Euro2020, l’Italia parte con il piede giusto

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Nella partita inaugurale di Euro2020, ottima partenza degli Azzurri, che allo Stadio Olimpico di Roma, battono senza troppi patemi la Turchia per 3-0. Dopo un primo tempo passato per larga parte nella metà campo avversaria, senza però trovare l’abbrivio giusto per affondare il colpo, nel secondo l’Italia si scatena. L’autogol di Demiral apre le danze, Immobile e Insigne chiudono la pratica. Aspettando la Svizzera mercoledì 16 giugno,  proviamo a buttare un occhio sulla partita di ieri sera, sviscerandone gli aspetti chiave.

Cosa ha funzionato?

La Nazionale è ripartita da dove ci aveva lasciato, e, soprattutto, ben abituato. Il CT Roberto Mancini ha plasmato una squadra tatticamente quasi perfetta, ben messa in campo e corta tra i reparti. Anche ieri il canovaccio tattico della partita non è sfuggito a questi dogmi. La Turchia quasi mai ha avuto la possibilità di palleggiare con costanza senza subire il pressing azzurro, già dalla propria metà campo, con un Barella sugli scudi. Da una situazione di questo tipo nasce il gol di Insigne, con una palla recuperata nella metà campo offensiva e subito verticalizzata. Proprio il talento napoletano, in tandem con Spinazzola, ha dimostrato di essere l’ago della bilancia di questa squadra in fase offensiva.

euro2020
da cdn.ilbianconero.com

Il terzino giallorosso, premiato al termine della partita come “man of the match”, ha letteralmente messo a ferro e fuoco la corsia destra turca, con continue sovrapposizioni in grado di creare la superiorità numerica. In attesa di test più probanti, ottima prestazione della scafata coppia di difesa bianconera Chiellini-Bonucci.

Cosa non ha funzionato?

Difficile trovare aspetti negativi in una partita agevolmente portata a casa dagli Azzurri. Ma se si vuole arrivare in fondo alla competizione, partita dopo partita, ogni singolo aspetto va analizzato e migliorato, ove possibile. Se l’alchimia sulla corsia mancina tra Insigne e Spinazzola è stata perfetta, a destra abbiamo qualche problemino in più. Florenzi, sostituito all’intervallo da Di Lorenzo, non ha convinto, e Mancini dovrà al più presto trovare la giusta soluzione per le prossime partite. Il primo tempo, chiuso a reti inviolate, ha inoltre ripresentato un problema atavico di questa Nazionale.

da repstatic.it

Il dominio territoriale non è stato concretizzato, e solo l’autogol ha permesso poi all’Italia di trovare ampi spazi in ripartenza. La difficoltà di scardinare l’arcigna difesa ottomana ha riproposto i fantasmi del recentissimo passato. L’assenza di una stella in grado di risolvere la partita con una giocata, annosa questione già emersa durante i gironi di qualificazione, potrebbe rappresentare una problematica quando si alzerà l’asticella.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Particolarmente soddisfatto il commissario tecnico Roberto Mancini al termine della partita in conferenza stampa: “Ci fa piacere aver dato soddisfazione a tutti gli italiani che hanno visto la partita, che erano allo stadio dopo tanto tempo. Mi aspettavo fosse una serata bella, è stata bellissima. Sapevamo che non sarebbe stato semplice, la Turchia è forte, ha giocatori di talento. Abbiamo fatto una buonissima gara, lasciandogli poco. […] Abbiamo avuto un merito: non li abbiamo fatti giocare, loro erano tutti dietro nel primo tempo e non era facile entrare ma il merito è stato dei nostri”.

Dello stesso umore Leonardo Spinazzola, premiato al termine della partita come “man of the match”: questa sera è stata emozionante, a partire dal pullman vedendo tutti i tifosi. Abbiamo avuto i brividi, ci mancavano da morire. Partita perfetta, senza gol subiti e proponendo un buon calcio. Macchina da guerra? Quello lo dirà il campo, siamo stati pazzeschi. Ho dormito, sono molto tranquillo, perché so quello che devo fare in campo. Sono convinto dei miei mezzi e dormo sereno. Quest’oggi vedere mio figlio per la prima volta è stata un’emozione pazzesca».

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Pubblicato da Sergio Pannocchia

Laureato in "Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo" alla Sapienza, è giornalista pubblicista dal 2018. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche nel corso degli anni e fatto esperienza come ufficio stampa nell'Uisp Nazionale. Da sempre è innamorato dello sport, in particolare della NBA con cui ha un rapporto speciale dal 14 giugno 1998.