Bologna, la Basket City italiana

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Il basket italiano da questa stagione può ricontare su una sfida dal grande fascino, il derby di Bologna tra Fortitudo e Virtus, confronto che torna in A dopo anni in cui le due squadre hanno subito fallimenti e retrocessioni, riportando Bologna nella centralità che merita nel panorama del basket italiano.

La nascita del basket bolognese

La pallacanestro a Bologna ha radici antiche, è il 1871 quando Emilio Baumann, di professione maestro, decide di fondare la Società Sezionale di Ginnastica, con l’obiettivo di far in modo che qualunque cittadino potesse praticare attività fisica, elemento fondamentale per chi come lui era insegnante di ginnastica. La società con il tempo creò anche altre sezioni, tra cui non poteva mancare quella di basket, che nascerà nel 1929, grazie all’idea di cinque ragazzi: De Luigi, Simoni, Padovani, Grigioni e Chiaffarelli. Nasce in questo modo la Virtus Bologna.

Le V nere, così come vengono chiamate dai tifosi, in breve tempo riuscirono ad inserirsi nella massima serie del basket italiano. Nel 1932 nasce un’altra sezione ginnastica, quella della Fortitudo, ma qui bisognerà attendere per avere una sezione di basket. E’ nel 1962 che nasce infatti  la Fortitudo Bologna. Differenze sociali anche tra le rispettive tifoserie, in quanto la  Virtus Bologna all’epoca era considerata la squadra della borghesia bolognese.

Il tempio

Nel basket bolognese tutto cambia a partire da una data, il 1956. Quell’anno infatti viene inaugurato il nuovo palazzetto dello sport bolognese, il PalaDozza, che diventerà la sede dei derby tra Virtus e Fortitudo. Il primo derby si disputa nel 1966 e le due squadre, da lì ai prossimi anni, avranno un destino simile. La Virtus Bologna infatti conquistò due campionati consecutivi tra il 1955 e il 1956, ma con il nuovo palazzetto tutto cambiò, seguirono campionati anonimi per entrambe le compagini, con piazzamenti a metà classifica.

Successivamente la Virtus avviò una rifondazione che con alla guida Dan Peterson gli permise di tornare a vincere nel 1975-76 il campionato, mentre la Fortitudo negli stessi anni retrocedeva in A2. Le V nere nel 1981 sfiorarono anche la vittoria in Coppa Campioni, arrivando fino alla finale dove persero contro il Maccabi Tel Aviv. A Bologna negli anni ’80 i due team vivevano stati d’animo contrapposti, la Fortitudo viveva annate difficili con  discese in A2, mentre la Virtus si impose come team importante.

Il decennio d’oro

Gli anni ’90 segnarono la storia della rivalità bolognese. Nel 1993 la Fortitudo tornò in A per rimanerci stabilmente, la Virtus invece vinse dal 1993 al 1995 con Ettore Messina e poi Alberto Bucci in panchina tre campionati consecutivi. Gli anni seguenti saranno quelli vermente importanti per Basket City. Giocatori come Carlton Myers, Dan Gay o Gianluca Basile hanno segnato  il decennio per entrambe le squadre. Nel 1998 il derby Fortitudo-Virtus fu la finale scudetto; dopo una serie tiratissima fu la Virtus a vincere a gara 5, grazie al famoso tiro allo scadere da “4 punti” di Sasha Danilovic, che permise ai suoi di arrivare ai tempi supplementari.

Epico il confronto tra le due squadre ai quarti di finale di Eurolega nello stesso anno in gara1 con una rissa tra tutti i giocatori dopo una sfida vinta ancora una volta dalla Virtus, che poi vincerà quell’Eurolega in quel di Barcellona. Soddisfazione quell’anno comunque anche per la Fortitudo che batté i rivali cittadini nella finale di Coppa Italia 73-64. Il derby fu anche la semifinale di Eurolega nel 1999, dove a vincere fu  la Virtus Bologna per 62-57, mentre l’anno seguente la Fortitudo per la prima volta nella sua storia vinse lo scudetto. La rivalità tra Fortitudo e Virtus fa parte della storia del basket italiano, e sarà un incontro che potremo rivivere in questa stagione con almeno altri due derby dal forte significato.

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Pubblicato da Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Grande passione per il ciclismo e appassionato di calcio, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online.