L’analisi tattica: Roma-Lazio

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Da sempre i derby Roma-Lazio sono contraddistinti dalla grande incertezza e dalla capacità di sovvertire ogni pronostico. Arriva più serena a questa partita la Lazio, forte di un quarto posto in classifica e con una striscia aperta di 4 vittorie consecutive. Simone Inzaghi nel match infrasettimanale contro l’Udinese ha potuto far riposare per buona parte del match o per tutta la partita giocatori chiave.

Tra questi in particolare Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Ciro Immobile. La Roma, invece, prima della partita di mercoledì contro il Frosinone era in grande difficoltà. I giallorossi, infatti, non vincevano da quattro partite. Con la terza squadra laziale in Serie A però la Roma ha vinto in goleada 4-0 ed ha quindi ritrovato un pizzico di fiducia in vista del derby.

Di Francesco e la vecchia difesa per Roma-Lazio

Se escludiamo Olsen, Di Francesco ripropone ormai da più di un anno la medesima linea difensiva: Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov. L’unico dubbio è il greco, uscito prima della fine della partita. Non fosse arruolabile sarebbe utilizzato Marcano. Sicuramente però Manolas farà di tutto per esserci. La difesa della Roma può reggere l’onda d’urto della Lazio che principalmente basa il suo gioco d’attacco su veloci contropiedi sfruttando il suo capocannoniere Immobile. Manolas sarebbe quindi l’ideale per doti atletiche per fermare l’attaccante della nazionale. Il centrocampo è invece ancora un dubbio per Di Francesco. Sicuramente ci sarà De Rossi, impossibile rinunciare al capitano. Di Francesco inoltre inizia a concedere sempre con più frequenza la maglia da capitano a Nzonzi. Il campione del mondo si sta inserendo, ma riveste un ruolo troppo simile a quello di De Rossi. Mantenendo entrambi un ritmo compassato, a loro va aggiunto un centrocampista più dinamico come Pellegrini. Ad ogni modo i centrocampisti della Roma rischiano di non controllare la mediana vittime dell’atletismo degli avversari.

I tanti dubbi in attacco

Il vero problema di abbondanza Di Francesco lo ha in attacco. Certo di una maglia Dzeko, da capire che potrà sostenerlo tra El Shaarawy, Under e Pastore, con Kluivert in panchina che scalpita. La logica in base a quanto visto fin ora ci porterebbe a pensare che Under e El Shaarawy saranno le spalle di Dzeko. Tuttavia al momento sembra difficile rinunciare a Pastore, in grande spolvero contro il Frosinone. Per Roma-Lazio Di Francesco potrebbe anche cambiare le carte in tavola e schierare la Roma con il 4-2-3-1. In questo caso tra i centrocampisti rischierebbe il posto Nzonzi. Il sistema con tre trequartisti può mettere più in difficoltà la difesa della Lazio. I centrali biancocelesti infatti non sono molto dinamici in parti di campo che possono risultare decisive.

Roma-Lazio per Inzaghi

Inzaghi come anticipato ha lasciato a riposo molti uomini ad Udine, nonostante ciò i biancocelesti hanno raccolto tre fondamentali punti. Sabato però torneranno in campo i titolari per Roma-Lazio. In porta sempre confermato Strakosha, in difesa con Wallace e Acerbi, Luiz Felipe al posto di Radu infortunato. I tre dovranno avere ampio sostegno dai laterali di centrocampo (Marusic e Lulic) per arginare le veloci ali della Roma.

Dal centrocampo all’attacco della Lazio

Il centrocampo sarà composto, come anticipato, da Marusic e Lulic. Insieme a loro tornerà in cabina di regia Lucas Leiva e con lui l’instancabile Parolo e Milinkovic-Savic. Il centrocampo può fare la differenza tra le due squadre. Molto più muscolare e dal ritmo più veloce quello della Lazio con Milinkovic-Savic in particolare che può essere dominante in tutte le sfide contro i suoi dirimpettai. Proprio per questo, almeno per limitarlo fisicamente (191 cm), Di Francesco gli opporrà i  196 cm di altezza di Nzonzi . In attacco tornano Luis Alberto ed Immobile. Lo spagnolo proverà ad innescare i veloci contropiedi dell’italiano, attenzione però anche a Correa. L’argentino con i suoi strappi può risultare decisivo a partita in corso quando la fatica si farà sentire. Il giovane gioca poco la palla con i compagni ed è quindi stato arginato facilmente dai difensori friulani nel primo tempo, ma nel secondo con gli avversari stanchi è stato il fattore in grado di far portare a Roma i tre punti alla Lazio.

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Pubblicato da Flavio Sarrocco

Nato nel 1987, diplomato al Liceo Classico Plauto , si è laureato in giurisprudenza all'università LUMSA. Grande appassionato di sport, sia di massa (calcio, basket) che di nicchia (futsal, hockey su ghiaccio). Già durante il periodo accademico scrive per il giornale dell'ateneo romano. Diventa poi autore e conduttore radiofonico per il programma Ogni Maledetto Giovedì, in onda per tre anni su RadioOrvietoWeb. Inizia nel 2013 il percorso per diventare giornalista pubblicista nella redazione Fanner, prendendo dimestichezza con le telecronache. Raggiunto il traguardo dell'iscrizione all'albo diventa Addetto Stampa e Dirigente della Società Sportiva Spinaceto70. Continua a scrivere di sport per il settimanale online Mediapolitika e partecipa per un anno costantemente al programma Diretta Sport su Centro Suono Sport, commentando ogni settimana la Domenica calcistica e la finale di Champions League e le partite degli Europei 2016.