Campioni d’Europa fuori dal mondiale? Non una novità!

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Non ci siamo ancora ripresi dall’eliminazione dell’Italia da parte della Macedonia per la prossima Coppa del Mondo, non ha senso affrontare in questa sede i vari motivi che ci hanno portato a questa situazione. Ormai da settimane gli “esperti” ne parlano e noi romantici con il cuore a pezzi possiamo solo soffrire pensando al prossimo Dicembre. Quando tutti i campionati si fermeranno (italiano compreso) ed il pallone inizierà a rotolare in Qatar e noi non avremo la nostra squadra da tifare.

Nella nostra rubrica sugli avvenimenti storici vogliamo invece affrontare se in passato ciò accadde e quali furono le portate di una Coppa del Mondo senza i campioni d’Europa. Già vi sveliamo che la debacle italiana non è l’unico caso in cui i campioni d’Europa non si sono qualificati ad una Coppa del Mondo.

Germania 2006

Un’edizione del mondiale a cui siamo affezionati quella teutonica. Gli azzurri guidati da Marcello Lippi e con tanto talento in campo vince la Coppa del Mondo e fa esultare milioni di italiani. Nel mondiale 2006 sono presenti tutte le nazionali campioni del mondo, tranne l’Uruguay. I sud americani mancano la qualificazione perdendo gli spareggi intercontinentali contro l’Australia, unica rappresentante del continente oceanico.

Nel match d’andata la squadra di Fossati vince 1-0 in casa. Ma in Australia è tutt’altra partita, i Socceros segnano con Bresciano (all’epoca giocatore del Parma) e vincono ai rigori (errore decisivo di Zalayeta per la Celeste). Ed i campioni d’Europa?

Nel 2006 i campioni d’Europa sono i greci. A sorpresa la squadra guidata da Otto Rehhagel è riuscita a vincere il torneo continentale. In finale la Grecia è riuscita addirittura a battere il Portogallo padrone di casa. Una squadra di talento che sembrava destinata ad affermarsi con il mix di senatori di livello planetario come Rui Costa, Luis Figo, Ricardo Carvalho e Deco ed un giovane, ma già affermato Cristiano Ronaldo. Eppure i balcanici avevano avuto la meglio con il classico catenaccio. Dieci giocatori in difesa ed il solo Charisteas eroe della finale con la rete da calcio d’angolo che è valsa la Coppa ad impensierire le difese nemiche.

                                                                                                               Fonte foto: calciomercato.com

Veniamo però alle qualificazioni per Germania 2006. I campioni d’Europa sono inseriti nel gruppo 2 con Ucraina, Turchia, Danimarca, Albania, Georgia e Kazakistan. Un girone equilibrato, anche in questo caso la prima nazionale del torneo si qualifica per il mondiale e la seconda ai playoff. Per le altre non c’è possibilità di vedere il mondiale teutonico, se non dal divano di casa. La magia della Grecia sembra scomparsa già nel primo match di qualificazione. A Tirana contro un’Albania mai qualificata ad una fase finale di mondiali o europei, la Grecia perde 1-0.

In casa la situazione non migliora, nella prima partita contro la Turchia i campioni d’Europa non vanno oltre lo 0-0. Anche la terza partita del gruppo è un pareggio, questa volta contro l’Ucraina. E’ evidente che i campioni d’Europa sono in difficoltà. Otto Rehhagel prende provvedimenti, ringiovanisce la rosa e arrivano 4 vittorie consecutive, una importante contro la Danimarca. Poi però nuovi stop e la sconfitta decisiva a Copenaghen, con gli scandinavi in grado di imporsi 1-0. A nulla serve l’ultima vittoria contro la Georgia. La classifica ci racconta di un’eliminazione cocente per la Grecia che arriva addirittura quarta. Dietro all’Ucraina che vince il gruppo, alla Turchia che ai playoff verrà eliminata dalla Svizzera ed alla Danimarca.

USA 94

Anche nel mondiale nord americano ci sono assenze importanti. Deludono durante le qualificazioni, soprattutto le nazionali europee. Prime tra tutte l’Inghilterra e la Francia. I sudditi della regina Elisabetta, arrivano terzi nel proprio gruppo dietro a Norvegia ed Olanda. Squadre contro cui l’Inghilterra riesce solo a pareggiare in casa e contro cui perde 2-0 fuori casa.

I transalpini anche arrivano terzi nel proprio gruppo superati da Svezia e Bulgaria, che saranno le sorprese del torneo, chiudendolo rispettivamente al terzo ed al quarto posto stupendo tutto il mondo. In particolare si metterà in mostra Hristo Stoickov capocannoniere ad USA 94 e premiato qualche mese dopo con il pallone d’oro. La Francia dilapida la qualificazione in casa proprio contro i bulgari, l’ultima partita di qualificazione giocata il 17 Novembre 1993 a Parigi vede i padroni di casa potersi accontentare anche del pareggio per qualificarsi. Ed i transalpini vanno anche in vantaggio al 30′ con Eric Cantona, non basta però perché una doppietta di Kostadinov, con goal decisivo realizzato al 90′ elimina la supponenza francese dal mondiale americano.

Anche in questo caso oltre a queste due big mancano i campioni d’Europa in America. Nel 1994 il titolo di miglior squadra del Vecchio Continente lo detiene la Danimarca. Gli scandinavi hanno vinto la competizione dopo essere stati ripescati per l’esclusione della Jugoslavia che stava affrontando una micidiale guerra intestina. Molti giocatori di quella nazionale avevano addirittura già organizzato le proprie vacanze. Poi il ripescaggio ed un percorso incredibile. Con il secondo posto conquistato in un girone con i padroni di casa della Svezia (finiti primi nel gruppo) e con Inghilterra e Francia.

La vittoria in semifinale contro i campioni in carica dell’Olanda. Una squadra straordinaria che però va due volte sotto alla Danimarca, colpita dalla doppietta di Henrik Larsen. Un centrocampista che in Italia non ha lasciato il segno nel Pisa (1 sola rete in più di 40 partite giocate). L’eliminazione dell’Olanda arriva alla lotteria dei calci di rigore. Van Basten viene ipnotizzato da Schmeichel. Mentre i danesi non sbagliano mai. Durante la finale poi la favola si compie. La Danimarca batte 2-0 la Germania e vince gli europei.

                                                                                       Fonte foto: @UEFA Twitter official page

Nelle qualificazioni per il mondiale di USA 94 la Danimarca è inserita nel gruppo 3 con Spagna, Irlanda, Irlanda del Nord, Lituania, Lettonia ed Albania. Durante tutto il torneo che porta ai mondiali, è una corsa a 3 tra i campioni d’Europa, la Spagna e l’Irlanda.

Come accaduto per la Grecia nel 2004, anche l’inizio della Danimarca nel gruppo è da shook. I campioni d’Europa non vanno oltre lo 0-0 contro la Lettonia nel primo match e nel secondo contro la Lituania. Poi inizia una cavalcata per recuperare Spagna ed Irlanda. contro gli iberici in casa arriva un’importante vittoria per 1-0. Ma contro l’Irlanda non si va oltre l’1-1 né in casa né fuori. All’ultima gara di qualificazione in Spagna entrambe le squadre hanno bisogno di una vittoria per strappare il pass per gli Stati Uniti. Siviglia però è fatale alla Danimarca.

Gli iberici passano grazie a Hierro e vincono 1-0 prendendosi il primo posto nel gruppo, nonostante l’espulsione di Zubizzarreta a 10′ dall’inizio della partita. Al suo posto in porta va Canizares, un giovane ed eccentrico portiere, che bliderà la rete spagnola, in uno dei match che si ricordano con più tensione, nella storia della Roja.

                                                                                                                        Fonte foto: Youtube

La Danimarca fa gli stessi punti dell’Irlanda ed è pari a loro anche per gli scontri diretti. La differenza reti segna un +13 per entrambe. Si decide quindi la qualificazione con la somma dei goal fatti. Sono 19 per gli irlandesi e solo 15 per i, danesi. Ancora una volta quindi i campioni d’Europa sono fuori dalla Coppa del Mondo.

Argentina 1978

E’ uno dei mondiali più controversi della storia per contesto politico in cui si svolge. L’Argentina è sotto una dittatura che si fa propaganda anche con lo sport e vince in modo non troppo pulito la Coppa del Mondo, contro una grande Olanda, orfana però del suo giocatore più forte Johan Cruyff.

Già nei gironi di qualificazione ci rendiamo conto che una vincitrice della Coppa del Mondo non sarà presente in quell’edizione dei mondiali. Vengono infatti sorteggiate nello stesso gruppo Italia ed Inghilterra. Passano gli azzurri ed a guardare da casa il torneo è l’Inghilterra.

Ed i campioni d’Europa? Anche questa volta non ci sono. Nel 1978 a fregiarsi del titolo di migliori del vecchio continente sono i cecoslovacchi. All’epoca agli europei si qualificavano solo 4 nazionali. E quindi il torneo iniziava direttamente dalle semifinali. La Cecoslovacchia aveva già eliminato l’URSS. In Jugoslavia (sede del torneo) si trovò di fronte all’Olanda. In quel caso Cruyff era presente ed era in campo praticamente tutta la squadra che due anni prima, guidata da Rinus Michels aveva incantato nei mondiali di Germania ’74 venendo da tutti chiamata l’Arancia Meccanica per la violenza con cui massacrava gli avversari.

Il match è effettivamente molto duro ci sono addirittura 3 espulsioni (una per la Cecoslovacchia, Pollak e due per i vice campioni del mondo Neeskens e durante i supplementari Van Hanegem). La Cecoslovacchia passa in vantaggio nel primo tempo con Ondrus, ma il difensore, considerato tra i migliori al mondo negli anni ’70 aveva poi segnato anche nella sua rete a circa un quarto d’ora dal termine del match, inchiodandolo sul pari. Servono quindi i supplementari per avere la meglio dell’Olanda, che quando resta in 9 per la seconda espulsione, di fatto esce dal campo, perdendo 3-1.

La finalissima è giocata contro la Germania Ovest e dopo 25′ sembra che il match sia già finito, con i cecoslovacchi in vantaggio per 2-0. Mai dare per morti i teutonici. I campioni del mondo accorciano le distanze e pareggiano al minuto 89. Si va ai calci di rigore e l’errore di Hoeness apre le porte alla vittoria cecoslovacca, grazia al rigore decisivo di Panenka che segna battendolo con il primo “cucchiaio” della storia del calcio.

                                                                                           Fonte foto: https://rbrsport.wordpress.com/

I campioni d’Europa nel 1976 hanno quindi battuto in semifinale i vicecampioni del mondo ed in finale i campioni del mondo. Sembra non ci siano possibilità di estrometterli dalla Coppa del Mondo del 1978. La Cecoslovacchia è inserita nel gruppo di qualificazione numero 7 con Scozia e Galles. I due passaggi oltre la Manica però sono fallimentari. Se in casa la Cecoslovacchia è perfetta 3-0 alla Scozia e 1-0 al Galles, fuori casa i campioni d’Europa subiscono 3 reti da entrambe le squadre britanniche 3-0 in Galles e 3-1 in Scozia. Sono due sconfitte che precludono i mondiali ai campioni d’Europa e aprono le porte della rassegna agli scozzesi.

Non è quindi un caso isolato quello dell’Italia del 2020 campione d’Europa, ma non qualificata ai mondiali del 2022, ma è sicuramente l’ennesimo record di cui avremmo fatto volentieri a meno.

Fonte foto:  AP Photo

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Pubblicato da Flavio Sarrocco

Nato nel 1987, diplomato al Liceo Classico Plauto , si è laureato in giurisprudenza all'università LUMSA. Grande appassionato di sport, sia di massa (calcio, basket) che di nicchia (futsal, hockey su ghiaccio). Già durante il periodo accademico scrive per il giornale dell'ateneo romano. Diventa poi autore e conduttore radiofonico per il programma Ogni Maledetto Giovedì, in onda per tre anni su RadioOrvietoWeb. Inizia nel 2013 il percorso per diventare giornalista pubblicista nella redazione Fanner, prendendo dimestichezza con le telecronache. Raggiunto il traguardo dell'iscrizione all'albo diventa Addetto Stampa e Dirigente della Società Sportiva Spinaceto70. Continua a scrivere di sport per il settimanale online Mediapolitika e partecipa per un anno costantemente al programma Diretta Sport su Centro Suono Sport, commentando ogni settimana la Domenica calcistica e la finale di Champions League e le partite degli Europei 2016.