stato della Virtus.

Pochi aspetti positivi dalla partita di Milano

Sulla partita in sé c’è poco da commentare, la differenza tra le due squadre è stata troppo grande. Nonostante le buone prestazioni di Robinson (13 pti e 4 ast) e Hunt (14 pti e 4 rim), e quelle nella media di Baldasso (9 pti e 6 ast) e Wilson (11 pti e 5 rim), ma con grandi problemi nella fase difensiva. Male anche Campogrande, autore di un solo punto e con solo due tiri tentati dal campo. Dall’ex Brindisi sicuramente ci aspettava molto di più, al di là dell’infortunio avuto nelle settimane scorse.

Per il resto, l’Olimpia ha dominato la partita sin dai primi minuti grazie a LeDay (14 pti) e Moretti (15 pti con 4/8 da 3), facendo sì che, a fine secondo quarto, i padroni di casa guidassero la gara fino a chiudere la partita sul 93 a 71.

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Pubblicato da Giacomo Cotlar

Nato a Roma nel '92, laureato in "Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale" presso La Sapienza. Appassionato di pallacanestro europea e NBA, hockey sul ghiaccio e Formula1