L’analisi tattica: Juventus-Sassuolo

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La Juventus è l’unica squadra di Serie A ad aver giocato 3 partite di campionato prima a punti pieni. All’Allianz Stadium arriva però il miglior attacco della Serie A (8 goal in 3 partite). Juventus-Sassuolo non sarà quindi una partita facile per i padroni di casa. La storia però ci racconta di un match a senso unico con la Juventus che ha sempre battuto i neroverdi a Torino ed in 11 partite ha perso solo una volta con il Sassuolo (nel 2015).

La difesa granitica di Allegri

La Juventus è una squadra che nonostante abbia ottime individualità in attacco, fa della fase difensiva il suo marchio di fabbrica. Szczesny non viene neanche impegnato dagli avversari ed è il portiere che in Serie A ha dovuto fare meno parate (5). Il merito è soprattutto dei centrali Chiellini e Bonucci.

 

Più problematico diventa l’apporto degli esterni Alex Sandro e Cancelo nella loro metà campo. Soprattutto l’ex Inter se sollecitato va in difficoltà, come è accaduto contro Giaccherini in Chievo-Juventus in cui l’esterno italiano lo ha costretto ad un fallo da rigore ed anche l’altro goal subito dai bianconeri proveniva dalla sua zona di campo. In Juventus-Sassuolo le cose non miglioreranno: Cancelo affronterà Berardi in stato di grazia in quella che può essere la chiave del match.

A centrocampo più interrogativi per Juventus-Sassuolo

A centrocampo Allegri ha davvero l’imbarazzo della scelta. Teoricamente con il 4-3-3 i 3 posti in mediana dovrebbero essere di Pjanic, Matuidi e Khedira. Emre Can però reclama uno spazio da titolare e questa partita sembra ideale. Il centrocampo avversario infatti è molto muscolare per cui Can potrebbe opporsi con il suo atletismo. C’è inoltre un’altra opzione, ovvero cambiare lo schema in 4-2-3-1. Così a centrocampo i bianconeri metteranno il fosforo di Pjanic e gli altri 3 dovranno lottarsi il posto rimanente.

Il tridente con CR7 a secco

In attacco non si può prescindere da Cristiano Ronaldo, finché non si sbloccherà il portoghese avrà sempre una maglia da titolare. Il goal sta diventando un problema anche mediatico per il giocatore che più di tutti in Serie A ha calciato verso la porta avversaria (17 volte). Con lui sicuramente ci sarà l’affidabile Mandzukic che non è stato impegnato in nazionale (la Croazia ha perso 6-0 contro la Spagna) essendosi ritirato. Il terzetto dovrebbe essere completato da Douglas Costa, ma attenzione alla concorrenza di Bernardeschi che ha iniziato bene il campionato (goal da 3 punti a Verona). Resterebbe quindi ancora fuori Dybala, non convocato neanche dall’Argentina che sta vivendo un brutto periodo. Se Allegri volesse dargli una chance perderebbe il posto un centrocampista e lo schema diventerebbe 4-2-3-1.

I tanti giovani di De Zerbi

In Juventus-Sassuolo il tecnico De Zerbi sembra intenzionato a schierare una difesa molto giovane. Oltre a Consigli il terzetto sarà composto da Magnani (22), Ferrari (26) e Marlos (23). Per loro difficile affrontare i fenomeni della Juventus. In aggiunta il Sassuolo ha subito quasi 2 goal a partita (5 in 3).

 

La difesa non è una peculiarità delle squadre di De Zerbi che già a Benevento ne aveva subiti molti. Affrontare un tridente con 3 difensori però comporta un supplemento di impegno da parte dei laterali Lirola (ex Juventus) e Rogerio.

Il centrocampo e l’attacco degli ospiti per Juventus-Sassuolo

Il centrocampo del Sassuolo non è molto dinamico. In media la squadra ha percorso 107 km a partita. In realtà il numero non si discosta molto da quanto fatto dalla Juventus, preoccupa però la poca qualità in confronto ai campioni d’Italia. La cabina di regia dovrebbe essere affidata a Locatelli ed affianco a lui dovrebbe esserci Duncan abile nel recuperare palloni. Per Juventus-Sassuolo De Zerbi però potrebbe anche provare a mischiare le carte in tavola e proporre un centrocampo a 5 (con Magnanelli). Così facendo rinuncerebbe ad una punta, probabilmente Babacar e affiderebbe tutto il peso dell’attacco su Boateng. Dietro di lui come sempre agirà Berardi come anticipato nella zona di campo presidiata da Cancelo, una vera occasione da sfruttare per i neroverdi.

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Pubblicato da Flavio Sarrocco

Nato nel 1987, diplomato al Liceo Classico Plauto , si è laureato in giurisprudenza all'università LUMSA. Grande appassionato di sport, sia di massa (calcio, basket) che di nicchia (futsal, hockey su ghiaccio). Già durante il periodo accademico scrive per il giornale dell'ateneo romano. Diventa poi autore e conduttore radiofonico per il programma Ogni Maledetto Giovedì, in onda per tre anni su RadioOrvietoWeb. Inizia nel 2013 il percorso per diventare giornalista pubblicista nella redazione Fanner, prendendo dimestichezza con le telecronache. Raggiunto il traguardo dell'iscrizione all'albo diventa Addetto Stampa e Dirigente della Società Sportiva Spinaceto70. Continua a scrivere di sport per il settimanale online Mediapolitika e partecipa per un anno costantemente al programma Diretta Sport su Centro Suono Sport, commentando ogni settimana la Domenica calcistica e la finale di Champions League e le partite degli Europei 2016.