Tempo di lettura: 4 min
Non ci poteva essere epilogo migliore della stagione di Turkish Airlines Euroleague che una finale tra le due prime della classe. È il Real Madrid a proclamarsi vincitore della competizione, succedendo così all’Anadolu Efes che aveva sconfitto gli iberici lo scorso anno. I blancos hanno la meglio sull’Olympiacos dopo una finale molto equilibrata decisa da un canestro di Llull a tre secondi dalla fine. Per gli spagnoli è l’undicesimo titolo europeo. Andiamo ad analizzare meglio l’andamento della gara.
Olympiacos- Real Madrid 78-79
Il Real Madrid conquista la sua undicesima Eurolega dopo una battaglia durata 40 minuti. I blancos iniziano il match affidandosi al loro quintetto consolidato. Accanto a Williams-Goss, Hanga, Musa e Tavares Mateo ripropone il giovane Ndiaye in marcatura su Vezenkov. La mossa sembra spaventare l’MVP che riesce poi a prendere le misure. Il Real chiude bene l’area, l’Olympiacos scommette quindi sulle percentuali da fuori. I greci scappano sul +9 a metà primo quarto grazie alle triple di Canaan (21 punti). Gli iberici riescono a ricucire lo strappo affidandosi ai veterani. Rodríguez e Causeur segnano tiri aperti importanti ed innescano Tavares. Il lungo capoverdiano fa commettere due falli a Fall e Bolomboy, facendoli così uscire dalla partita. Gli spagnoli spingono in contropiede trovando canestri facili con Hezonja e Williams-Goss. Musa segna una tripla importante portando il Real sul +5 ma l’energia di McKissic chiude il primo tempo in parità.
La ripresa inizia con una gran tripla di Musa. L’Olympiacos risponde affidandosi alle sue certezze. Vezenkov e McKissic penetrano, trovando degli ottimi canestri. I greci chiudono il terzo periodo avanti di quattro grazie a Sloukas. L’ultimo quarto inizia male per il Real. I Reds infatti riescono anche a segnare in area, avendo quindi un attacco equilibrato. La zona 2-3 di Mateo non funziona. Tavares scompare. La buona sorte aiuta gli iberici. Sloukas sbaglia due liberi per il possibile +8. Causeur entra in modalità finale, piazzando otto punti solo nell’ultimo periodo. Mateo rimanda cosí in campo i veterani. Il Chacho inizia a disegnare pallacanestro, segna 15 punti e fornisce 9 assist, diventando il miglior assistman nella storia delle Final Four. Vezenkov sbaglia un tiro forzato, Llull risponde segnando un pazzesco canestro a tre secondi dalla fine. A nulla serve la preghiera di Sloukas. Il Real è campione d’Europa.
Uno storico successo per i Blancos
Il Real conquista la sua undicesima Eurolega, sfatando un tabù. Per la prima volta nella storia della competizione, la vincitrice del Clasico in semifinale ottiene il successo finale. Le uniche squadre ad aver vinto il titolo in tredici precedenti di derby nazionali in semifinale erano il Badalona di Obradović (1994) e il Panathinaikos (1999). La vittoria dei blancos testimonia ancora la straordinaria importanza di avere un centro di spessore in area. I madrileni infatti hanno vinto le loro partite più importanti affidandosi all’MVP delle Final Four Walter Tavares. Il centro capoverdiano con le sue giocate ha trascinato i compagni al successo finale.
Urge ricordare infine la grande fame dei campionissimi del Real. Il Chacho Rodríguez è ad oggi il miglior assistman delle Final Four e Sergio Llull il miglior realizzatore. Un plauso va fatto anche a Mateo che ha saputo utilizzare la zona in una finale di Eurolega, scelta tattica molto inusuale.
Il Real trionfa ma il ricordo va ancora a quella rissa con il Partizan che probabilmente ha cambiato le sorti della stagione di Eurolega più equilibrata di sempre.