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Il mercato NBA ha rimescolato le carte in tavola. Questa sessione ha visto numerose trade e molti trasferimenti illustri. LeBron James, DeMarcus Cousins e Kawhi Leonard sono solo alcune delle star che hanno cambiato canotta durante questa estate. Alla viglia della nuova stagione NBA, che prenderà il via il 17 ottobre, l’Occhio Sportivo propone un’analisi delle squadre che compongono la Eastern Conference.
Boston Celtics
La squadra di coach Brad Stevens parte sicuramente con i favori del pronostico. Con la partenza di LeBron James ai LosAngeles Lakers, i Celtics sono i principali indiziati per aggiudicarsi il titolo della Eastern Conference.
Innanzitutto la rosa a disposizione di coach Brad Stevens sarà più o meno quella dello scorso anno: pochissimi i cambiamenti durante l’estate. Lo scheletro della squadra è rimasto ben intatto. Un mix esplosivo di superstar, giocatori esperti e giovani già affermati. Inoltre un’identità di gioco già ben definita. Grande attesa per la stagione di Kyrie Irving che ha annunciato di voler interrompere la dinastia Golden State. Affiancato dall’esperienza di Marcus Morris e AL Horford. La novità potrebbe essere rappresentata dall’innesto di Gordon Hayword reduce dall’bruttissimo infortunio subito alla prima partita della scorsa stagione.
Jayson Tatum, Jaylen Brown e Terry Rozier saranno sempre pronti, da titolari o dalla panchina, a dare punti, rimbalzi ed assist alla squadra in verde, con altri giocatori freschi e scalpitanti che possono aumentare la qualità della rosa, come Jabari Bird, Semi Ojeleye, Daniel Theis e Guerschon Yabusele, a cui, grazie al draft, si è aggiunta la scelta n.27, il centro Robert Williams. Con questa situazione stabile, piena di certezze e favorevole per coach Stevens, nonché con una rosa piena di classe, i Celtics si preparano a vincere il titolo della Eastern Conference.
Philadelphia 76ers
Completare il “process” è la parola d’ordine per i Philadelphia 76ers. “Il processo” è stato un lungo lavoro di costruzione di una squadra del direttore tecnico dei Sixers, Sam Hinkie, tanto incompreso quanto geniale. Hinkie, nel giro di cinque anni, con un progetto lungo e mirato, ha distrutto la squadra precedente ed eliminato tutti i contratti di peso, ha compiuto scelte precise nei Draft e, passando per due stagioni da incubo, l’ultimo anno ha visto i frutti del suo lavoro. Una squadra che in breve tempo si è imposta ai livelli più alti nella lega NBA.
I titolari sono indiscutibili. Da lì infatti giungono le maggiori certezze: Ben Simmons, play moderno e grande rivelazione della scorsa stagione, la guardia JJ Redick, dotata di un tiro precisissimo da tre punti, il potente e versatile Robert Covington, ala piccola, il duttile Dario Saric, ala grande, e il poderoso centro All-Star Joel Embiid, attuale uomo franchigia della squadra assieme a Simmons. Titolari con cui il coach Brett Brown ha un’intesa ed una fiducia totale. Dalla panchina si attendono ottime risposte da Markelle Fultz e T.J. McConnel.
Anche il mercato si è mosso ed ha portato i suoi frutti. Due sono gli arrivi: Wilson Chandler, ala piccola esperta e Mike Muscala. L’ala grande può dare ulteriori scelte a coach Brown per far girare i lunghi Saric, Embiid e Johnson. I partenti sono giocatori che hanno fatto parte della panchina lo scorso anno e che hanno dato un contributo decisivo al gran risultato della semifinale di Eastern Conference conquistata: Marco Belinelli, Timothé Luwawu-Cabarrot ed Ersan Ilyasova. Una squadra piena di entusiasmo e giovani promesse già affermate fanno dei 76ers una possibile alternativa per il trono dell’Eastern Conference.
Toronto Raptors
I Toronto Raptors sono reduci da una perfetta regular season, con il primo posto nella Eastern Conference. I playoff, però, hanno visto i canadesi soffrire al primo turno con gli Wizards ed eliminati velocemente dai Cavaliers. Stavolta la dirigenza, con il direttore tecnico Masao Ujiri, ha messo al comando della squadra un coach esordiente in NBA, Nick Nurse, e dato un nuovo volto alla squadra: via DeRozan dopo dieci anni, scambiato con gli Spurs per avere Kawhi Leonard e Danny Green, due nuovi titolari pronti per essere decisivi nei playoff e nella lotta al titolo, rispettivamente nel ruolo di ala piccola e guardia.
Gli altri posti da titolare sono già assegnati. Kyle Lowry, uomo franchigia di Toronto, ha le chiavi della squadra. Nel ruolo di ala grande ritroveremo Serge Ibaka ed al centro Jonas Valanciunas. In panchina ci sono tante alternative che daranno sostanza al loro minutaggio in campo, come l’ala piccola CJ Miles e Norman Powell, guardia molto fisica che può agire anche da ala piccola in fase difensiva. Dal mercato in entrata, oltre ai titolari Leonard e Green, arriva anche Greg Monroe, centro dal grande fisico. Il nuovo coach, come detto, è Nick Nurse. Proveniente dall’università di Northern Iowa, alla prima in NBA da capo allenatore. A lui sono affidate le speranze di raggiungere un risultato importante nella Eastern Conference, ciò che è mancato negli ultimi anni.
La Zona Playoff nella Eastern Conference
I Milwaukee Bucks sono la possibile mina vagante nella Eastern Conference. Il nuovo coach è Mike Budenholzer. Il suo gioco preciso e completo in ogni settore del campo dovrà essere interpretato al meglio dai grandi giocatori a sua dispozione, primo fra tutti Giannis Antetokounmpo. La superstar dei Bucks è uno dei migliori giocatori in assoluto al mondo. Due gli innesti importanti in casa Bucks: Brook Lopez ed Ersan Ilyasova aggiungono due tasselli importanti per completare un organico molto omogeneo e ben equilibrato tra i reparti. Lo starting-five viene completato da Eric Bledsoe, Malcolm Brogdom e Khris Middleton. In panchina su tutti Jabari Parker pronto alla stagione dell’esplosione definitiva.
I Knicks sono una realtà in crescita e coach David Fizdale dovrà essere bravo a costruire un’identità attorno ad una squadra giovane ma molto competitiva. Porzingis, Hardaway Jr. , Enes Kanter, Courtney Lee e Mario Hezonia sono un bel mix di esperienza, talento e gioventù. Il legame tecnico-tattico che si creerà nella Grande Mela potrebbe far divertire gli esigenti tifosi newyorkesi. Infine Il più grande interrogativo di questa stagione è rappresentata dai Cavaliers. Ovviamente ridimensionati dall’addio del “Re”. Sarà sicuramente una stagione di transizione per la franchigia di Cleveland. La ripartenza è affidata sicuramente alle mani di Kevin Love, unica certezza di un roster che presenta tanti dubbi sia strutturali che caratteriali.
Chi riuscirà dunque a conquistare quel trono lasciato vuoto da LeBron James?